Il responsabile dell'area sportiva della Juventus Fabio Paratici, ha raccontato nel dettaglio la nascita dell'affare Cristiano Ronaldo: novità anche sul futuro di Allegri e Dybala
Fabio Paratici, responsabile dell'area sportiva della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Diversi gli argomenti trattati dal dirigente bianconero: dalla nascita dell'affare Cristiano Ronaldo al futuro di Paulo Dybala e Massimiliano Allegri, passando per il biglietto con i nomi trovato al ristorante e il calciomercato estivo.
Si parte proprio dall'affare Cristiano Ronaldo e da tutti i dettagli che hanno portato alla chiusura del colpo del secolo: “Quando noi abbiamo giocato a Madrid è venuto Mendes, come si fa sempre nei giorni della Champions. Gli dico: ‘Cristiano ha fatto dei gol incredibili', avevo ancora negli occhi, con ammirazione e dolore, la rovesciata. Lui mi guarda e mi risponde: ‘Tu non ci crederai ma Cristiano, se cambia, vuole venire alla Juve. Ricordati che è meno strano di quanto tu possa pensare. Poi ne parliamo'. Io ho pensato a una boutade ma ho cominciato a ragionarci. Ci siamo trovati all’aeroporto dei voli privati di Linate con Mendes e Branchini per chiudere Cancelo. Mendes mi guarda ancora, ora si capiva che faceva sul serio: ‘Ricordati l’altra cosa, vedrai che Ronaldo si muove da Madrid. Te lo dico chiaro: il giocatore vuole venire solo alla Juve. Lui ha giocato nel Manchester United che è la più grande squadra inglese, poi nel Real Madrid, lui va solo in squadre storiche. In Italia non ha mai giocato, vuole vincere anche il titolo italiano. Se lo volete, lui c’è'. Gli ho detto: ‘Va bene allora tu dimmi un po’ di cosa stiamo parlando'. Io, che non mi ero scordato e volevo Ronaldo, sono arrivato preparato. ‘Di cosa stiamo parlando?'. ‘Questo è il salario, questo il trasferimento', dice lui. ‘Fammi pensare qualche giorno e poi ti darò una risposta'”.
Convincere Agnelli non è stato poi così difficile: “Facciamo una riunione, era inizio giugno. Buffon andava via, avevamo vinto sette scudetti di fila, la Champions l’avevamo persa malamente: dovevamo fare qualcosa per motivare i giocatori. Ci vediamo con Andrea, con Pavel, e conveniamo che bisogna dare una scossa a tutto l’ambiente. Provo a dire che per far crescere tutto il club e dare uno shock positivo, un’idea l’avrei : ‘È tutta da valutare, non mettetevi a ridere e non mi buttate fuori dall’ufficio. Ci sono due modi per motivare la squadra: uno non si può dire e l’altro è quello di comprare Cristiano Ronaldo‘. Il primo era comprare Icardi e scatenare un casino incredibile ma, come è ovvio, non era questo il mio obiettivo reale. Alla fine è stato un affare, non solo dal punto di vista tecnico: a livello economico si è ripagato da solo. Marotta non è mai stato contrario al suo acquisto, mi dispiace non lavorare più insieme a lui dopo 15 anni“.
Sul futuro di Massimiliano Allegri e Paulo Dybala pochi dubbi: “Dybala rappresenta l'acquisto di cui sono più orgoglioso. Veniva a sostituire Tevez, non proprio una roba leggera. Avevamo giocato una finale di Champions League, e stavamo comprando per quaranta milioni un giocatore del Palermo che aveva fatto tredici reti. Ti viene paura. Dybala resta. Dalla Juve va via solo chi vuole andare via. I nostri giocatori, lo ripeto, sono difficilmente migliorabili. Dybala con chi è migliorabile? Difficile. Messi forse, già con Neymar avrei dei dubbi. E Dybala è uno che alla fine ce l’hai sempre. Gioca tutte le partite, è presente. Quando guardi la squadra ci trovi sempre il segno di Dybala. Allegri è uno dei primi 5 allenatori al mondo, è un uomo molto intelligente: certo che resta“.
Qualche spiegazione anche sul famoso bigliettino trovato al ristorante: “I nomi scritti sul pezzo di carta che avevo strappato e buttato in un cestino sono solo una parte delle centinaia, eravamo a una riunione col Genoa e avevamo segnato dei giocatori dei quali avevamo parlato“.
Ramsey – che ha già firmato un pre-contratto – acquisto di qualità: “Lo abbiamo preso, ma è un giocatore diverso dai nostri. Uno che nella nostra rosa non c’è. Ha più tecnica delle nostre mezzali, meno quantità, pur correndo molto è meno tignoso sulla fase difensiva, meno tattico. È uomo da ultimo passaggio, ha fiuto per il gol. Ramsey è un giocatore che secondo me non ha ancora mai trovato la sua posizione, perché non ha mai giocato mezzala a tre, che è il suo ruolo, capace come è di inserimento da dietro, di fraseggio. Oppure può giocare tre quarti dinamico, come Perrotta alla Roma per esempio“.
Nella sessione di calciomercato estiva arriverà sicuramente un difensore, per il resto nessun indizio: “Ritorno di Pogba? No. Nel calcio non si sa mai, però è molto difficile. In estate arriverà Ramsey a centrocampo e prenderemo un difensore. Su Romero siamo bene indirizzati, de Ligt sicuramente è uno dei giovani migliori che ci sono e quindi lo guardiamo con grande attenzione. James Rodriguez? È un grande giocatore, bisogna vedere. Ma ripeto, migliorare i nostri è difficile. Kean è un grande centravanti, da Juve: è uno di quelli che faranno gol in Champions League e lo vedremo per tanti anni ancora giocare in Europa. Italiani bravi che mi piacerebbero? Zaniolo, Chiesa, Barella e Tonali. Quest'ultimo è un ragazzo super, ha serietà e personalità, ma nessuno è paragonabile a Pirlo. Szoboszlai è un ragazzo di valore, ma bisognerebbe trovare una squadra di A dove fargli giocare molte partite“.
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La pillola di Fanta
Oltre che dal punto di vista economico, Cristiano Ronaldo si è rivelato un grande affare anche dal punto di vista sportivo. Il fenomeno portoghese sta infatti confermando le aspettative di inizio anno. Per lui sono già 20 i gol totali con la Juventus, frutto di 31 presenze, 10 invece gli assist. Il numero 7 dei bianconeri sta inoltre facendo la fortuna di diverse fantasquadre ed è per ora il leader in solitaria della classifica capocannonieri in Serie A. CAMPIONE