Juventus-Inter è spesso un match dai toni accesi, tanto per la rivalità che contraddistingue le due tifoserie tanto per le polemiche arbitrarli che negli ultimi 25 anni sono spesso scaturite da questa partita. Le due squadre si sono ritrovate da avversarie in occasione delle semifinali di Coppa Italia, dopo essersi battute in finale – conclusasi con il successo dell'Inter ai supplementari – nell'edizione dello scorso anno. Nei primi due atti di questa stagione, entrambi in campionato, la Juventus aveva invece avuto la meglio sia in casa (2-0) che in trasferta (0-1).
Sul finire della gara d'andata, pochi istanti dopo il pareggio di Lukaku su rigore, è scoppiata una rissa in seguito all'esultanza provocatoria del belga, rivolta ai tifosi bianconeri in curva (colpevoli di insulti razzisti). Il belga, già ammonito per un brutto fallo su Gatti al minuto 80, ha rimediato la seconda ammonizione a causa del battibecco con i tifosi. Lo juventino Cuadrado, autore del gol dell'iniziale vantaggio bianconero, ed il capitano nerazzurro Handanovic si invece visti sventolare un rosso diretto dall'arbitro Massa per comportamento non regolamentare.
Erano attese in giornata le decisioni del Giudice Sportivo in merito alle giornate di squalifica dei tre giocatori espulsi: ecco quante partite dovranno saltare Cuadrado, Lukaku e Handanovic.
Le decisioni del Giudice Sportivo
Di seguito le decisioni e le motivazioni comunicate dal Giudice Sportivo:
- SQUALIFICA PER TRE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA ED AMMENDA DI € 10.000 per Cuadrado: per comportamento non regolamentare in campo; già diffidato (Seconda sanzione); sentito il Direttore di gara, perché, al termine della partita, a seguito di un diverbio con un calciatore della squadra avversaria, lo strattonava vigorosamente cingendogli le mani al collo e indirizzandogli un pugno al volto (atto, quest'ultimo, rilevato dai collaboratori della Procura federale); veniva diviso a forza dal giocatore avversario grazie all'intervento di alcuni compagni di squadra.
- SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA ED AMMENDA DI € 10.000 per Handanovic: sentito il Direttore di gara, perché, al termine della partita, a seguito di un diverbio con un calciatore della squadra avversaria, lo strattonava vigorosamente cingendogli le mani al collo; veniva diviso a forza dal giocatore avversario grazie all'intervento di alcuni compagni di squadra.
- SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA per Lukaku: doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per comportamento non regolamentare in campo.
Oltre alle tre squalifiche, il Giudice Sportivo ha deliberato altre decisioni in merito agli episodi di Juventus-Inter:
“Il Giudice sportivo,
considerato che, come segnalato dal rapporto dei collaboratori della Procura federale, i sostenitori della Soc. Juventus occupanti il primo anello del settore denominato “Tribuna Sud” levavano, al 35° ed al 49° del secondo tempo, beceri e insultanti cori e grida di discriminazione razziale nei confronti del calciatore della Soc. Internazionale Lukaku Bolingoli Romelu;
considerato, altresi, che nel suddetto rapporto, i collaboratori della Procura federale dichiaravano che tali gravi manifestazioni di discriminazione raziale, percepite da tutti e tre i rappresentanti della Procura federale dislocati nelle varie parti dell'impianto, provenivano dalla maggioranza dei 5.034 occupanti il predetto settore (primo anello del settore denominato “Tribuna Sud”);
ritenuto che, in ragione della gravità, della dimensione e della percezione reale del fenomeno nonché della ripetitività del medesimo, i predetti comportamenti assumono rilevanza disciplinare a norma dell'art.28, nn. 1 e 4, CGS;
P.Q.M.
delibera di sanzionare la Soc. Juventus con l'obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Tribuna Sud”, primo anello, privo di spettatori“.
Ammenda di 4.000€, inoltre, per la Juventus, per lancio di oggetti sul terreno di gioco da parte dei propri tifosi, e di 20.000€ per Dario Baccin, vicedirettore sportivo dell'Inter, per essere entrato sul terreno di gioco nel tentativo di raggiungere il direttore di gara, benché non inserito in distinta, rivolgendo espressioni “gravemente offensive e ingiuriose“.
