Napoli a +12 sul Milan: mai nessuno nella storia come la squadra di Spalletti. Ecco gli altri maggiori distacchi tra prima e seconda alla fine del girone d’andata
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Il girone d’andata di Serie A è appena finito e stasera, con i due anticipi della 20^ giornata di campionato, ecco che ricomincia già quello di ritorno. In queste prime 19 partite di calcio italiano ne abbiamo viste delle belle, come al solito. Tra sorprese, conferme e fallimenti, una squadra su tutte è riuscita ad emergere e dominare in lungo e in largo dall’inizio alla fine: il Napoli di Luciano Spalletti.
La squadra partenopea infatti conta oggi ben 50 punti in classifica dopo le prime 19 gare, ed ovviamente il primato di Campione d’inverno – ed anche con largo anticipo. Visto quanto successo alla Juventus, il Napoli è ora primo assoluto in classifica grazie alla vittoria di sabato sulla Salernitana, a +12 sul Milan – che martedì sera ha malamente perso all’Olimpico contro la Lazio.
Osimhen e compagni hanno letteralmente fatto il panico nei primi mesi di campionato: 16 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta. Numeri conditi da una differenza reti di +32, 46 gol fatti ed appena 14 subiti.
Il Napoli ha quindi ben 12 punti di vantaggio sulla seconda squadra in classifica dopo appena 19 giornate, cioè a metà campionato. La Serie A è ancora lunga e tutto può ancora succedere, visto che in mezzo ci sono anche tutte le coppe europee, ma un distacco del genere non si era mai visto nella storia del massimo campionato italiano. 12 lunghezze tra la prima e la seconda alla fine del girone d’andata è un record assoluto per qualsiasi formazione di questa categoria: a segnarlo è proprio il Napoli, che ora ha proprio tutto per arrivare fino in fondo e mantenersi al comando.
Vediamo quindi di seguito i 3 maggiori distacchi nella storia della Serie A, dopo il +12 del Napoli nella stagione 2022/23, tra la prima e la seconda in classifica al termine del girone d’andata.
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Stagione 1949/50: Juventus a +11 sull’Inter
Il primo vero grande distacco nella storia della Serie A è quello tra Juventus ed Inter nella lontana stagione 1949/50. Alla fine del girone d’andata, i bianconeri contavano ben 11 punti in più dei nerazzurri al secondo posto. Inutile dire che alla fine della stagione, fu proprio la Vecchia Signora a vincere lo scudetto davanti al Milan; al terzo posto invece l’Inter.
In realtà, 11 sono le lunghezze considerate in proporzione alle regole odierne, cioè considerando i 3 punti per la vittoria. All’epoca infatti il successo valeva solo 2 punti, e la classifica della stagione recitava Juventus 34 punti ed Inter 27. Distanza troppo ampia in ogni caso per i nerazzurri, che nelle ultime 19 partite non sono riusciti a rimontare i primi in classifica, ma anzi hanno finito per perdere ulteriore terreno.
D’altronde, quella era la Juventus di Giampiero Boniperti, e in quella stagione riuscì a mantenere numeri strabilianti: nelle prime 19 gare, 16 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta. A questo si aggiunge una differenza reti di +35: 52 gol fatti e 17 subiti. Insomma, una Juve semplicemente troppo forte per tutte le inseguitrici, sia all’andata che al ritorno.
Stagione 1985/86: Juventus a +11 sul Napoli
Un secondo episodio in cui si registra un grande distacco al termine del girone d’andata tra la prima e la seconda squadra in classifica è la stagione 1985/86. Anche in questo caso, in testa c’era la Juventus, ma stavolta sul Napoli. All’epoca valevano ancora i 2 punti a vittoria, quindi sulla carta la Vecchia Signora era a +6, ma se teniamo conto delle regole odierne i piemontesi avevano un vantaggio di ben 11 punti.
In un campionato a sole 16 squadre, dopo le prime 15 partite la Juve contava 26 punti conquistati – sempre considerando i 2 punti a vittoria – con 12 trionfi, 2 pareggi ed una sola sconfitta. Solo 20 punti invece per il Napoli, che non aveva i mezzi per stare vicino ai bianconeri. Né nel girone d’andata né in quello di ritorno.
Alla fine della stagione, infatti, prima di tutti c’era ancora la Juventus, che chiuse davanti alla Roma seconda. Ma quella era una squadra fenomenale, vincitrice anche della Coppa dei Campioni. In panchina c’era Giovanni Trapattoni, mentre invece in campo c’erano campioni del calibro di Platini, Tacconi, Cabrini, Serena, ed anche un giovane Stefano Pioli – oggi allenatore del Milan.
Stagione 2005/06: Juventus a +10 sull’Inter
L’ultimo grande distacco nella storia della Serie A è molto più recente. Nella stagione 2005/06, una Juventus senza eguali aveva letteralmente dominato il girone d’andata, chiudendo dopo 19 giornate primissima in classifica con 10 punti di vantaggio sull’Inter seconda.
Quella era una formazione troppo forte per chiunque. Capello in panchina e vere e proprie leggende in campo: da Del Piero a Trezeguet, da Buffon a Nedved, da Cannavaro a Thuram, e chi più ne ha più ne metta. Dopo 19 gare infatti, la Vecchia Signora contava 41 gol fatti ed appena 10 subiti, con 17 vittorie, un pareggio ed una sconfitta: tradotto, 51 punti alla fine del girone d’andata. L’Inter di Mancini ne vantava appena 41 invece.
A fine stagione, la Juventus si dimostrò ancora una volta la squadra più forte di tutte, vincendo lo scudetto con 82 punti, a +6 sui nerazzurri. In estate poi scoppiò il caso Calciopoli e lo scudetto fu revocato, ma quanto fatto sul campo rimane, non solo su carta ma anche ben impresso nella mente di protagonisti ed appassionati.
Anche in quest’ultimo episodio quindi, la seconda squadra classificata alla fine del girone d’andata non è riuscita a rimontare e recuperare lo svantaggio. Troppi 10 punti di differenza in 19 partite. E pensare che il Napoli ne ha ben 12, con Milan ed Inter che avanzano a singhiozzi.
