L'ex attaccante di Roma e Juventus (tra le altre) Pablo Daniel Osvaldo, ha parlato della sua carriera da calciatore
L'ex attaccante Pablo Daniel Osvaldo, è tornato a parlare della sua carriera da calciatore, chiusa prematuramente all'età di 31 anni per dedicarsi all'altra passione, la musica. Si parte dalla fine, dai ringraziamenti: “Sarò eternamente grato al calcio, nel bene e nel male sono quello che sono e ho quello che ho grazie al calcio. È un mondo meraviglioso, che mi ha fatto conoscere tanti posti, che mi ha fatto aprire la mente, che mi ha permesso di vedere Bob Dylan dal vivo“.
Sulle motivazioni che lo hanno spinto ad abbandonare il calcio: “Ma a un certo punto non mi stava più bene, era una cosa personale. Il problema era mio, non voglio cambiare il calcio. Ho solo deciso di andare via. L'universo del calcio ti giudica senza sapere che dietro l'atleta c'è una persona. Ma ho imparato a non farmi condizionare anche se non era facile quando era al centro dell'attenzione e mi faceva arrabbiare il fatto che si dicessero cose di me non vere“.
Infine, sulle critiche: “In Argentina, dicevano che non ero un professionista. ‘Uh, a questo piace il rock and roll. Allora gli piace anche il whisky e magari fuma, passera' tutti i giorni fino alle 5 del mattino a bere e di sicuro si droga'. E io a rispondere: ‘no ragazzi, ho giocato 11 anni in Europa, ho giocato con la nazionale italiana e nella Juve, pensate che se mi fossi drogato o avessi bevuto whisky fino alle 5 avrei potuto farlo? Non sono Messi ma vado a letto presto, mangio insalata e riposo bene'. Poi è chiaro che mi piace il whisky, fumare, la musica, ma solo quando posso“.
? Pillola di Fanta
Nella sua carriera in Serie A, Osvaldo ha giocato con le maglie di Roma, Inter e Juventus (tra le altre). L'esperienza più prolifica è stata quella con la maglia giallorossa, con la quale ha totalizzato 55 presenze e 27 gol. PERSONALITÀ