Con la sconfitta contro il Napoli, il Chievo è matematicamente retrocesso in Serie B a 6 giornate dal termine: non succedeva da 11 anni
Stagione terribile, da dimenticare per il Chievo Verona. Annata iniziata malissimo, finita addirittura peggio. Tragedia già forse annunciata in estate con i punti di penalizzazione, poi il doppio cambio in panchina e l'assenza di risultati. Con la sconfitta casalinga contro il Napoli alla 32^ giornata di Serie A, i clivensi scivolano a -20 punti dal quartultimo posto – attualmente occupato da Bologna: distanza troppo ampia da colmare nelle ultime 6 partite di campionato. Torna così in Serie B il Chievo, dopo 11 gloriosi anni di massima serie.
Inizio in salita: 3 punti di penalizzazione
L'avvio di stagione del Chievo è stato a dir poco in salita. La squadra di mister D'Anna ha incassato 9 gol nelle prime due partite con Juventus e Fiorentina. Poi sono arrivati un paio di pareggi – con Empoli e Roma – che hanno lasciato ben sperare, ed ecco quindi la mazzata. Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato la società per variazioni di tesseramenti di alcuni giocatori e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie. Oltre quindi ai 200 mila euro di multa e ai 3 mesi di inibizione per il presidente Campedelli, sono arrivati anche 3 punti di penalizzazione in classifica. E' stato l'inizio della fine. Il Chievo è rimasto in rosso nella classifica di Serie A per diverse settimane: i clivensi raggiunsero quota 0 punti solo l'11 novembre, grazie al pareggio casalingo per 2-2 con il Bologna. Già a settembre si poteva intuire quello che sarebbe successo: qualcosa si era rotto, sia nella società che nei giocatori.
Dall'umile D'Anna alla parentesi Ventura
Lorenzo D'Anna ha aperto la stagione del Chievo con due sconfitte con Juventus e Fiorentina, ma poi ha ottenuto due importanti pareggi con Empoli e Roma. La penalizzazione di 3 punti lo ha però tramortito, e con lui tutta la squadra. Le 4 sconfitte consecutive hanno quindi costretto la società a cambiare guida tecnica, puntando su un allenatore con maggior esperienza e decisamente un miglior curriculum. Arriva quindi a Verona Gian Piero Ventura. La sua parentesi fu però a dir poco disastrosa ed imprevedibile. Il mister non è infatti riuscito a dare quello che sperava, sicuramente ancora segnato dalla disfatta con la nazionale italiana nelle qualificazioni a Russia 2018. Pronti via, e all'esordio in panchina dell'ex ct il Chievo ne prende 5 in casa dall'Atalanta. Poi altre 2 sconfitte con Cagliari e Sassuolo. Quindi il primo punto ottenuto dopo la penalizzazione: 2-2 al Bentegodi contro il Bologna. Paradossalmente però, Ventura dice ‘basta': per com'è arrivato, il tecnico decide di mollare spogliatoio e società dopo appena 4 giornate. Proprio ora che il Chievo aveva riottenuto il primo punto ed era tornato lo 0 in casella. Ennesima batosta dunque per tutto l'ambiente, che si sente rifiutato e – forse per la prima volta – non all'altezza della Serie A.
Di Carlo ci prova, ma è troppo tardi
Il presidente Campedelli si trova quindi a dover trovare un soluzione in emergenza, e non può che puntare su un porto sicuro, su un allenatore che qualche gioia in passato gliel'aveva già regalata: Domenico Di Carlo. Il mister arriva per la terza volta sulla panchina clivense, consapevole di aver bisogno di qualcosa di più di un miracolo. Dopo la promozione nella massima serie, il tecnico prese in mano la squadra nelle stagioni 2008/09 e 2009/10, conquistando due 16^ posti che valsero la permanenza in Serie A. Di Carlo tornò poi nel 2011/12 al posto di Pioli, chiudendo la stagione addirittura al 10^ posto. I propositivi sembravano buoni anche quest'anno: appena arrivato sulla panchina clivense, il mister portò a casa 5 pareggi consecutivi, fermando addirittura Napoli, Lazio ed Inter. Dopo la sconfitta con la Sampdoria, arrivò anche la prima vittoria stagionale per i veneti: 1-0 al Bentegodi contro il Frosinone, suo diretto avversario. Sembrava poter essere iniziata una nuova stagione per il Chievo, che sognava di ripartire in quarta nel girone di ritorno. Poi però svanì tutto in un attimo. Prima gli infortuni, poi gli addii di giocatori chiave come Birsa e Radovanovic: il risultato sono 3 pareggi e 10 sconfitte nel girone di ritorno. Alla 32^ giornata di Serie A, il Chievo perde in casa 1-3 con il Napoli e scivola definitivamente a -20 dal Bologna – che occupa ad oggi il quartultimo posto in classifica. Troppo ampia la distanza. Troppo poche 6 partite alla fine del campionato per recuperare. Troppo pochi i soli 11 punti conquistati in 32 giornate. Il Chievo deve quindi salutare la massima serie dopo 11 anni. Il Chievo è la prima squadra di questa stagione a retrocedere in Serie B.