Il crollo prestazionale del centrocampista spagnolo coincide anche con l'andamento altalenante della squadra partenopea
Il centrocampista spagnolo era arrivato a Napoli nell'estate del 2018 grazie ad un'intuizione della società partenopea che ha anticipato tutti i grandi club europei, pagando la clausola rescissoria di 30 milioni di euro al Real Betis che deteneva il cartellino del giocatore. In quella stagione (2017/18) oltre a farsi notare con la maglia del club era saltato alla cronaca anche grazie alle prestazioni messe in scena con l'Under-21 spagnola che ha guidato prima alla qualificazione all'Europeo 2019 e poi al successo nella competizione continentale.
Dal centrocampo a tre alla linea a due
Molto probabilmente la scelta di passare dal 4-3-3 al 4-2-3-1 è stato un brutto colpo per Fabian Ruiz che si è dovuto reinventare come incontrista e in un ruolo che non sente suo. Appena arrivato a Napoli ha trovato Carlo Ancelotti ad accoglierlo, un allenatore che ha da sempre prediletto schierare tanti giocatori che sapevano giocare al calcio e riuscivano a trattare il pallone in modo delicato. Un esempio è il suo Milan con gente come Seedorf e Pirlo contemporaneamente in campo, e Gattuso che era l'unico a correre per tutti in fase difensiva.
Con il tecnico emiliano ha dato il suo meglio nella prima stagione e mezzo infatti è stato di gran lunga il miglior centrocampista della squadra partenopea, attirandosi le attenzioni di tantissimi top club europei che avrebbero fatto carte false pur di avere Ruiz nel loro roster.
L'arrivo di Gattuso non ha stravolto il suo modo di giocare, infatti dal finto 4-4-2 di Ancelotti si passa al 4-3-3 con un centrocampo costituito da Demme o Allan come vertice basso e Zielinski e lo spagnolo come interni. Il suo ruolo era analogo a quello svolto precedentemente con compiti limitati in fase difensiva, per poi sprigionare tutta la sua tecnica nelle rapide verticalizzazioni verso la porta avversaria.
In estate però è arrivato Osimhen ed è rimasto Mertens, quindi Gattuso si è trovato un parco attaccanti molto pieno e si è quasi visto costretto a modificare il modulo passando al 4-2-3-1 per mettere in campo più qualità in fase offensiva. Questo però ha fatto pagare un prezzo elevato a Ruiz che si trova ad occupare la posizione di mediano-incontrista insieme a Bakayoko, un ruolo non propriamente suo che lo limita in maniera evidente.
Il rendimento di Fabian Ruiz al fantacalcio
A dare segnali evidenti del calo del rendimento di Fabian Ruiz sono i suoi numeri al fantacalcio che sono vistosamente crollati partendo dalla stagione 2018/19 – la prima con la maglia del Napoli – fino ad arrivare a quella in corso.
Nel campionato 2018/19 ha messo insieme 27 presenze con cinque gol e tre assist messi a referto, una mediavoto di 6,30 ed una fantamedia di 6,89. Con un crescendo di prestazioni che l'ha fatto diventare la migliore sorpresa al fantacalcio in quella stagione, ed una seconda parte di campionato con voti sempre sopra la sufficienza.
I primi segnali del calo si sono iniziati a vedere già nel 2019/20 nel quale però è diventato una pedina insostituibile del centrocampo del Napoli. Infatti sono ben 33 le presenze con tre gol e sei assist all'attivo, una mediavoto di 5,97 ed una fantamedia di 6,39. I numeri però risentono soprattutto della prima parte di campionato che è stata abbastanza deficitaria per tutta la squadra partenopea ed ha portato all'esonero di Ancelotti.
In questa stagione (2020/21) si è consumato il definitivo crollo con una sola rete nelle 12 presenze in campionato, 5,83 di mediavoto e 6,03 di fantamedia. Numeri impietosi per uno dei migliori centrocampisti – e tra i più ambiti al fantacalcio – che in sole tre occasioni è riuscito ad ottenere una votazione giornaliera sopra la sufficienza.
Problemi con il rinnovo e probabile addio a fine anno
A completare il quadro c'è il mancato accordo per il rinnovo del contratto. Il giocatore infatti ha rifiutato la proposta della società che prevedeva l'inserimento di una clausola rescissoria molto alta (90 milioni di euro) con un leggero ritocco allo stipendio.
Questo fatto unito al calo prestazionale di Ruiz potrebbe portare lo spagnolo a pensare seriamente all'addio al Napoli. I club interessati a lui sarebbero tanti, soprattutto a cifre che – in ragione delle sue prestazioni – andrebbero ad abbassarsi rispetto ai 70 milioni di euro offerti nell'estate 2019 dal Real Madrid e rifiutata dal presidente De Laurentiis. Sul giocatore infatti è sempre attivo il monitoraggio dell'Atletico Madrid di Simeone con un'offerta che non dovrebbe superare i 50 milioni di euro.
Per quanto riguarda il fantacalcio, un addio anticipato potrebbe solo far peggiorare le cose e a risentirne potrebbero essere i suoi voti e le sue statistiche. A fine stagione ci saranno i Campionati Europei – che vedono la selezione spagnola tra le principali pretendenti alla vittoria finale – ma comunque la sua convocazione non dovrebbe essere a rischio visto che è uno dei prediletti del ct Luis Enrique, anche se per quanto riguarda la titolarità è chiuso da Busquets, Koke e Rodri.
