L'ex attaccante bianconero era tra gli indagati nel maxi processo alla ‘ndrangheta calabrese: ecco i capi di imputazione
Brutte notizie per Vincenzo Iaquinta. Nel maxi processo Aemilia, il più grande mai celebrato contro la ‘ndrangheta al nord Italia, visti i ben 147 indagati, sono stati chiesti sei anni di reclusione per l'ex attaccante di Juventus, Udinese e Nazionale. L'accusa: reati relativi alle armi, con aggravante mafiosa. E anche per Giuseppe Iaquinta, padre dell'ex attaccante, la richiesta non è delle più morbide: sono stati chiesti per lui, infatti, 19 anni di reclusione per affiliazione alla ‘ndrangheta.
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Iaquinta prima ancora di diventare campione del mondi con la Nazionale del 2006 e di approdare alla Juventus in Serie B, ha fatto la storia dell'Udinese. In sette stagioni in Friuli l'ex attaccante ha totalizzato 69 reti, contribuendo e non poco alla qualificazione del club in Champions League nel 2005 e uscendo solo in un girone di ferro. VECCHIA GLORIA
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