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Milan-Inter, le parole di Conte: “Lukaku domani deve cantare in campo”

Milan-Inter, le parole di Conte: “Lukaku domani deve cantare in campo”
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Le parole del tecnico nerazzurro prima del derby contro il Milan: “Partita da vincere. Ho ancora tre dubbi per la formazione iniziale”

L'Inter si presenta al derby contro il Milan da prima in classifica anche se il vantaggio rispetto ai cugini è di solo un punto. Domenica 21 febbraio alle ore 15:00 si giocherà la partita più attesa da tutta la tifoseria interista che può tranquillamente essere considerata come una sfida diretta per lo scudetto. I nerazzurri proveranno a incrementare il vantaggio rispetto al Milan con un Antonio Conte già molto carico in vista dell'appuntamento che manda un messaggio ai tifosi: “Ai tifosi che non potranno essere sugli spalti posso garantire che daremo il massimo. Partita da vincere per campanilismo e classifica”.

“Ho tre dubbi per la formazione titolare”

La conferenza di Conte parte subito con un messaggio velato – ma non troppo – ai designatori arbitrali e alla situazione venutasi a creare alla fine del derby di Coppa Italia con lo scontro tra Ibrahimovic e Lukaku: “Domani sera ci sarà un ottimo arbitro. Resta sempre una partita di calcio, non ho nessun messaggio in particolare per Lukaku”.

Si continua con i dubbi per la formazione titolare, in seguito alle domande sulla condizione in crescita di Eriksen e al suo ballottaggio con Vidal per una maglia da titolare: “Mi porto dietro tre dubbi per domani, non ho ancora deciso niente. Sicuramente Christian ha fatto dei progressi, ci è venuto incontro e questo è un vantaggio per tutti”.

Invece per quanto riguarda i dubbi in difesa: “In tanti sulla carta dovevano lasciare l’Inter al termine dello scorso anno, ma sono sempre stato chiaro su chi rientrava nei programmi e chi no. Non solo Skriniar ma tutta la difesa sta facendo bene e c’è il giusto affiatamento tra i sei centrali. Penso anche a Ranocchia, D’Ambrosio e Kolarov. Per Skriniar vale lo stesso discorso che per gli altri, se dovesse mollare un attimo ci sarebbe subito un compagno pronto a prendergli il posto”.

“Sfida diversa rispetto agli altri anni per la posizione in classifica”

“Rispetto agli altri anni sarà una sfida diversa perché riguarda l’alta classifica, con le squadre sono quasi appaiate in testa ed è una bella soddisfazione per Milano”. Dichiarazioni che mostrano come ormai il tecnico nerazzurro sia entrato a pieno nello spirito interista.

Poi come sempre punzecchia tutti quelli che davano quasi per spacciata l'Inter nella corsa allo scudetto: “Prima delle sfide con Fiorentina e Lazio, mentre il Milan doveva affrontare Crotone e Spezia, in tanti si chiedevano con che ritardo saremmo arrivati al derby. Invece lo giochiamo davanti, a conferma che questo è un campionato imprevedibile e molto complicato. È chiaro che ogni vittoria ti fa prendere ulteriore fiducia. Ma non ha senso parlare di possibilità di fuga”.

“La base è sempre il lavoro, se la classifica ti sorride puoi essere ancora più carico. In settimana ai ragazzi ho chiesto di cercare sempre di migliorarsi. Ma è il messaggio che mando ogni giorno. Pur sprecando qualcosa, contro la Lazio siamo stati cinici, capendo quando fare male”.

“Lukaku a Sanremo? Domani c'è da cantare a San Siro”

Il finale della conferenza è pieno di frecciatine indirizzate quasi tutte al nemico numero uno: Zlatan Ibrahimovic. “Il problema Ibrahimovic – che ha sempre segnato all'Inter – si risolve lavorando di squadra, limitando gli errori. Lui è fortissimo, ma non è detto che si ripeta anche questa volta.

L'Inter ha avuto per la prima volta in stagione la possibilità di preparare la partita per l'intera settimana, anche in virtù dell'eliminazione dalle coppe europee: “Per noi è stata la prima settimana senza impegni, ma fino ad oggi abbiamo praticamente giocato ogni tre giorni, compresa la Coppa Italia. Sulla carta si può parlare di un vantaggio, ma poi parla soltanto il campo”.

Altra frecciatina in chiusura sulla partecipazione di Ibrahimovic a Sanremo, con qualcuno che gli chiede se manderebbe Lukaku a Sanremo: C'è da cantare domani a San Siro“.


Calabrese, laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e appassionato di calcio. “Non c’è un altro posto al mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio”. [Albert Camus]

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