Il presidente azzurro spara a zero su tutti: dalle voci di mercato al coattismo della Federazione, da Lotito a Ventura, da Sarri ad Ancelotti
Quando parla non è mai banale. Aurelio De Laurentiis ci ha infatti tenuto a sottolineare un paio di cose nell'intervista rilasciata a “Radio Kiss Kiss Napoli”: dal mercato alla Federazione, dal campionato agli allenatori. “Il problema della nostra Federazione è il coattismo: abbiamo limitazioni da coatti cerebrali. Ci sono delle norme assurde volute da Lotito. Da anni ormai in Italia c'è un numero massimo di extracomunitari in rosa, ed è sbagliato. Il presidente della Lazio ha detto che così facendo si sarebbe rafforzato il Paese, e si è visto com'è andata a finire la Nazionale. Lotito e Tavecchio sono riusciti a prendere un allenatore come Ventura che dopo due mesi io avevo esonerato in Serie C: un allenatore che non riesce ad allenare in C non può sedere sulla panchina della Nazionale – esordisce il numero 1 partenopeo, che poi continua – In Italia c'è pentimento fin dalla nascita. Dovremmo fare come Belgio e Portogallo, che non hanno questo tipo di vincoli: le rispettive Nazionali sono andate molto bene ultimamente“.
Il presidente del Napoli passa poi ad analizzare il mercato, chiarendo i possibili trasferimenti in entrata e uscita. “Tra Sabaly e Arias arriverà solo uno, al momento non possiamo permetterci entrambi. Manca sempre il terzo portiere: uno tra Bardi e Ochoa. Su Grassi sono in tanti, sia in Italia che in Spagna: all'estero però hanno più soldi. In ogni caso, io credo molto in lui e non vorrei venderlo a titolo definitivo. In attacco non dovrebbe arrivare nessun altro, nemmeno Oberlin. Abbiamo Milik che non si è ancora espresso al massimo, Mertens che può giocare ovunque, Inglese che è un ragazzo e un calciatore fantastico e poi anche Verdi che può adattarsi. Ounas, invece, è incedibile – spiega De Laurentiis, che infine conclude attaccando anche Maurizio Sarri – Sarri aveva ancora due anni di contratto ma mi ha costretto ad esonerarlo. Gli ho più volte chiesto quali fossero le sue intenzioni ma non ha saputo rispondermi: è stato un maleducato. A quel punto ho dovuto accordarmi con Ancelotti. La panchina del Milan? Se arriverà Conte al posto di Gattuso cambieranno molto cose. Higuain in rossonero? Questo cambierebbe meno“.