L'allenatore degli emiliani tocca molteplici temi: dalle sue esperienze da calciatore a quelle da tecnico, tra Italia ed estero
Domenica per Roberto Donadoni sarà la volta di incontrare il suo passato. Il Bologna farà infatti visita all'Atalanta, club in cui il tecnico è cresciuto e si è formato da ragazzo. “Loro sono da esempio per tutto il calcio italiano, sia per il lavoro che fanno coi giovani che per la costanza che ci mettono. A Bergamo ho avuto allenatori che mi hanno regalato sensazioni uniche. Ogni momento era speciale, sia dentro che fuori dal campo. Peccato che queste emozioni i ragazzi di oggi non le sentano più” – spiega l'allenatore rossoblu, che poi si sposta sul presente – “Bologna ormai è casa mia, ho anche rinunciato alla nazionale per rimanere in questo club. Adesso siamo in un buon momento, ma non dobbiamo accontentarci. Dobbiamo continuare a lavorare di squadra: siamo eclettici, preparati e affamati“.
Donadoni prosegue poi sui singoli. “Palacio è un vero professionista, ha portato vitalità ed è un piacere allenarlo. Poli, come altri centrocampisti, può fare cinque o sei gol all'anno: sarebbe importante per noi. Destro ha grandi potenzialità, deve cresceremo così da mettermi in difficoltà sulle scelte” – avvisa il tecnico, che poi allarga la questione – “Le ultime due stagioni sono state intense e positive. Ma ora siamo più maturi e stiamo acquisendo la capacità di soffrire“.
L'ex giocatore rossonero ipotizza poi il motivo per cui non sia ancora arrivata una chiamata da una big. “Io penso sempre a fare il massimo, spetta agli altri fare certi tipi di valutazioni. Se il Milan non mi ha mai chiamato significa che non mi ha ritenuto all'altezza o che ha sempre trovato qualcuno migliore di me” – tuona Donadoni, che conclude ricordando le sue esperienze a New York e in Arabia Saudita – “In Italia c'erano troppe pressioni, in America ho scoperto che ci si può anche divertire. Vivevo in un altro mondo e lo facevo da turista. In Asia invece ho vissuto situazioni che non avrei potuto comprendere da racconti altrui“.
? Pillola di Fanta
Roberto Donadoni è un allenatore da tanti sminuito. L'ex giocatore del Milan ha allenato in piazze italiane importanti, ed è pure stato ct della nazionale. Il classe 1963 è sempre stato un tecnico molto oggettivo e preparato tatticamente: le sue esperienze da calciatore gli hanno sicuramente fornito un bagaglio di conoscenze non da poco. Quest'anno col suo Bologna sta facendo molto bene: è settimo a 14 punti in classifica. Dovesse continuare così, potrebbe togliersi delle belle soddisfazioni a fine campionato; sia di squadra, che personali. SOTTOVALUTATO