Josip Ilicic, tornato in grande spolvero con la tripletta al Chievo, ha raccontato i due mesi di malattia: il calcio era l'ultimo dei suoi pensieri. Ora, però, è concentratissimo sull'Atalanta
Con i tre gol rifilati al Chievo la settimana scorsa, Josip Ilicic è finalmente tornato per la sua Atalanta: una maledetta infezione batterica ai linfonodi del collo lo aveva tenuto fuori dai campi da gioco per tutta la prima parte di stagione, come dichiarato a La Gazzetta dello Sport.
Sul periodo di malattia: “Ho sofferto molto, il calcio era l’ultimo dei pensieri. Ringrazio la mia famiglia, club, tecnico e compagni: il loro supporto non è mai venuto meno. Sono sicuramente più forte di prima, vivendo certe situazioni si impara a dare il giusto peso alle cose: questo è l’unico aspetto positivo della malattia che ho superato. Serviva del tempo, non era un problema come gli altri e per due mesi non mi sono mosso. Non sono ripartito da zero, ma da -10 e confrontandomi con mister e staff medico sono tornato. Ora non sono al 100%, però sto bene. I colpi ci sono e giocando con continuità tornerò al top. Le punizioni? Mi sto allenando, quanto mi mancano“.
Sul momento dell'Atalanta: “A Verona abbiamo vinto grazie al collettivo, non per i miei gol. Ma ora testa al Parma: se fallissimo, i punti di Verona perderebbero di significato. La prestazione non è mai mancata, il successo era solo questione di tempo. Poi ci sono gli avversari, questa Serie A è la più difficile da quando sono in Italia. Col Chievo c’erano varie insidie, non si dica che l’1-5 è frutto dei loro demeriti. Abbiamo giocato alla grande“.
Sull'eliminazione degli orobici dall'Europa League: “Devo essere sincero? Ero ricoverato e del calcio non volevo saperne. A parole, questa Atalanta arriva anche in Champions! A volte basta poco, io stesso non avrei mai immaginato di tornare con una tripletta. Ma voglio tornare anche in Europa: mi mancano quelle notti e i grandi stadi“.
Prossimo avversario il Parma: “I ducali sono una squadra di valore: saranno 90’ complicati, ma siamo più forti. Contro di noi le squadre si chiudono parecchio, rispetto al passato c’è meno spazio. Normale far più fatica, ma i nostri si sbloccheranno: giocando da Atalanta possiamo vincere con chiunque“.
Sul suo ruolo: “In campo mi collocherei ovunque, mi trovo bene con tutti: l'importante è farmi giocare!“.
Su Gomez: “È un grande, con lui è tutto più semplice“.
Sulle voci inerenti un suo possibile addio: “Nel calcio attuale si parla tanto di Cina, ma posso andarci quando voglio. Mi hanno accostato a tutte le big del mondo, ma sono qui all'Atalanta e ci sto benissimo“.
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Pillola di Fanta
Col ritorno di Ilicic – e che ritorno! – ci sono due giocatori che rischiano seriamente la panchina, ovvero Pasalic e Rigoni: che fine faranno? La sensazione è che a turno dovranno restare fuori alternandosi proprio con lo sloveno finché non recupera al 100%. Gomez, infatti, è intoccabile, così come il centravanti Barrow o Zapata. FANTADUBBI