La Juventus usa il pugno duro e vuole punire con l'esclusione dal derby tre giocatori dopo il party non autorizzato a casa McKennie: il punto della situazione
Il rientro dalla sosta per le Nazionali non poteva essere più turbolento in casa Juventus. Dopo le riscontrate positività al Coronavirus di Demiral e Bonucci, società e staff tecnico devono fare i conti con un caso scoppiato a seguito di un party che si è svolto a casa di Weston McKennie. Il centrocampista americano ha organizzato una cena nella sua residenza in collina fuori città, coinvolgendo una ventina di persone. La festa – avvenuta in zona rossa e prolungatasi ben oltre l'orario di coprifuoco – ha visto anche l'intervento dei Carabinieri, avvisati da qualche vicino: gli agenti hanno multato i presenti per la violazione delle norme anti-Covid.
Juventus, pugno duro in vista del derby
Le conseguenze – in casa Juventus – non finiscono qui. La società bianconera, da sempre attenta ai comportamenti dei suoi tesserati dentro e fuori dal campo, potrebbe usare il pugno duro contro gli atleti protagonisti della vicenda. A casa di McKennie erano presenti – rileva ‘La Stampa' – anche Paulo Dybala e Arthur Melo: tutti e tre i giocatori potrebbero essere esclusi dal prossimo match di campionato, in programma sabato 3 aprile contro il Torino.
Probabile azione punitiva, quindi, per i tre tesserati, oltre alla multa già commissionata dalla società. La decisione tecnica spetta a mister Andrea Pirlo, ma c’è la forte possibilità che i tre possano essere esclusi per il derby. Una sostanziale certezza per Arthur, che avrebbe comunque saltato la partita per il suo problema alla gamba destra. Grave perdita, invece, per Dybala e McKennie, con l'argentino si preparava al ritorno in campo dopo l'infortunio al crociato che lo ha tenuto fuori dal 10 gennaio.
