Il difensore classe '96 arrivato dall'Atalanta parla per la prima volta da giallorosso alla stampa e ai suoi nuovi tifosi
Dopo aver presentato ieri Amadou Diawara, la Roma prosegue la sfilata dei nuovi arrivati con la conferenza stampa di rito di Gianluca Mancini. Unitosi ormai da qualche tempo ai suoi nuovi compagni, l'ex difensore dell'Atalanta ha avuto già il tempo di esordire con la sua nuova maglia disputando gli ultimi venti minuti nell'amichevole vinta contro il Trastevere sabato scorso.
Le parole di Diawara nella sua conferenza di presentazione
Le parole di Mancini
Apre De Sanctis: “Presentiamo oggi Gianluca Mancini. Gianluca è un difensore giovane, italiano e nel giro della Nazionale. Sa difendere, impostare e ha capacità di finalizzazione. Ha grandi margini di miglioramento e su di lui abbiamo investito tanto“.
Parla Mancini, sui primi giorni: “Il mister mi ha detto delle situazioni tattiche da sviluppare per noi difensori, difesa alta, grande pressing e grande circolazione di palla per impostare dal basso. Tanti compagni mi hanno impressionato, un nome su tutti Kolarov“.
Sul sentirsi già giocatore formato: “Sono molto giovane e ho molta strada da fare. L'anno scorso ho fatto un buon campionato ma c'è tempo per migliorare“.
Su cosa migliorare: “Nella rapidità, nelle marcature anche a zona visto che sono abituato a uomo“.
Su De Rossi: “La carriera di De Rossi non la devo raccontare io, lo seguivo quando avevo dieci anni vincere il Mondiale. Esser qui, dove lui ha passato tutta la sua vita sportiva, è motivo d'orgoglio“.
Sulla trattativa a gennaio: “A gennaio c'erano state chiacchierate, ma poco di concreto. E io non volevo trasferirmi a gennaio per rispetto all'Atalanta“.
Su Fonseca e Gasperini: “Io ho fatto cinque allenamenti, ma già dall'inizio qualcosa rivedo di Gasperini. Poi ognuno ha le sue idee, mister Fonseca mi chiede altre cose. Ma come intensità e dispendio fisico, molto“.
Sull'aver lasciato la Champions: “A Bergamo ho passato due anni bellissimi. Il dubbio di vestire questa maglia non c'era, per me è motivo d'orgoglio“.
Su chi arriva dall'Atalanta: “Il mister Gasperini ti prepara al meglio, all'Atalanta eravamo un blocco unico. Io so solo che darà il massimo e spero di raggiungere grandi risultati“.
Sulle idee difensive di Fonseca: “Ho fatto pochi allenamenti, ma come ho detto prima: pressing, linea alta, non avere paura. Noi in Italia scappiamo quasi sempre. Poi man mano capirò sempre più“.
Su Gasperini: “Ci siamo sentiti e ci siamo fatti l'in bocca al lupo“.
Sulla filosofia di Fonseca: “Non avere paura di giocare palla anche dal basso. Anche io il calcio lo vedo aggressivo, alto, senza timore, anche perché sono doti che ho”.
Sulla maglia da titolare: “Nel mondo del calcio c'è pressione ma deve esser positiva. Questo è il mestiere più bello del mondo e io faccio parte di una squadra fantastica, quindi solo pressione positiva“.
Sulla linea a tre o a quattro: “Ho avuto la fortuna di giocare a quattro in Nazionale e prima dell'Atalanta. Magari all'inizio ci può esser qualcosa, ma sta a me imparare velocemente quel che vuole il mister“.
Sul compagno di difesa ideale: “Sono tutti forti da quello che ho visto, come Juan e Fazio. Da loro ho solo da imparare, poi deciderà il mister“.
Chiude De Sanctis, sulla strategia di mercato: “Tutto rientra in un progetto condiviso, tecnico ed economico. Sappiamo che da qui in avanti dobbiamo fare un altro ingresso di un difensore centrale. Non c'è niente di improvvisato“.