Dall'Aia tornano a parlare del presunto rigore non concesso al Bologna nel corso della partita contro la Juventus, bordata contro arbitro e Var
Come ben sappiamo ha fatto parecchio parlare l'episodio avvenuto ieri nel corso del match tra Juventus e Bologna, valido per la seconda giornata del campionato di Serie A 2023/24. Episodio avvenuto nel corso del secondo tempo e su risultato di 1-0 in favore dei felsinei. Ad un giorno di distanza, tramite l'Ansa, ha parlato direttamente l'Aia (associazione italiana arbitri). Nel mirino e sotto accusa sono finiti i tre protagonisti, l'arbitro di campo Marco Di Bello e i due addetti al Var, Francesco Fourneau e Luigi Nasca.
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Juventus-Bologna, l'episodio incriminato
Come accennato prima, l'episodio è avvenuto nel corso della seconda frazione di gioco. Il risultato era di 1-0 in favore degli ospiti e, al termine di un buon momento dei padroni di casa, erano proprio i felsinei a spingersi in avanti alla ricerca del gol che avrebbe spezzato il ritmo e virtualmente chiuso la partita. Intorno al 71esimo minuto nel corso della ripresa, dopo un recupero palla a centrocampo, sullo scatto è stato servito l'attaccante del Bologna Joshua Zirkzee.
L'olandese, dopo aver stoppato la palla ed essersela portata in avanti, ha provato la conclusione, che è però stata prontamente respinta da Perin. A quel punto il pallone è rotolato verso il centro dell'area di rigore bianconera, dove stavano giungendo a gran velocità il bianconero Samuel Iling-Junior ed il felsineo Dan Ndoye. I due sono inevitabilmente entrati in contatto, quando però il calciatore degli ospiti si era messo davanti rispetto al giovane esterno inglese, e sono quindi caduti per terra.
Il rigore reclamato dal Bologna contro la Juventus sullo 0-1 pic.twitter.com/1hi85nCvyk
— Salva (@saIva___) August 27, 2023
L'arbitro di campo, Marco Di Bello, ha subito fatto cenno di proseguire; e con il labiale ha chiaramente detto di aver visto il contatto ed affermato che i due calciatori fossero arrivati insieme sul pallone, che era poi finito più lontano sui piedi di Alex Sandro. Rivedendo il replay del contatto a rallentatore, si nota però come Iling-Junior sposti leggermente il piede poco prima dell'impatto, facendo perdere l'equilibrio all'avversario che – come lui – stava provando a prendere il pallone respinto da Perin. Così come Di Bello, anche Forneau e Nasca al Var hanno valutato la situazione come un semplice contrasto di gioco, non richiamando Di Bello al Var per rivedere l'azione a velocità rallentata.
Il mancato fischio ha generato dunque un po' di trambusto, dato che su entrambe le panchine sono subito giunte le immagini del replay. In particolar modo ad agitarsi maggiormente è stata ovviamente la panchina del Bologna, che ha protestato a lungo. Un componente dello staff di mister Thiago Motta è stato espulso per eccesso di proteste, e lo stesso tecnico dei felsinei è stato ammonito. Tecnico che, in un frangente di dialogo avuto con Di Bello, ha detto all'arbitro che questo rigore sarebbe stato da fischiare anche senza l'ausilio del Var. Le polemiche sono poi continuate nel post partita, con l'amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci che ha parlato dell'episodio in televisione.
Episodio rigore Juventus-Bologna, bordata dell'Aia
Dell'episodio ha parlato anche l'Aia. Alcune fonti interne dell'associazione, in un dialogo telefonico avuto con l'Ansa, hanno commentato così quanto accaduto: “Il rigore non concesso al Bologna per il fallo dello juventino Illing jr. su Ndoye è un errore evidente, prima dell'arbitro e poi dei due uomini in sala Var“. Con molta probabilità i tre protagonisti dell'episodio verranno fermati per una o due giornate, e saranno dunque riassegnati di nuovo o al rientro dalla prima sosta stagionale o alla giornata subito successiva.
