Milan, ancora Donnarumma: ma questa volta si chiama Antonio

Da terzo portiere odiato dai rossoneri ad eroe di una notte nel derby della Madonnina: la storia di Antonio Donnarumma

Arrivato in estate, è fin da subito stato malvisto dai tifosi del Milan. Antonio Donnarumma, che la stagione scorsa ha militato nella Serie A greca, è tornato in rossonero dopo averne lasciato la Primavera nel 2010. I tifosi, però, non sono ingenui, ed hanno capito subito la ragione per cui un portiere classe 1990, che fino ad allora aveva giocato solo in Serie B e fatto registrare una sola presenza nella massima serie – con la maglia del Genoa – fosse arrivato a Milanello. Il motivo ha il suo stesso cognome, e si chiama Gianluigi. Già, perché Mino Raiola – il procuratore del fenomeno classe 1999 – ha “imposto” che nel contratto fosse inserito anche il fratello Antonio, diventato magicamente – in un'estate – da Milan. Ma non è tutto. Perché oltre ai 6 milioni di stipendio annui che Gigio ha strappato alla società, c'è da aggiungere anche il “milioncino” di suo fratello maggiore. Assurdo, per un usare un eufemismo, che un terzo portiere – seppur di uno dei club più blasonati al mondo – percepisca uno stipendio di 1 milione a stagione.
Questo, quasi certamente, è quello che pensa la maggior parte dei milanisti. O meglio, quello che pensava fino a ieri sera intorno alle 20.30. Poi però, l'. Tutto è successo talmente in fretta che, forse, qualcuno se lo è già dimenticato. Ma il ragazzo classe 1990 ha vissuto un vero e proprio sogno, prendendosi la scena nella “sua” stracittadina. Se poi ci aggiungiamo anche che quella di ieri sera sarebbe dovuta essere la presenza numero 100 del fratellino con la casacca del Diavolo, allora era davvero impensabile un finale migliore. Il calcio, quando ci si mette, è davvero strano.

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