La fantascheda di Andrea Petagna, nuovo acquisto del Napoli. Tutto per il fantacalcio: ruolo, caratteristiche e inclinazione a bonus, malus e infortuni
A fine stagione la sua Spal è retrocessa in Serie B, ma la via d'uscita per Andrea Petagna era già pronta. Lo scorso gennaio, infatti, l'attaccante 25enne è stato acquistato dal Napoli per 17 milioni di euro più 3 di bonus e poi lasciato a Ferrara in prestito fino a fine campionato.
La redazione di Calcio d’Angolo ha analizzato il profilo del giocatore: caratteristiche, ruolo, inclinazione a bonus, malus, infortuni e consigli per il fantacalcio. Tutto quello che c'è da sapere prima di decidere se comprarlo o meno all'asta.
Chi è Andrea Petagna
Andrea Petagna nasce a Trieste il 30 giugno 1995 in una famiglia che il calcio lo respira da tempo. A metà dello scorso secolo, infatti, suo nonno Francesco aveva disputato ben 256 presenze in Serie A proprio con la maglia della Triestina, prima di cominciare anche una lunga carriera da allenatore.
Andrea comincia invece a giocare tra Itala San Marco e Donatello Calcio, prima di passare nel 2009 nelle giovanili del Milan. Nei due anni successivi vince uno scudetto Giovanissimi e uno Allievi, poi in Primavera vince un Torneo di Viareggio e si mette in mostra anche agli occhi del presidente Berlusconi, che in un'intervista ne sottolinea la bravura storpiando però il suo nome in “Pignatone”.
Allegri lo fa esordire in Prima Squadra già a 17 anni, nella gara di Champions League contro lo Zenit, poi inizia a girare l'Italia in prestito: sei mesi alla Sampdoria, poi Latina, Vicenza e alla fine Ascoli, dove realizza 7 reti e convince una squadra attenta ai giovani come l'Atalanta a puntare su di lui.
In due anni a Bergamo diventa un punto cardine del sistema di gioco di Gasperini, tanto da meritare anche l'esordio nell'Italia di Ventura – aveva già giocato con le selezioni giovanili, dall'U16 all'U21 – in un'amichevole del 2017 vinta contro l'Olanda per 2-1. Nel 2018 lascia però la Dea (e il Papu Gomez, col quale ha stretto un rapporto che li ha lanciati anche al grande pubblico attraverso i social) per approdare alla Spal.
Passa dal giocare per l'Europa al giocare per la salvezza, ma a Ferrara diventa leader e principale terminale offensivo della squadra di Semplici. Al primo anno trascina i biancazzurri al porto sicuro a suon di gol, ma nell'ultima stagione non riesce a bissare. Una delusione lievemente alleviata dalla consapevolezza del proprio futuro: già a gennaio aveva saputo che avrebbe dovuto cercare casa a Napoli.
Ruolo e caratteristiche di Andrea Petagna
Petagna è un attaccante di 1,90 m che fa della forza fisica uno dei suoi principali punti di forza. Non solo per il gioco aereo, ma soprattutto per l'uso che fa del proprio corpo, per la maestria nella protezione del pallone dall'attacco dei difensori avversari. La sua stazza va comunque a braccetto con una buona tecnica di base, che gli permette anche alle volte di allargarsi per ricevere e andare in progressione.
Indice titolarità di Andrea Petagna al Napoli
Pur intenzionati a privarsi di Milik, gli azzurri hanno in rosa un attaccante del calibro di Mertens e un altro neo-arrivato come Osimhen, per il quale De Laurentiis ha sborsato ben 80 milioni. Nel 4-3-3 utilizzato finora da Gattuso, poi, la maglia per il centravanti è una sola. Dovesse restare a Napoli, dunque, Petagna dovrebbe sgomitare per trovare il proprio spazio e partirebbe da terza scelta lì davanti. Dovesse essere girato altrove, invece, la musica cambierebbe di certo.
Inclinazione bonus di Andrea Petagna al fantacalcio
Fino ai suoi anni a Bergamo, Petagna era conosciuto per essere un attaccante che compiva una grande mole di lavoro in favore della sua squadra, senza però riuscire quasi mai a finalizzare e trovare la gioia personale. Alla Spal le cose sono però cambiate: 16 reti al primo anno, 12 al secondo. Cifre ben più consone a un centravanti di Serie A rispetto ai 9 in due anni con gli orobici. Dal punto di vista fantacacistico, poi, non si possono tralasciare le sue statistiche dal dischetto: 13 su 16 rigori segnati in carriera.
Inclinazione malus Andrea Petagna al fantacalcio
Giocando spesso e volentieri con il suo possente fisico, Petagna rischia più di altri attaccanti di finire tra i provvedimenti disciplinari del direttore di gara. Nonostante la sua ultima espulsione risalga ai tempi di Ascoli, nelle ultime quattro stagioni – divise equamente tra Atalanta e Spal – ha collezionato 21 ammonizioni in campionato. La media è di una ogni 6,5 gare: non esagerata, ma si parla comunque di un attaccante, non di un difensore.
A questo si aggiungono i tre rigori sbagliati in carriera, un numero comunque limitato che non può controbilanciare i 13 che invece è riuscito a insaccare con successo.
Frequenza infortuni Andrea Petagna
Petagna avuto nel 2013/14 una stagione piuttosto negativa da questo punto di vista, quando con il Milan Primavera dovette saltare 10 gare per un affaticamento e uno stop al ginocchio. Al Vicenza ne mancò 4 consecutive, all'Atalanta 3, tutte nella stessa stagione. Due invece le partite saltate lo scorso anno a Ferrara. Dovesse tenersi sulla sua media, Petagna potrebbe saltare una o due giornate per far visita all'infermeria durante l'arco della stagione. Ma finora – incrociando le dita – non ha mai avuto problemi particolarmente importanti.
Prendere Andrea Petagna al fantacalcio?
Considerando la compresenza in quel reparto di Petagna, Mertens e Osimhen, le possibilità di scendere in campo spesso per il primo di questi sarebbero veramente poche. È questo il principale motivo per cui il suo acquisto non è particolarmente consigliato in fase d'asta, perché invece per blasone della squadra e trend positivo riguardo i bonus le motivazioni ci sarebbero. Se dovesse cambiare squadra, però, le carte in tavola si mischierebbero, e probabilmente in suo favore.
La fantascheda di Andrea Petagna per il fantacalcio
Caratteristiche: 7
Titolarità: 4,5
Bonus: 7
Malus: 5,5
Infortuni: 7
Fantavalore: 6,2
Il fantavalore è la media aritmetica delle valutazioni assegnate dalla redazione di Calcio d’Angolo alle caratteristiche del giocatore, alla titolarità, alla frequenza dei bonus, alla capacità di evitare malus e all’inclinazione agli infortuni.
