Il Torino si fa riacciuffare dal Napoli nel finale, subendo così la settima rimonta stagionale. Granata fanalino di coda del campionato
Se nel calcio vincesse la squadra che si porta per prima in vantaggio, il Torino sarebbe probabilmente a quest'ora primo in campionato. Per sua sfortuna però le partite durano 90 minuti + recupero – da sottolineare il recupero soprattutto nel caso granata – e non bisogna dunque mai staccare la spina prima del triplice fischio. La squadra di Giampaolo è stata per certi versi anche sfortunata in qualche partita, ma non è solo un caso se le rimonte subite dal Torino sono state 7 in 14 giornate. Dopo esser passata in vantaggio con il gol di Izzo contro il Napoli, Belotti e compagni si sono fatti raggiungere di nuovo da Insigne al 92′. Il mancato successo allo stadio Diego Armando Maradona, in seguito alla vittoria del Crotone sul Parma, fa dunque scivolare i granata all'ultimo posto in classifica.
Continua la maledizione delle rimonte
L'arcobaleno disegnato da Insigne al 92′, depositandosi alle spalle di Sirigu, ha permesso al Napoli di trovare il gol dell'1-1, ma soprattutto ha determinato la settima rimonta stagionale subita dal Torino. La rete del pareggio arrivata nel finale fa però più male questa volta. Oltre a condannarli al fondo della classifica, rende ancor più amara una partita giocata in modo perfetto fino a quel momento dagli uomini di Giampaolo. I granata si erano infatti portati in vantaggio al 56′ con un gol di Izzo e non avevano concesso grandi occasioni ai padroni di casa per tutta la partita. La difesa a tre disegnata dal tecnico abruzzese stava dunque reggendo alla grande, contro un reparto offensivo privato si dei migliori elementi ma che poteva comunque vantare grande qualità. Se nelle clamorose rimonte subite contro Lazio, Inter e Juventus la corrente si era spenta permettendo agli avversari di rimontare lo svantaggio, contro il Napoli Belotti e compagni sono caduti solo di fronte alla grande invenzione del capitano partenopeo.
Oltre ad essere la squadra che subisce più rimonte, il Torino è anche la squadra che subisce più gol nel finale. Sono infatti 9 le reti subite negli ultimi 10 minuti. Un dato molto allarmante che ha pesantemente penalizzato la squadra nelle prime 14 giornate.
Un aspetto da migliorare assolutamente se si vuole evitare una retrocessione che avrebbe del clamoroso. Ad agosto 2019 il Torino giocava infatti contro il Wolverhamtpon i preliminari di Europa League. Un anno e mezzo dopo si ritrova ad essere il fanalino di coda della Serie A.
Mercato e duro lavoro: come ripartire a gennaio
Ritrovare fiducia e soprattutto risultati diventa ora molto difficile per il Torino. Esonerare Giampaolo in questo momento delicato rappresenterebbe un azzardo in un momento così delicato. Dopo un terribile avvio di campionato, il tecnico nelle ultime giornate sembra aver dato maggior quadratura e soprattutto solidità alla sua squadra. Confrontarsi con i suoi giocatori e capire cosa c'è che non va in quei dannati minuti finali sarà il primo passo verso un necessario cambio di marcia. Il Torino tornerà in campo il 3 gennaio, impegnato nella trasferta di Parma. L'avversario, a differenza del Napoli, sembra questa volta alla portata dei granata. Già dal primo match del 2021 ci saranno dunque in palio punti importanti in ottica salvezza. Nel frattempo, con l'arrivo del nuovo anno si aprirà anche la sessione di mercato invernale. Giampaolo ha bisogno di alcuni innesti da parte della società, che andrà sul mercato per regalare al tecnico qualche rinforzo in grado di risollevare la squadra. Oltre ad un centrocampista duttile, quello che serve assolutamente al Torino è un attaccante di livello da affiancare a Belotti. I gol e le prestazioni da leader del gallo sono stati finora l'unica fonte di ossigeno per la squadra granata. Può sembrare banale, ma le partite come detto durano 90 minuti + recupero e soprattutto si vincono in undici giocatori.
