I seggiolini dello stadio non sono a norma. Il Napoli potrebbe giocare la Champions a Palermo e la Serie A con dei settori dello stadio chiusi
La Champions League del Napoli a settembre potrebbe partire già con un handicap. I partenopei, infatti, potrebbero dover giocare le gare casalinghe con dei settori chiusi o, nel peggiore dei casi, al “Renzo Barbera” di Palermo, invece che nel proprio stadio. Il problema è legato ai seggiolini dell'impianto, non ritenuti a norma dall'Uefa.
Da nove anni lo stadio San Paolo non è considerato a norma e De Laurentiis indica lo stadio di Palermo come quello in cui disputare le gare casalinghe di Champions League. L'Uefa, nonostante non concedesse la licenza agli azzurri, h sempre concesso una proroga per far disputare i match al San Paolo. Qualora quest'anno arrivasse il no dell'Uefa, il Napoli giocherebbe al San Paolo con dei settori chiusi o direttamente al Barbera. All'Uefa si è associata anche la Lega, che, se i seggiolini non venissero sostituiti tutti entro l'inizio del campionato, farebbe giocare il Napoli al San Paolo con i settori non a norma chiusi.
Il comune di Napoli aveva assicurato che avrebbe terminato i lavori entro fine 2017. Così non è stato e ora bisognerà fare in fretta per permettere agli azzurri di disputare la Champions nel proprio stadio e le partite di Serie A con tutti i settori aperti.
