
I nerazzurri chiudono in testa a tutti il girone d’andata del campionato di Serie A: decisivo il successo sulla Salernitana e la sconfitta del Milan per mano del Napoli
Nel weekend appena trascorso si è giocata la 18^ giornata di Serie A, vale a dire la penultima del girone d’andata di questo campionato. E già abbiamo il primo verdetto della stagione: con una partita d’anticipo, infatti, l’Inter si è laureata Campione d’inverno.
Decisivo il successo molto agevole arrivato venerdì sera in trasferta contro la Salernitana: netto 0-5 della squadra di Inzaghi, che non ha dato spazio né respiro ai padroni di casa.
Il titolo è diventato però ufficiale solo domenica sera, quando l’arbitro ha fischiato la fine di Milan-Napoli: a San Siro, infatti, i rossoneri si sono dovuti arrendere ai partenopei, che ne sono usciti vincitori per 0-1.
A +4 in classifica sulle seconde, l’Inter è quindi già Campione d’inverno. Ma conta davvero questo titolo?
Conta essere Campioni d’inverno? Perché sì
L’Inter ha ribadito ancora una volta chi è la squadra italiana più forte del momento. E anche, se qualcuno se lo fosse dimenticato, chi sono i Campioni d’Italia in carica.
Dopo l’addio di Conte in estate, infatti, si sono susseguite le cessioni importanti di Lukaku e Hakimi. Molte squadre ne avrebbero accusato la mancanza, ma non l’Inter. La società si è mossa subito su Inzaghi e su sostituti all’altezza, ed ora il club ne raccoglie i frutti. Oltre al passaggio del turno in Champions League, infatti, l’Inter chiuderà il girone d’andata in testa a tutti.
L’Inter ha fin qui strameritato il vantaggio sulle avversarie. I nerazzurri contano 4 lunghezze su Napoli e Milan, 6 sull’Atalanta e addirittura 12 sulla Juventus – che sembra ormai già tagliata fuori per la corsa scudetto.
Quello che però le inseguitrici devono più temere non è tanto la distanza punti con cui si ricomincerà il girone di ritorno a gennaio, quanto piuttosto la solidità della formazione di Inzaghi. I nerazzurri giocano infatti molto bene e soffrono molto poco: nessuna squadra sembra davvero essere in grado di reggere il passo dei Campioni d’Italia.
Chiudere avanti anche questo 2021, ti dà grande sicurezza e forza mentale. Ribadire sul campo, ancora una volta, di essere i più forti è molto importante: vincere aiuta a vincere, ed è sempre meglio scappare che inseguire.
L’Inter ora sa di potersi concedere almeno un passo falso nella seconda parte di stagione, mentre le altre squadre partono già con uno svantaggio. In un calcio così imprevedibile e mutevole, una cosa che può fare la differenza è la consapevolezza di esser padroni del proprio destino: e l’Inter lo è al 100%.
Inoltre, dalla parte dell'Inter ci sono anche i numeri. Negli 89 campionati che si sono disputati da quando è stato introdotto il girone unico (stagione 1929/30), per 59 volte a trionfare è stata poi la squadra – o una delle squadre – che era in testa alla classifica alla fine del girone d’andata (67%). Questa percentuale si alza poi se si considera solo l’era dei 3 punti (dal 1994/95): 18 campionati su 27 disputati, cioè il 69% dei casi. Ciò significa che in Serie A, la maggior parte delle volte, la formazione campione d’inverno poi alla fine vince anche lo scudetto.
Il campionato è ovviamente ancora lunghissimo e può succedere di tutto da qui alla fine, ma da gennaio in poi tutti i punti cominceranno a pesare veramente tanto. Nel turno infrasettimanale che chiuderà il girone d’andata, l’Inter ospiterà il Torino, mentre il Milan andrà ad Empoli e il Napoli giocherà con lo Spezia. Attenzione a quello che potrebbe succedere: se da +4 la distanza di punti dovesse diventare di 5 o addirittura di 7, allora si farebbe ancora più dura per le inseguitrici.
Conta essere Campioni d’inverno? Perché no
Semplicemente, perché non siamo neanche a gennaio. Mancano ancora 19 partite.
Salvo imprevisti nel turno infrasettimanale, l’Inter chiuderà il girone d’andata avanti di 4 punti su Napoli e Milan. 4 punti, non 40.
4 lunghezze sono appena due partite, ed è un niente infilare un trend negativo e passare da 1^ in classifica a 4^: nell’era dei 3 punti, basta una settimana per ritrovarsi da primi della classe a lottare per la zona Champions – la squadra di Spalletti ne sa qualcosa.
Inoltre, i nerazzurri sono ancora dentro sia in Champions League che in Coppa Italia: questo in primavera, cioè quando si decidono i campionati, potrebbe certamente incidere. Erano anni che la squadra di Inzaghi non disputava la fase finale della coppa dalle grandi orecchie: ciò significa che, al momento decisivo, potrebbero mancare un po’ di energie fisiche e mentali.
Nel girone di ritorno, tutte le partiti diventano più difficili. Tra le squadre che lottano per le prime posizioni e quelle che si devono salvare, nessuno mollerà un centimetro. Soprattutto contro i nerazzurri, che sono ora diventati la squadra da battere: contro l’Inter campione d’Italia in carica, tutti cercheranno di dare quel qualcosa in più sotto ogni punto di vista. La Juventus, vincitrice per 9 anni di fila, lo sa molto bene.
C’è poi da dare un occhio anche al calendario. Innanzitutto, sarà un febbraio terribile per l’Inter. Dopo infatti la sosta per le nazionali – che regala spesso spiacevoli sorprese – i nerazzurri affronteranno una serie di partite molto complicate, per cui sarà necessario essere tutti presenti al 100%. Si parte con il derby contro il Milan e poi con la trasferta di Napoli; da lì, prima di ospitare la mina vagante Sassuolo, i ragazzi di Inzaghi giocheranno l’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il grande Liverpool di Klopp.
Manco a dirlo, sarà fondamentale stare bene sia da un punto di vista fisico che mentale.
Ma non è tutto. Perché se è vero che i campionati si vincono contro le grandi, allora l’Inter dovrà giocarsi quasi tutte le partite decisive e più complicate in trasferta. Non solo a Napoli a metà febbraio: a gennaio infatti, dopo la finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus, l’Inter giocherà a Bergamo contro l’Atalanta, e poi ad inizio aprile sarà a Torino per sfidare la Juventus all’Allianz Stadium.
