Il centrocampista francese potrebbe tornare a vestire la maglia bianconera dopo le precedenti 4 stagioni: Manchester è sempre più lontana
Siamo ormai entrati nella fase finale della stagione calcistica 2021/22. Quasi tutti gli allenatori e i giocatori, ovviamente, sono concentrati sul presente e sulle partite che arriveranno nelle prossime settimane. Stesso discorso non può farsi però per presidenti e direttori sportivi, che devono sempre avere una visione a 360 gradi e soprattutto a lungo termine.
Ecco quindi che in questo periodo si comincia già a pensare al calciomercato estivo, che comincerà ufficialmente il primo luglio. Una delle squadre già molto attive in questo senso è ovviamente la Juventus, che pensa sempre in anticipo alle mosse di mercato, sia in entrata che in uscita.
Tutti sanno ormai della questione Paulo Dybala, che non rinnoverà il suo contratto. A questo punto, si apre un ventaglio di possibilità per la Vecchia Signora, che al di là dell’aspetto economico potrebbe tornare forte sul mercato alla ricerca di un nome altisonante che possa riaccendere la passione dei tifosi bianconeri.
Uno dei tanti sogni nel cassetto – neanche così nascosto – è il ritorno di Paul Pogba, che al Manchester United ha decisamente deluso le aspettative. Il centrocampista francese ha lasciato Torino nel 2016 per tornare proprio ai Red Devils, ma in Inghilterra non ha trovato l’accoglienza che pensava. Ecco quindi che, nonostante l’addio dell’argentino, suo grande amico, Pogba potrebbe davvero tornare a vestire bianconero.
Paul Pogba tornerà ad indossare la maglia della Juventus? Perché sì e perché no.
Pogba torna alla Juve? Perché sì
Paul Pogba è arrivato per la prima volta alla Juventus nell’estate del 2012. Scippato proprio al Manchester United, il centrocampista francese è giunto a servizio di Antonio Conte – alla sua seconda stagione sulla panchina bianconera – ancora acerbo e come oggetto misterioso. Ci è voluto ben poco, però, perché tutti si rendessero conto delle sue qualità.
Centrocampista totale dotato di un talento smisurato, in poco tempo il francese si è preso le chiavi di quella zona di campo. Nell’era Allegri, insieme a Pirlo, Vidal e Marchisio ha formato uno dei centrocampi più forti d’Europa.
In 4 stagioni a Torino, il classe 1993 ha collezionato numeri importanti fra tutte le competizioni: 178 presenze, 34 gol e 40 assist. Ma ha senza dubbio lasciato anche ricordi fantastici, sia alla società che ai tifosi. La sua personalità ed il suo talento, inoltre, gli hanno permesso di chiedere ed ottenere nella sua ultima stagione in bianconera la maglia numero 10. Quella casacca che prima era stata di un certo Alessandro Del Piero e poi di Tevez, e che oggi è – ancora – sulle spalle di Paulo Dybala.
Proprio quel numero, potrebbe essere un fattore – anche se non decisivo. Con l’addio dell’attaccante argentino, infatti, il 10 si libera nuovamente e da giugno sarà in cerca di un nuovo proprietario.
Tutti a Torino amano Pogba, e lui non ha mai nascosto i suoi sentimenti nei confronti della società e dei suoi ex compagni con cui ha già giocato: Chiellini, Bonucci, Rugani, Alex Sandro, Cuadrado, Rabiot (in nazionale) e Morata. Oltre che ovviamente l’allenatore Massimiliano Allegri, che conosce bene.
Quello che sembra certo, è che il ragazzo lascerà il Manchester United a fine stagione. Il suo contratto sta andando in scadenza e i Red Devils non sembrano aver la minima intenzione di rinnovarlo. Lui stesso recentemente ha confermato ancora una volta di non sentirsi a suo agio in Inghilterra, oltre che di aver sofferto di depressione.
Se tutto dovesse andare come previsto, Torino potrebbe essere per lui la destinazione più plausibile. Conosce già la città, la squadra, l’allenatore, il campionato e alcuni giocatori. Forse questo potrebbe davvero esser l’anno buono.
Pogba torna alla Juve? Perché no
Di certo, non per una questione ambientale. L’ostacolo più grosso è probabilmente di tipo economico. Un po’ come sempre, d’altronde.
Pogba che si libera a parametro zero a giugno 2022 è un’occasione incredibile per tante squadre. Campione del Mondo in carica con la sua Francia nel 2018, il centrocampista ha il talento per essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, oltre che notevole esperienza internazionale. Di conseguenza, tra pochi mesi potrebbe scatenarsi una vera e propria asta per lui, dove a beneficiarne ovviamente non sarà il Manchester United ma il procuratore del ragazzo, tale Mino Raiola.
Fare affari con lui, si sa, è sempre molto complicato – lo sa bene il Milan con la questione Donnarumma. D’altronde, Pogba è un grandissimo che può ancora ambire ad essere determinante e a vincere tanto nella sua carriera: ciò significa che sono diversi i club – tra Spagna, Inghilterra e Psg – che potrebbero interessarsi concretamente a lui.
Di certo, se la si mette sul piano economico, la Juventus non parte avvantaggiata. Non dovrà più pagare lo stipendio a Dybala, questo è vero, ma a gennaio la Vecchia Signora si è già mossa pesantemente con gli acquisti di Zakaria e soprattutto di Dusan Vlahovic. Di conseguenza, molto difficilmente Agnelli potrà – o vorrà – offrire al centrocampista un contratto da 10 milioni di euro all’anno.
Inoltre, c’è da considerare l’aspetto di campo. La Vecchia Signora avrà bisogno di fare almeno un’operazione a centrocampo, ma a livello numerico la priorità dovrebbe essere l’attacco. E inoltre, vista la partenza di Dybala, il nome dovrà essere abbastanza importante. Se infatti in mezzo al campo la società dovesse confermare tutti i profili già presenti in rosa, difficilmente ci sarebbe spazio per un'altra pedina – soprattutto per un giocatore “che sposta”, sotto tutti i punti di vista, come Pogba.
Discorso diverso sarebbe invece se dovesse partire ad esempio Rabiot, suo compagno di nazionale. Qui però sorge un altro problema, ovvero che il numero 25 non ha attualmente mercato.
Insomma, sembra assurdo, ma liberare uno slot a centrocampo per far posto ad un big non è così semplice. Sono diversi i tasselli che dovrebbero incastrarsi.
Quel che è certo è che la Juventus segue da tempo Pogba con grande interesse, o meglio, probabilmente non ha mai smesso di seguirlo da quando il ragazzo ha lasciato Torino. Questa potrebbe essere l’estate buona per “riportarlo a casa”, ma c’è da fare i conti con molteplici ostacoli: dai soldi a Raiola, dalle contendenti alla rosa.
