A segno Belotti e Berenguer, bene anche Ansaldi e Sirigu. Ci prova Paquetà, male Suso e Calhanoglu. Espulso Romagnoli
Brutta sconfitta per il Milan, che perde contro il Torino sia partita che testa. 2-0 per i granata firmato Belotti su rigore e Berenguer. Bene anche Ansaldi e De Silvestri. Nei rossoneri, Paquetà prova qualche giocata. Non molla Bakayoko. Troppo timidi invece Suso e Calhanoglu. Espulso Romagnoli per applauso ironico all'arbitro. Scontro diretto per l'Europa che va ai padroni di casa.
Parte forte il Torino, che vuole subito imporre il predominio territoriale. Pressing alto dei granata, che con la loro intensità mettono in seria difficoltà nei primi minuti il Milan. De Silvestri è un pericolo costante sulla destra con i suoi inserimenti alle spalle di Rodriguez. Pian piano i rossoneri provano di uscire e di fare gioco, ma il ritmo veloce non gli consente di giocare con tranquillità. Lampo di Suso sulla destra, che scalda i guantoni di Sirigu (30′). Ripartenze da una parte all'altra, due squadre già spezzate. Bel destro di Belotti dopo una palla inattiva, ma Donnarumma blocca con sicurezza (39′). Filtrante di Cutrone per Calhanoglu, che in scivolata non riesce però a bucare il portiere granata. Senza ulteriori occasioni, termina 0-0 il primo tempo di Torino-Milan.
La seconda frazione riprende con grande aggressività e intensità: entrambe le squadre attaccano con vigore alla ricerca del gol. Al 57′, fallo ingenuo in area di Kessiè su Izzo. Il calcio di rigore è realizzato da Belotti, che al 57′ porta meritatamente in vantaggio i suoi. Colpo di testa improvviso di Bakayoko, che centra però la traversa (67′). Spinge il Milan che cerca il pareggio, ma il Toro difende con i denti e riparte. Al 68′ raddoppia però Berenguer, che raccoglie la respinta corta di Musacchio e calcia col collo destro trovando l'incrocio dei pali: può solo sfiorare Donnarumma. La squadra di casa rallenta il ritmo, gli ospiti invece perdono la testa: non serve a nulla il forcing finale rossonero. 2-0 del Torino, che ora sogna la Champions League.
Torino-Milan 2-0: le pagelle
Torino
Sirigu 6,5: sicuro in tutti gli interventi, mette una pezza ovunque anche se non è chiamato a miracoli. Reattivo sul colpo di testa di Kessié.
Izzo 6: marca con la sua solita fisicità, ci mette attenzione negli anticipi e concentrazione tattica. Determinante anche in fase offensiva: è lui a guadagnare il calcio di rigore poi realizzato da Belotti.
N’Koulou 6: segue praticamente a uomo Cutrone senza soffrirlo troppo, pronto a scappare e a pressare.
Moretti 6: difende con esperienza e attenzione. Nessuno scivolone.
De Silvestri 6,5: spina costante nel primo tempo, sale sempre sulla destra rendendosi spesso pericoloso. Attacca Rodriguez anche nella ripresa.
Meité 5,5: si vede poco. Si muove ma non riesce a mettere in mostra la sua solita qualità.
Rincon 6,5: duello infinito con Paquetà. Grande fisico e cattiveria agonistica, non molla nessun pallone.
dall'87' Aina s.v.
Lukic 5,5: svaria abbastanza a centrocampo, ma non riesce mai a pungere. Gioca in maniera troppo semplice e scolastica per le sue qualità. Non rischia mai la giocata.
Ansaldi 6,5: sale spesso sulla corsia di sinistra, dà l'impressione di poter essere pericoloso sia con un cross che un dribbling. Cliente molto scomodo per Conti: è praticamente un attaccante esterno aggiunto.
Berenguer 7,5: svaria da tutte le parti, dribbla e mette in mezzo palle interessanti sia da destra che da sinistra. Gara impreziosita dallo splendido gol nel secondo tempo.
dal 73′ Parigini 6: porta su il pallone e fa il suo. Lascia il campo per infortunio nel finale.
dal 94′ Bremer s.v.
Belotti 7: lotta per i compagni in tutti i 90′, realizza con freddezza il calcio di rigore che sblocca il risultato.
Mazzarri 6: bravo a scegliere sempre gli uomini più in forma, tra cui De Silvestri e Berenguer. Ora il Toro sogna davvero la Champions League. Peccato per l'espulsione: avrebbe preso un voto più alto.
Milan
G. Donnarumma 5,5: incerto su un paio di uscite alte, poteva fare qualcosa in più in qualche occasione.
Conti 5,5: fatica spesso a contenere Ansaldi, soprattutto nel primo tempo. Spinge poco sulla destra, si vede che non è ancora al meglio.
dal 70′ Castillejo 5,5: non riesce a dare nulla alla squadra sulla destra, nessun dribbling o cross interessante.
Musacchio 6: marca come può belotti, usando ogni mezzo. Tutto sommato ci riesce, peccato per la respinta regalata a Berenguer.
Romagnoli 5: guida la difesa con la sua solita personalità. Leader contro tutti, non sbaglia praticamente nulla a livello tecnico, poi commette la sciocchezza: espulso per applauso ironico all'arbitro.
Rodriguez 5,5: De Silvestri lo attacca spesso alle spalle e lui lo soffre. Sale poco e male sulla sinistra, senza coraggio e la sua solita qualità nei cross.
Kessié 5: si vede poco, qualche progressione e poco altro. Non arriva mai al tiro, non si inserisce quasi mai nella difesa granata. Male anche in fase difensiva: è lui a commettere il fallo da rigore su Izzo.
Bakayoko 6: ormai è un signor giocatore davanti alla difesa. Amministra la regia con sicurezza e personalità, si alza anche quando può. Perde pochi palloni e garantisce equilibrio.
Paquetá 6: perde qualche pallone importante, ma perché è uno dei pochi a rischiare spesso la giocata. Grande qualità messa in mostra nei passaggi e nei dribbling, gli manca però il guizzo decisivo sulla trequarti. Cala abbastanza nel secondo tempo.
dal 62′ Piatek 5,5: non gli arriva nessuna palla giocabile, non la tocca quasi mai.
Suso 5: cerca di farsi vedere e di mettere in mezzo qualche palla interessante, ma non gli riesce praticamente nulla. Irriconoscibile in quasi tutto quello che prova di fare.
dal 62′ Borini 5,5: non si vede quasi mai, non ci prova neanche.
Cutrone 5,5: lotta e si sbatte fino alla fine, ma non gli arriva praticamente nessun pallone giocabile. Non calcia mai in porta e non crea nessun pericolo a Sirigu.
Calhanoglu 5: tocca pochi palloni, non cerca mai la giocata e non mette in mostra le sue qualità. Spento e timoroso.
Gattuso 6: fa il possibile, ma la squadra non risponde. Coraggioso nel lasciare fuori Piatek al posto di Cutrone, ma la scelta non è premiata. La squadra è nervosa e si vede.
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