Gli uomini di Hervé Renard vanno alla ricerca di un'impresa riuscita soltanto a USA 1994. Tutto sull'Arabia Saudita: la rosa, la formazione tipo e i consigli per il fantamondiale
Contents
- Gli uomini di Hervé Renard vanno alla ricerca di un'impresa riuscita soltanto a USA 1994. Tutto sull'Arabia Saudita: la rosa, la formazione tipo e i consigli per il fantamondiale
- La rosa dell'Arabia Saudita
- La formazione tipo: alternanza tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3
- Il calendario dell'Arabia Saudita
- I giocatori consigliati per il fantamondiale
- I giocatori sconsigliati per il fantamondiale
- La possibile sorpresa per il fantamondiale
Giunta alla sesta qualificazione alla fase finale di un Mondiale nelle ultime otto edizioni, la nazionale dell'Arabia Saudita arriva in Qatar da assoluta outsider. Non è una novità, infatti, che i Figli del Deserto non vantino una storia calcistica ricca di successi: nelle sei occasioni in cui sono riusciti a partecipare alla Coppa del Mondo, gli arabi hanno raggiunto gli ottavi di finale soltanto una volta (la prima, nel 1994); nella storia di questa competizione, inoltre, hanno vinto appena tre partite in totale. Quella in Qatar sarà la seconda spedizione mondiale consecutiva per la nazionale araba, che prima dell'ultimo Mondiale aveva fallito la qualificazione sia nel 2010 che nel 2014; a Russia 2018, invece, pur fermandosi ancora una volta ai gironi la squadra è tornata a vincere una partita nella fase finale del torneo dopo ben 24 anni grazie al successo per 2-1 contro l'Egitto. Chiudendo la terza fase del Girone B di qualificazione in testa alla classifica con Giappone, Australia, Oman, Cina e Vietnam la squadra allenata dal francese Hervé Renard si è guadagnata la partecipazione al Mondiale, vincendo 7 delle 10 partite giocate con 12 gol fatti e soltanto 6 subiti; sotto la guida dell'ex tecnico del Lille i Verdi hanno ottenuto 16 vittorie, 11 pareggi e appena 4 sconfitte in 31 gare, ma va sottolineato come nelle ultime 8 partite sia arrivato soltanto un successo.
Di seguito la scheda dell'Arabia Saudita per i mondiali di Qatar 2022: la rosa dei convocati, la formazione tipo, il calendario della prima fase e i consigli per il fantamondiale.
CONSULTA TUTTE LE FANTASCHEDE DELLE NAZIONALI
La rosa dell'Arabia Saudita
La lista dei 26 convocati scelta da Hervé Renard rappresenta una particolare eccezione se rapportata a quelle diramate dai rispettivi commissari tecnici delle altre nazionali partecipanti: i calciatori dell'Arabia Saudita, infatti, militano tutti nello stesso campionato – quello arabo, ovviamente. A dispetto della altre variegate liste, quindi, troviamo una grandissima rappresentanza da parte di alcune squadre provenienti dalla Saudi Pro League: ben 12 giocatori arabi arrivano dall'Al-Hilal, campione dell'Arabia Saudita nel 2021/22, mentre la seconda squadra più presente è l'Al-Nassr, con 6. Chiudono la lista Al-Shabab (3), Al-Ahli (2) e Al-Fateh, Al-Ittihad e Abha con un giocatore, per un totale di appena sette squadre rappresentate.
