I biancocelesti hanno deciso di affiancare a Strakosha l'esperto spagnolo: porta carisma ed esperienza per la Champions
Prima i rumors spagnoli, poi le conferme: Pepe Reina è pronto a firmare un contratto biennale con la Lazio. L'estremo difensore rescinderebbe il proprio contratto in vigore con il Milan (che andrebbe a risparmiare sul suo ingaggio) per svincolarsi e trasferirsi a parametro zero nella capitale, dove percepirebbe 1,8 milioni di euro a stagione. Un colpo importante per i biancocelesti che, in vista del loro ritorno in Champions League, andrebbero a garantirsi grande esperienza internazionale.
Ruolo e statistiche di Pepe Reina
Sul ruolo, in questo caso, c'è poco da discutere. Più interessanti invece le qualità tecniche e caratteriali del 37enne (quasi 38enne). Innanzitutto, infatti, Reina è un leader. Dotato di grande carisma, il portiere spagnolo potrebbe aiutare lo spogliatoio a resistere ai momenti di maggiore pressione, qualcosa che nella fase finale della stagione appena conclusa è mancata fortemente. La sua nutrita esperienza internazionale, poi, lo rende una pedina fondamentale in vista del ritorno della Lazio in Champions League, competizione alla quale la maggior parte della rosa non è affatto abituata.
Tra i pali, l'ex Aston Villa ha grande reattività, è bravo nelle uscite basse e si è anche tolto qualche sfizio nel parare i rigori. Molto affinata la sua tecnica con i piedi, che lo rende adattissimo a partecipare alla manovra con i centrali difensivi per attirare la linea offensiva avversaria e creare spazi dove successivamente imbucare il pallone.
Il bagaglio esperienziale di Reina parla di oltre 500 partite ufficiali disputate, 146 delle quali in Serie A con Napoli e Milan e altre 173 tra Champions ed Europa League (anche se in effetti le prime volte si trattava ancora della Coppa UEFA). La mentalità vincente, dote innata, si è poi certamente rafforzata con i tanti trionfi nel suo straordinario palmarès: una Bundesliga, quattro coppe nazionali tra Italia e Inghilterra, due Coppa Intertoto, una Supercoppa Europea. E in Nazionale due Europei e un Mondiale, da secondo a Casillas.
Considerando il totale di 80 calci di rigore affrontati, averne parati 12 lo porta ad avere una percentuale del 15%, non esattamente da “mago degli undici metri”. Eppure, anche di recente ne ha parato uno nella sua esperienza all'Aston Villa. A Milano si ricorda molto bene quello neutralizzato a Schone, perché arrivato come riscatto dopo una precedente papera. E qualcuno in rossonero ricorderà anche quello parato ai tempi di Napoli a Balotelli, il primo non realizzato dall'attaccante classe '90 nella propria carriera.
Come cambierebbe la Lazio con Pepe Reina
L'acquisto di un portiere come Reina non può portare a credere che lo slot a disposizione sia semplicemente quello di vice-Strakosha. Il giovane albanese potrebbe in effetti restare in generale la prima scelta di Inzaghi, con lo spagnolo a fare da chioccia e insegnargli i tanti trucchi del mestiere imparati nella sua stellare carriera. Ma c'è sicuramente di più.
Intanto, c'è la possibilità di assistere a un'alternanza in campionato o in Coppa Italia, anche perché Strakosha negli ultimi anni ha dimostrato di non essere sempre integro al 100% e di poter lasciare per qualche gara lo spazio al suo secondo. Ma soprattutto, Reina potrebbe essere designato come portiere della Champions League, competizione che conosce meglio di chiunque altro in rosa (gli fa concorrenza solo Leiva).
E il cambiamento più importante, come detto, sarebbe nel carattere, nel carisma. Un cambiamento invisibile nelle lavagne tattiche, ma essenziale per far compiere a ogni squadra un salto di qualità.
3-5-2: Strakosha (REINA); Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile. All: Inzaghi
