Ha fatto innamorare milioni e milioni di tifosi. E’ salito sul tetto del Mondo con il Brasile e su quello d’Europa con il Barcellona. E’ stato eletto migliore giocatore nel 2005. Il suo nome? Semplice, Ronaldo de Assis Moreira. Meglio noto come Ronaldinho. Il genio brasiliano è attualmente svincolato e, con ormai quasi 37 primavere sulle spalle, deve decidere quando appendere gli scarpini al chiodo.
Questa sera, però, sarà in campo allo Stadio Olimpico per la Partita della pace. L’ex Barcellona e Milan sul prato verde incontrerà altre due icone del calcio internazionale: Maradona e Totti. Ed è proprio su Francesco Totti, che Ronaldinho ha voluto spendere delle parole di elogio: “E' uno dei più grandi della storia. Quelli come noi nascono ogni mezzo secolo e riescono a tirare avanti fino ai quarant’anni. Sono felice di essere ritornato qui, soprattutto per un evento del genere. E’ fantastico poter giocare con Totti e Maradona, anche se Diego vorrà tirare lui le punizioni”.
Ronaldinho ha poi proseguito chiudendo la porta ad ogni possibilità di fare l’allenatore: “Non fa per me. Non è un ruolo che riuscirei a ricoprire. Già faccio fatica a seguire una partita per tutti i novanta minuti. Preferisco gli highlights, i gol. Nel panorama internazionale, poi, ci sono già tecnici di grande calibro. Mi piace molto Luis Enrique e il suo Barcellona. E’ uno dei migliori allenatori ed ha a disposizione molti tra i giocatori più forti al mondo. Il fatto che la maggior parte siano giovani, garantirà ai blaugrana di vincere ancora per parecchio tempo”.
Da ex Milan, poi, non poteva mancare un suo commento sul rifiuto di Maldini al ritorno in rossonero: “Maldini è da sempre un nome associato al Milan, ma il calcio cambia. Mi stupirebbe che Paolo abbandonasse definitivamente il mondo rossonero. E’ difficile anche abituarsi a un Milan senza Berlusconi. Il passaggio dal Barcellona al Milan? Nella vita come nel calcio bisogna andare avanti. Mi sono ritrovato in squadra con gente del calibro di Kakà, Shevchenko, Pirlo e Ibrahimovic. Era il momento giusto per sposare il Milan”.
Ronaldinho ha chiuso spendendo belle parole anche per Gerson, giovane talento della Roma che ancora non riesce a trovare spazio: “Ci ho giocato nel Fluminense. E’ un giovane molto interessante. Ha un bel sinistro ed è potente. In Italia, però, il calcio è diverso e la sua potenza non è ancora sufficiente per scendere in campo da titolare. Un consiglio per i tifosi della Roma? Aspettatelo e siate pazienti.”