È il minuto 73′ di una poco avvincente Paraguay-Bulgaria, match che apre per le due squadre il cammino nei mondiali di Francia 1998. Il risultato è fermo sullo 0-0 e – SPOILER ALERT – il punteggio perdurerà fino al 90′. Sarebbe davvero difficile trovare un momento da ricordare nelle nostre storie mondiali se non fosse per lui, il nostro protagonista: José Luis Chilavert. L'allora 32enne portiere della nazionale sudamericana scrive, a suo modo, una pagina indelebile negli almanacchi della Coppa del mondo di calcio.
Il libero vecchio stampo Ivanov ferma a modo suo una ripartenza paraguaiana. Per lui c'è il cartellino giallo, mentre la nazionale avversaria può beneficiare di un calcio di punizione a una 30ina di metri dalla porta difesa da Zdravkov. Il nostro momento memorabile, però, riguarda l'altro uomo con i guantoni: Chilavert attraversa tutto il campo, sistema il pallone a affina il suo proverbiale mancino.
È il primo portiere a calciare una punizione direttamente verso la porta avversaria nella storia della Coppa del mondo e solo un intervento risolutivo del suo dirimpettaio, che riesce a deviare il pallone indirizzato all'incrocio dei pali, gli nega la gioia di entrare sul tabellino dei marcatori.
Non è la prima volta che Chilavert si esibisce nella specialità della casa, il calcio piazzato. Basti pensare che chiuderà la carriera con all'attivo 62 reti realizzate tra squadre di club e nazionale.
La nascita di una leggenda
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Diversamente da quanto si potrebbe pensare, Chilavert non nasce specialista dei calci piazzati così come tutti lo conosciamo. La leggenda del portiere goleador nasce invece quando il protagonista della nostra storia prende un transatlantico per atterrare in Spagna, ala corte del Saragozza. José Luis inizia un allenamento specifico per affinare un fondamentale atipico per chi i pali è chiamato a difenderli piuttosto che ad attaccarli. Oltre 100 punizioni calciate ad ogni sessione per migliorare ogni dettaglio.
La svolta avviene nel 1989, quando Chilavert debutta con la maglia della sua nazionale nelle qualificazioni ai mondiali di Italia 90. Curiosamente il debutto avviene contro un altro leggendario estremo difensore, il colombiano René Higuita. Il Paraguay si fa raggiungere sull'1-1 all'86', ma in pieno recupero ha l'occasione di tornare avanti grazie a un calcio di rigore. E chi mai dovrebbe tirarlo se non il portiere, per altro all'esordio in nazionale? Chilavert non fa una piega e al minuto 96′, con un sinistro tagliente e preciso, spiazza il collega Higuita e fa volare il Paraguay.
Durante gli anni in Europa, però, Chilavert non è particolarmente amato da suoi tifosi. Lo ritengono troppo eccentrico e temono le sue sortite offensive e i suoi dribbling quando pressato dagli avversari. Gli viene tuttavia concesso di calciare un tiro di rigore nel match contro la Real Sociedad; nemmeno a dirlo, Chilavert realizza freddamente. Nel 1991 il portierone decide di far ritorno in Argentina, dove aveva già giocato per il San Lorenzo, per vestire la maglia del Velez Sarsfield, che lo accoglie a braccia aperte.
Chilavert diventa un habitué del gol
Nel barrio di Liniers, sobborgo di Buenos Aires, ben presto Chilavert troverà un allenatore pronto ad assecondare ed esaltare tutti i lati più estrosi e stravaganti del suo bagaglio tecnico: Carlos Bianchi. Libero di esprimersi secondo il suo istinto, sboccia così la favola del portiere goleador. D'altro canto Chilavert unisce alle sue doti balistiche delle grandi capacità anche tra i pali, risultando uno dei migliori portieri della storia del calcio secondo tutte le classifiche di pertinenza.
Con la maglia del Velez, il portierone vince quattro scudetti e cinque competizioni internazionali (tra cui la Coppa Intercontinentale del 1994, battendo il Milan di Capello per 2-0) realizzando 48 gol. Alcuni di importanza capitale, come il primo: vale il pari contro l'Estudiantes e il titolo di Clausura per il suo club. Nel 1994 segna il suo primo gol su punizione nella vittoria per 1-0 contro il Deportivo Espanol, mentre nel 1998 segna anche su azione, nel 6-1 contro il Colon. Nel 1997/1998 segna 10 gol in 35 partite e vince uno dei suoi tre premi IFFHS come miglior portiere del mondo. Non soddisfatto, nel 1999 diviene anche il primo portiere a segnare una tripletta in una partita professionistica, nel 6-1 contro il Ferro.
