Tanti dubbi sulla trequarti della Dea: chi sono i titolari di Gasperini? Vediamo tutte le opzioni del suo 3-4-2-1
La partenza stagionale dell'Atalanta non è stata esattamente come ci si aspettava, anzi. Dopo aver disputato e perso a metà agosto la finale di Supercoppa Europea contro il Real Madrid, la squadra di Gasperini si è piano piano sfaldata. Dall'addio di Koopmeiners all'infortunio di Scamacca, fino all'ammutinamento di Lookman.
Questo ha cambiato le carte in tavola in casa della Dea, che di certo non si aspettava un polverone del genere nella stagione seguente quella della vittoria storica dell'Europa League. Il presidente Percassi ha dovuto fare delle scelte e il mister Gasperini non ha potuto fare altro che prenderne atto. Il risultato al momento però è sotto gli occhi di tutti: vittoria col Lecce e poi due sconfitte pesanti, prima col Torino e poi a San Siro contro l'Inter per 4-0. Ma soprattutto tanta confusione, in campo e fuori.
Da un punto di vista tattico, in particolare le incognite nascono sulle trequarti – il ruolo più martoriato nelle ultime settimane. Il tecnico nerazzurro si ritrova con diverse facce nuove, senza però avere la certezza sui giocatori su cui potrà puntare. Analizziamo dunque insieme tutte le opzioni, anche da un punto di vista fantacalcistico.
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Atalanta, chi gioca sulla trequarti? Le gerarchie tra De Ketelaere, Lookman, Zaniolo, Samardzic e Brescianini
L'Atalanta gioca con il 3-4-2-1. Tralasciamo per un attimo due giocatori: Pasalic, che è il primo mediano in alternativa a De Roon ed Ederson e all'occorrenza può fare anche il trequartista, e Retegui – che è il centravanti titolare dopo l'infortunio di Scamacca.
Rimangono quindi da occupare i due posti sulla trequarti e le opzioni sono davvero tante. Nella testa di Gasperini probabilmente i due titolari di inizio stagione sarebbero stati De Ketelaere e Lookman, forti dell'incredibile stagione passata: il belga però non ha ancora raggiunto la sua miglior condizione fisica – infatti ha giocato solo la prima partita da titolare – e il nigeriano invece aveva chiesto la cessione (anche se il caso sembra rientrato, ma è comunque un giocatore da recuperare mentalmente).
Poi ci sono le facce nuove. Brescianini fin qui è il più positivo: l'ex Frosinone ha collezionato 3 presenze da titolare e 2 gol. In campo spesso anche Samardzic, ma l'ex Udinese deve ancora dimostrare ogni cosa: chiaro è che col Gasp il serbo può davvero esplodere. Poi c'è quella che è stata definita la “scommessa persa”: Zaniolo, che dopo aver girato mezza Europa ha deciso di tornare in Serie A per rinascere. Le sue condizioni fisiche non perfette però non lo stanno per niente aiutando.
Stabilire quindi una linea gerarchica in questa trequarti non è facile. Di certo De Ketelaere merita attenzioni per quanto fatto l'anno scorso, così come Lookman – anche se visto l'accaduto il consiglio è quello di non svenarsi all'asta. Samardzic può essere una bellissima scommessa, anche se forse un po' costosa, mentre invece Brescianini sembra tanto poter essere l'usato sicuro. Meglio invece lasciar stare Zaniolo: anche qualora dovesse avere un picco in campionato, il suo passato discontinuo parla per lui.