L’attaccante del Bologna è andato oltre le aspettative stagionali: segna e fa giocare bene la squadra, ma conta qualche cartellino giallo di troppo
Tra le tante sorprese che ci ha regalato fin qui la nostra Serie A, ce ne ha una in particolare che ha fatto sicuramente grande piacere ai tifosi del Bologna: il suo nome è Marko Arnautovic.
Tornato in Italia quest’estate perché richiamato proprio da Sinisa Mihajlovic, l’attaccante austriaco si è rimesso a disposizione con serietà e impegno. Per anni era stato considerato un giocatore da “croce e delizia”, uno di quei talenti che avrebbe potuto fare grandi cose se solo avesse avuto più costanza e professionalità – soprattutto fuori dal campo.
Il classe 1989 ha infatti girato un po’ per l’Europa, ma le aspettative erano ben diverse. Sbocciato nelle giovanili del Twente, Arnautovic è stato acquistato dall’Inter di Mourinho. Nel 2010 in Italia ha vinto il Triplete, ma giocando appena 45 minuti in tutta la stagione: è un vincente, ma di sicuro non si sente tale coi colori nerazzurri.
Si è quindi trasferito in Germania al Werder Brema in cerca di fortune. Non soddisfatto, ha scelto l’Inghilterra – prima allo Stoke City e poi al West Ham. In Premier League ha fatto vedere più volte lampi della sua classe, ma senza la continuità giusta. Nel 2019 ha quindi deciso di trasferirsi a Shanghai, uscendo così decisamente da radar.
Solo un allenatore come Mihajlovic poteva trovarlo e recuperarlo, sia fisicamente che soprattutto mentalmente. Arnautovic è oggi forse il giocatore più importante di questo Bologna: non solo da un punto di vista numerico, ma anche proprio di collettivo. Sia sul campo che nella testa dei propri compagni. La sua prima stagione con la maglia rossoblu è senza dubbio molto positiva.
E i fantallenatori che ad inizio anno hanno creduto in lui, ringraziano.
Fantacalcio Arnautovic: record di gol stagionali in carriera
L’aspetto che più ha fatto felici i suoi fantallenatori è di sicuro quello che più contraddistingue un attaccante: il numero di gol. Con 31 partite giocate – e ancora 3 da disputare da qui a fine stagione – il bomber austriaco ha segnato 13 gol in campionato; a cui si deve aggiungere anche un assist.
13 reti per il numero 9 del Bologna, e spesso decisive. Ma non è tutto. Il ragazzo infatti non è un centravanti che vive per l’area di rigore e che ama galleggiare sulla linea del fuorigioco: le sue qualità tecniche gli hanno permesso di segnare spesso e volentieri gol spettacolari. Di destro, di sinistro, di testa, di potenza, di fino.
13 gol in questa Serie A sono tanti per Arnautovic, che non è mai stato un bomber clamoroso – un po’ per le sue caratteristiche e po’ per la sua discontinuità di rendimento. Con questo Bologna, infatti, il classe 1989 ha raggiunto il suo record di gol stagionali in carriera.
Il centravanti ha appena superato quota 12 reti segnate nel 2008/09 nella sua ultima stagione in Eredivisie, quando ancora vestiva la maglia del Twente. Ci sono poi state anche altre stagioni positive dal punto di vista numerico, ma mai come quella in corso: 11 reti nel 2015/16 con lo Stoke City, e poi altrettanti gol nel 2017/18 con il West Ham.
Non oltre però. A Bologna ha raggiunto il suo massimo stagionale in campionato. Segno che la città, i tifosi e soprattutto il tecnico serbo sono davvero riusciti a toccargli le corde giuste.
Fantacalcio Arnautovic: gioca per la squadra
Come detto, Arnautovic non è un cannoniere come gli altri. Anzi. Non ama rimane in area di rigore in attesa che arrivi la palla giusta, o prendersi i meriti solo per aver segnato un gol. Il ragazzo preferisce infatti andarsi a prendere il pallone, giocare con e per i compagni di squadra.
Le sue caratteristiche tecniche e atletiche gli permettono di tener su l’attacco da solo. Arnautovic sa reggere questo peso, anche da un punto di vista mentale. La sua personalità ed intelligenza in campo, infatti, non si discutono.
A Bologna lo hanno capito subito: se Arnautovic gioca bene, allora è molto probabile che anche tutta la squadra giochi bene. E, di conseguenza, con i profili interessanti che ci sono nel capoluogo emiliano, le probabilità di uscire vincitori dalla partita si alzano eccome.
L’attaccante austriaco sa infatti fare molto bene da raccordo tra le linee. Viene incontro, protegge la palla e la scambia con i compagni; e poi ha gli occhi dietro la testa, vede gli spazi e le giocate da fare una frazione di secondo prima degli altri.
Il suo impegno e la sua dedizione per questa squadra sono sotto gli occhi di tutti. Mihajlovic ne è sicuramente fiero, ma anche i suoi fantallenatori hanno appreso di buon grado questo suo comportamento. Non è un attaccante da 25 gol a campionato, non li farà mai, ma se non segna almeno mostra sempre qualcosa di interessante. Per intenderci, non è quel centravanti che senza gol prende un’insufficienza: in campo ci sono anche gli avversari, è chiaro, ma Arnautovic riesce spesso e volentieri a fare una giocata – bella e utile – in grado di accendere il pubblico ed ottenere un buon voto al fantacalcio. Gol a parte.
Fantacalcio Arnautovic: qualche ammonizione di troppo
Che il ragazzo sia irascibile non lo scopriamo certo quest’anno, anzi. Altrimenti probabilmente oggi non sarebbe a Bologna, e forse avrebbe anche fatto tutt’altra carriera.
Nelle sue vene scorre infatti sangue serbo – quindi freddo, duro, temprato. Arnautovic ha tanta personalità – a volte troppa – e paura di nessuno. Proprio come Mihajlovic, il suo condottiero. Il numero 9 rappresenta in campo il suo più valoroso soldato.
Di conseguenza, però, più volte Arnautovic è andato fuori dalle righe. Meno di quanto si pensava, ma qualche episodio c’è comunque stato. Con 3 partite al termine, l’austriaco conta 6 cartellini gialli: un po’ troppi malus forse per un attaccante.
Questa ovviamente è una piccola nota negativa, sia per il tecnico rossoblu che per i suoi fantallenatori. Da un lato infatti, 6 ammonizioni significa che il ragazzo ha dovuto saltare una gara per squalifica – un paio di settimane fa in casa contro l’Udinese; dall’altro lato, invece, 6 malus di questo tipo si traducono in un -0,5 per 6 volte. Il che, alla lunga, può fare la differenza al fantacalcio.
Spesso infatti l’ex Inter entra duro, con il coltello fra i denti. Altre volte, invece, protesta in maniera troppo accesa con l’arbitro. In entrambi i casi, il risultato è lo stesso. E nessuno ne è contento.
Ma Marko Arnautovic è questo, nel bene e nel male. Prendere o lasciare. E quest’anno, sia Mihajlovic che i fantallenatori, direbbero decisamente “prendere”.