Portieri: Al-Aqidi (Al-Nassr), Al-Yami (Al-Ahli), Al-Owais (Al-Hilal);
Difensori: Abdulhamid (Al-Hilal), Al-Amri (Al-Nassr), Al-Bulayhi (Al-Hilal), Al-Ghannam (Al-Nassr), Madu (Al-Nassr), Al-Shahrani (Al-Hilal), Al-Tombakti (Al-Shabab);
Centrocampisti: Al-Burayk (Al-Hilal), Al-Faraj (Al-Hilal), Nasser Al-Dawsari (Al-Hilal), Salem Al-Dawsari (Al-Hilal), Al-Hassan (Al-Nassr), Al-Malki (Al-Hilal), Al-Najei (Al-Nassr), Bahbri (Al-Shabab), Kanno (Al-Hilal), Otayf (Al-Hilal), Sharahili (Abha);
Attaccanti: Al-Buraikan (Al-Fateh), Al-Muwalad (Al-Shabab), Al-Oboud (Al-Ittihad), Al-Shehri (Al-Hilal), Asiri (Al-Ahli).
La formazione tipo: alternanza tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3
Nel corso della sua esperienza sulla panchina dell'Arabia Saudita il commissario tecnico Hervé Renard ha alternato prevalentemente il 4-2-3-1 con il 4-3-3, Il primo è stato utilizzato praticamente per l'intera durata delle qualificazioni al Mondiale, permettendo ai Figli del Deserto di strappare il pass per il Qatar senza particolari difficoltà; in quasi tutte le ultime amichevoli, tuttavia, l'allenatore francese ha sperimentato il 4-3-3 abbassando uno dei suoi trequartisti in mediana, con risultati non esattamente incoraggianti (una sola vittoria in otto partite giocate). Con ogni probabilità saranno ancora questi due i moduli utilizzati dall'Arabia Saudita in questa spedizione, con una leggera tendenza verso il 4-2-3-1.
Arabia Saudita (4-2-3-1): Al-Owais; Al-Ghanam, Al-Bulaihi, Al-Amri, Al-Shahrani; Al-Faraj, Otayf; Al-Muwallad, Bahbari, Al-Dawsari; Al-Buraikan. All. Renard
Il calendario dell'Arabia Saudita
L'Arabia Saudita è inserita nel Gruppo C insieme ad Argentina, Messico e Polonia. Se l'Albiceleste è da considerare senza dubbi la grande favorita del girone, considerando le rose a disposizione è difficile ipotizzare un passaggio del turno degli arabi a discapito di Messico e Polonia, squadre decisamente più pronte e preparate. Puntare sui giocatori dell'Arabia Saudita, quindi, significa un'alta probabilità di essere costretti a effettuare sostituzioni a breve termine.
L'esordio è previsto per il 22 novembre alle 11 contro l'Argentina, mentre il 26 alle ore 14 ci sarà la sfida alla Polonia. Il girone dell'Arabia Saudita si chiude il 30 novembre, alle ore 20 contro il Messico.
22 novembre ore 17:00 Argentina – Arabia Saudita (Rai)
26 novembre ore 20:00 Polonia – Arabia Saudita (Rai)
30 novembre ore 20:00 Arabia Saudita – Messico (Rai)
I giocatori consigliati per il fantamondiale
- Salman Al-Faraj: classe 1989, Al-Faraj è il capitano della nazionale dell'Arabia Saudita e dell'Al-Hilal, squadra con cui si è laureato campione del campionato arabo per 7 volte (compreso lo scorso anno). Nonostante abbia giocato la stragrande maggioranza delle sue partite da mediano/centrocampista centrale, in nazionale registra un ottimo score con 8 gol segnati in 68 presenze; nel Mondiale 2018, inoltre, segnò all'Egitto il gol del momentaneo 1-1 su calcio di rigore, evento che lascia presagire un ruolo da rigorista designato anche in questa edizione della manifestazione.
- Salem Al-Dawsari: Al-Dawsari è certamente il giocatore più talentuoso della nazionale araba, della quale porta il numero 10. Anche lui, come Al-Faraj, ha dedicato la sua carriera (ha compiuto 31 anni ad agosto) all'Al-Hilal – nel 2018 ricevette la chiamata del Villarreal, con cui giocò appena una partita in 6 mesi. Con il suo club ha segnato 71 gol in 308 presenze, ma è soprattutto nelle ultime due stagioni ad aver aumentato il suo fatturato offensivo, con 26 reti segnate in 66 partite giocate. In nazionale gioca prevalentemente come ala sinistra, ma può svariare su tutto il fronte dell'attacco; in 53 presenze con l'Arabia Saudita ha segnato 15 gol, il più importante e memorabile dei quali è quello all'Egitto, che regalò alla propria nazionale la prima vittoria in un Mondiale dal 1994 al 95′ minuto.