Chilavert al Velez acquisisce definitivamente lo status di leggenda del calcio, che lo avrebbe seguito sulla scena internazionale.
Chilavert e il Paraguay: destini intrecciati
L'amore tra Chilavert e la sua nazionale non sboccia immediatamente. Dopo il suo debutto con gol e fino al 1992 colleziona solo altre 7 presenze. Diventa la prima scelta dal 1993, in occasione delle qualificazioni ai mondiali di Usa 1994, che però non sorridono alla squadra sudamericana. La sua parabola prende il volo dal 1996, con le qualificazioni a Francia 98. Chilavert segna il primo gol su punizione in nazionale nel pareggio per 1-1 contro l'Argentina e più in generale guida la sua squadra ai mondiali con parate, calci piazzati e il suo caratteristico carisma. A 12 anni dall'ultima partecipazione, il Paraguay si affaccia alla fase finale del campionato del mondo.
Sotto la guida del Ct brasiliano Paulo Cesar Carpegiani, il Paraguay chiude il girone di qualificazione al secondo posto dietro l'Argentina: i 21 gol realizzati portano 14 firme diverse, tra cui quella di Chilavert. Si vola in Francia con una squadra giovane, inesperta e curiosa. Metà dei convocati ha meno di 10 presenze in nazionale e soltanto 3 calciatori su 22 militano in club europei.
Mondiali di Francia 98: Chilavert fa la storia
A 32 anni e all'apice della sua carriera, Chilavert è il capitano e leader indiscusso del suo Paraguay. Pressione? “Questa è solo una partita di calcio – dice ai giornalisti prima dell'esordio contro la Bulgaria – Quando non sai cosa dare da mangiare ai tuoi figli, quella è pressione“. Quando Chilavert va a calciare quella punizione al minuto 73′ appare sicuro e rilassato. Col senno di poi potremmo dire che il bravo Zdravkov ha delittuosamente privato la storia di un epilogo oltremodo epico.
La seconda giornata del girone aveva mette sul cammino del Paraguay un avversario decisamente più ostico: la Spagna di Zubizarreta, Hierro, Raul, Morientes. Chilavert si esibisce in una prova più consona al suo ruolo: abbassa la saracinesca e limita gli attacchi degli iberici risultando protagonista dello 0-0 finale. Si toglie anche la soddisfazione di calciare una punizione, ma il suo tiro si stampa sulla barriera.
Paradossalmente Chilavert subisce il primo gol nel mondiale di Francia quando la sua squadra conquista la prima vittoria: il 3-1 sulla Nigeria di Kanu e Babangida. Risultato che regala al paese il passaggio alla fase ad eliminazione diretta, proprio in coabitazione con la squadra africana. In maniera piuttosto incredibile, a rimanere escluse dagli ottavi sono proprio la Spagna e la Bulgaria.
Mondiali di Francia: la sconfitta e la fine della storia
Il tabellone regala al Paraguay il peggiore degli abbinamenti: la favorita Francia padrona di casa. Non c'era Zidane, squalificato, ma Trezeguet, Henry, Djorkaeff, Thuram & co non avevano nessuna intenzione di fare sconti. La partita è intensa e con grinta e tenacia la squadra sudamericana rimane attaccata al pari. Chilavert si oppone alla sortite transalpine respingendo tutto il possibile. È 0-0 al 90′. A 7′ dai tiri di rigore è il difensore Laurent Blanc, su torre di Trezeguet, a trovare il guizzo per battere Chilavert per la seconda volta nel mondiale. Vige l'assurda regola del golden gol: la partita finisce così.
Chilavert viene inserito nella top 16 dei migliori giocatori del mondiale di Francia 1998. Nonostante le sue intenzioni di diventare il primo portiere a segnare in una fase finale della coppa del mondo, non vi riuscirà nemmeno al mondiale di Corea&Giappone 2002, con il Paraguay che arriva nuovamente agli ottavi di finale (vince la Germania 1-0).
Chilavert nel 2000 torna in Europa, dove disputa due stagioni con lo Strasburgo, venendo però spesso relegato in panchina. Si svincola nel 2002 e vola in Uruguay per giocare una stagione al Penarol, dove vince lo scudetto e segna 4 gol. Per chiudere il cerchio, Chilavert torna a vestire la maglia del suo amato Velez: da l'addio al calcio nel 2004.
Superato dal brasiliano Rogerio Ceni nella classifica dei portieri goleador, resta l'estremo difensore ad aver segnato il maggior numero di reti con la maglia della nazionale: otto in 74 partite.
