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Caso plusvalenze e stipendi, processo Juventus: le richieste della procura e cosa rischia

Caso plusvalenze e stipendi, processo Juventus: le richieste della procura e cosa rischia

Il procuratore federale Chiné ha chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus in merito all'indagine Prisma su plusvalenze e stipendi

Dopo il polverone scatenatosi nel mese di novembre, che ha portato alla dimissione in blocco di tutto il Consiglio di Amministrazione della Juventus (di cui vi avevamo parlato meglio in dettaglio qui), sono arrivate nella giornata di oggi – data in cui era stata fissata l'udienza per la revocazione del processo sulle plusvalenze – le richieste del procuratore federale Giuseppe Chiné ai danni del club bianconero.

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Processo Juventus, le richieste della procura federale

Nove punti di penalizzazione in Serie A, è stata questa la richiesta fatta da Giuseppe Chiné, procuratore federale che si è occupato dell'indagine Prisma, per la Juventus. Oltre al club chieste sanzioni anche per i dirigenti coinvolti, quelli che si erano dimessi in blocco dal Consiglio di Amministrazione. Nello specifico chiesti 20 mesi e 10 giorni di inibizione per Fabio Paratici; 16 mesi di inibizione per Andrea Agnelli; 12 mesi di inibizione per Pavel Nedved, Paolo Garimberti e Maurizio Arrivabene; e 10 mesi e 20 giorni per Federico Cherubini.

Per gli altri otto club coinvolti (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara) fatte le stesse richieste che erano state già presentate nel primo procedimento che, ricordiamo, aveva portato al proscioglimento di tutte le squadre coinvolte, Juventus compresa.

Processo Juventus, cosa succede adesso

All'udienza hanno partecipato, in collegamento da remoto, oltre ai legali della Juventus anche il nuovo presidente Gianluca Ferrero, il direttore sportivo Federico Cherubini e Fabio Paratici, oggi dirigente al Tottenham. Ed era stato proprio Ferrero, nel Consiglio di Amministrazione di mercoledì, a parlare della vicenda: “Ci aspettano delle sfide per le quali noi come Cda riteniamo di avere esperienza, competenza e determinazione, per difendere la Juventus in tutte le sedi competenti, penale, sportiva e civile. Lo faremo con rigore e anche pacatezza, e senza arroganza. Abbiano sempre rispettato chi dovrà giudicarci. Ma vogliamo uguale rispetto per discutere nelle sedi competenti le motivazioni del nostro agire“.

Proviamo a ricostruire cosa potrebbe accadere adesso. Una volta che è stata revocata l'assoluzione dello scorso mese di aprile, ed una volta che il procuratore federale Giuseppe Chiné ha fatto le sue richieste di sanzioni, adesso la palla passerà alla Corte di Appello. Il compito della Corte di Appello sarà quello di decidere se riaprire o meno il processo. In caso di risposta positiva, la Corte andrà direttamente a sentenza, nella quale si deciderà sulle sanzioni richieste dal procuratore Chiné. Le difese dei club sono già intervenute sull'ammissibilità della revocazione, dunque la Corte ha già raccolto tutti gli elementi utili per prendere la decisione finale.

Nel caso in cui la Corte di Appello dovesse pronunciarsi a favore della riapertura del caso, la sentenza arriverebbe in maniera molto celere. Potremmo aspettarci una risposta entro il fine settimana, al massimo entro lunedì. Se i punti di penalizzazione dovessero essere confermati, alla Juventus verrebbero scalati immediatamente. I bianconeri, che al momento si trovano terzi a 37 punti, scalerebbero fino all'ottava posizione, alle spalle della Roma che ne ha 34 e sopra l'Udinese che ne ha 25. Di fatto sarebbe la fine per le speranze scudetto della Vecchia Signora, che vedrebbe abbastanza compromessa anche la rincorsa Champions League. Rimarrebbe invece ancora aperto il discorso Europa League o Conference League. Inoltre, sempre nel caso in cui il caso dovesse essere riaperto e le sentenze accolte, i club coinvolti potrebbero comunque fare ricorso al Collegio di garanzia del Coni. Saranno giorni di attesa dunque per la decisione della Corte di Appello.


Giuseppe Patti

Classe '96, siciliano. Innamorato delle statistiche, forse tanto quanto del calcio. Appassionato di cinema e serie tv, oltre che di tutto quello che ha a che fare con numeri e record.

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