- Fahad Al-Muwallad: dall'altro lato del campo rispetto ad Al-Dawsari giocherà Fahad Al-Muwallad, anch'egli capace di svariare su tutto il fronte offensivo ma prevalentemente utilizzato come ala destra. Ennesimo giocatore di esperienza con un passato quasi esclusivamente rapportato alla Saudi Pro League, Al-Muwallad è un punto fermo della nazionale araba da ben 10 anni: la sua prima convocazione, infatti, risale al novembre 2012, quando aveva appena varcato la soglia della maggiore età. Con l'Arabia Saudita conta 58 presenze e 13 gol, con in mezzo una squalifica per doping che aveva rischiato di fargli saltare il Mondiale.
I giocatori sconsigliati per il fantamondiale
- Mohammed Al-Owais: è il titolare tra i pali della formazione araba, e ad essere sinceri la porta della propria nazionale l'ha sempre difesa bene. I suoi numeri, infatti, parlano chiaro: in 36 partite ha subito soltanto 27 gol, e ha tenuto la propria porta inviolata il 50% delle volte. Davanti a sé, tuttavia, non ha mai trovato avversari granché temibili, mentre il girone che l'Arabia Saudita affronterà al Mondiale lo metterà di fronte all'Argentina di Messi e Lautaro Martinez, alla Polonia di Lewandowski ed il Messico: le premesse, quindi, non sono incoraggianti.
- Abdullah Otayf: come molti dei giocatori trattati fino ad ora, anche Otayf è un calciatore di esperienza che milita da sempre nello stessa squadra (anche stavolta parliamo dell'Al-Hilal). A 30 anni di età non ha ancora mai segnato neanche una rete con il proprio club, mentre in nazionale ha trovato l'unica gioia della sua carriera in una vittoria per 1-0 contro lo Yemen, ben 10 anni fa.
- Firas Al-Buraikan: nell'ultimo anno si è imposto come attaccante titolare della nazionale araba, e tutto lascia presagire che sarà lui a guidare l'attacco dei Figli del Deserto anche durante l'esperienza in Qatar. Al-Buraikan è un classe 2000, ciò significa che si trova ancora nella fase primordiale della sua maturazione calcistica; nonostante abbia dimostrato un buon feeling con il gol nell'ultimo anno e mezzo con i propri club (11 in 27 presenze la scorsa stagione, 4 reti in 8 partite quest'anno) in nazionale continua a fare fatica, come dimostra l'unico gol segnato all'Oman lo scorso gennaio nelle ultime 13 partite giocate con la maglia dell'Arabia Saudita.
La possibile sorpresa per il fantamondiale
- Mohamed Kanno: la nostra scommessa della nazionale araba è Mohamed Kanno, centrocampista tuttofare dell'Al-Hilal. L'Arabia Saudita dovrà giocare tre partite a prima vista proibitive contro Messico, Polonia ed Argentina, gare dove difficilmente alla squadra guidata da Renard sarà concesso il pallino del gioco. Per provare ad ostacolare la costruzione degli avversari e garantire equilibrio alla propria formazione, il ct francese potrebbe decidere di schierare Kanno nel ruolo di trequartista, soluzione già utilizzata in diverse occasioni sia da Renard in nazionale che dai rispettivi allenatori nei propri club. In quella posizione, tra l'altro, Kanno ha segnato il suo unico gol con la maglia dell'Arabia Saudita in un'amichevole contro la Grecia nel 2018.
Consulta anche:
- Mondiali di Qatar 2022: la maglia dell'Arabia Saudita
- Mondiali Qatar 2022, i convocati dell'Arabia Saudita
