Gianni Vrenna, presidente del Crotone, spiega che avrebbe preferito una vittoria della Juve sulla Roma per trovarla con meno motivazioni
Se c'era una squadra, oltre al Napoli, che desiderava che la Juventus vincesse ieri contro la Roma, quella è il Crotone. Già, perché i calabresi, domenica prossima dovranno vedersela proprio contro la Vecchia Signora: i bianconeri ancora devono conquistare lo scudetto matematicamente, i pitagorici devono lottare per la salvezza.
Il presidente dei rossoblu Gianni Vrenna sperava quindi di trovare una Juve meno motivata, con una vittoria sui giallorossi. Ecco infatti le sue parole a riguardo: “Speravo in un pareggio della Juve a Roma, perché forse l'avremmo trovata con meno stimoli, anche se i bianconeri non regalano mai niente a nessuno“.
Sull'atteggiamento del Crotone domenica prossima: “Andremo a Torino consapevoli di affrontare una super squadra, sperando di rovinargli la festa scudetto. Stiamo vivendo un grande momento, sia sotto l'aspetto tecnico che fisico; andremo a giocarcela!“.
Se il campionato fosse iniziato 7 giornate fa, adesso il Crotone avrebbe 17 punti su 21 disponibili; una media da scudetto quindi, ma Vrenna non ha rimpianti riguardo la stagione: “Purtroppo all'inizio la squadra ha peccato un po' di inesperienza, poi abbiamo subito anche qualche torto arbitrale. Ora non serve rammaricarsi, bisogna solamente dare tutto in queste ultime due partite. Dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi, senza guardare gli altri. Ci sono sei punti in palio e non ci sono risultati scontati: il calcio sta cambiando, ora tutte le squadre se la giocano a viso aperto come dimostrano le vittorie del Palermo e del Cagliari“.
Sulla possibilità di salvarsi: “Ci credo tanto e come me ci crede molto anche la squadra, il mister e tutto l'ambiente: i presupposti per salvarsi ci sono tutti, anche perché non è detto che un'eventuale sconfitta contro la Juve sia decisiva“.
La pillola di Fanta
Se c'è un uomo che in questo Crotone sta facendo la differenza è il semi-sconosciuto Diego Falcinelli. 12 gol per un attaccante di una squadra al primo anno di Serie A, sono un'enormità. Ne ha segnati più di Quagliarella, Thereau, Destro, Muriel, Dybala, Mandzukic e molti altri; tutti giocatori acquistati a peso d'oro dai fantallenatori. E la sua media 7,18 non è da meno: meglio di Bacca-Lapadula, Defrel, Quagliarella, Mandzukic, Berardi, Zapata-Thereau. DECISIVO.
Fonte foto: raffaelevrenna.com