Dalla conferenza stampa pre-inizio stagione del Bari, Aurelio De Laurentiis ha parlato anche del Napoli
In vista dell'inizio della nuova stagione di Serie D, che vedrà protagonista anche il suo Bari, in conferenza stampa ha parlato Aurelio De Laurentiis. Diversi gli argomenti trattati dall'imprenditore romano, che tra le altre cose ha parlato anche di Napoli. Si inizia però con il Bari, con Luigi De Laurentiis che vestirà i panni di presidente: “Il presidente del Bari sarà mio figlio Luigi. Il sottoscritto ed Edoardo De Laurentiis saranno presidente onorari. Questa squadra deve arrivare in Serie A il più presto possibile. L'allenatore sarà Cornacchini? Sì, a breve Pompilio spiegherà il motivo della scelta. Noi rispettiamo le regole e ci atteniamo alle decisioni, anche se siamo in mano a una FIGC nel caos. Abbiamo scelto un allenatore di Serie C che ha scelto di scendere in D. Bari e Napoli saranno realtà diverse con la stessa madre, la Filmauro. Si parte il 2 settembre? Non so, magari tutti insieme due settimane dopo. Può essere una situazione negativa per un aspetto, ma positivo perché avremmo maggiore tempo per organizzarci“.
A breve partirà anche la campagna abbonamenti, che vedrà però un piccolo rincaro dei prezzi: “TicketOne si occuperà del ticketing e degli abbonamenti, ovviamente serve tempo. Almeno dieci giorni, speriamo di partire intorno al 31 agosto-1 settembre. I prezzi che ho voluto stabilire, sia in D o in C, rimarranno invariati. È un nostro regalo verso la città, come se fosse un viaggio iniziatico simbolico da fare insieme. Non voglio fare distinzioni tra uomini, donne e bambini. Ho fatto un biglietto unico per le curve, tribuna est, ovest. Curve a 90 euro, Curva Est a 120 euro, Curva Ovest a 150 euro, la Tribuna d'onore costerà 250 euro, il parking a 3 euro“.
Si passa dunque a qualche domanda sul Napoli e si parte dalle discussioni con i tifosi di qualche settimana fa: “Se il Bari può allontanare i tifosi azzurri dal Napoli? Questa deve essere una coreografia, in Inghilterra è una coreografia composta mentre fuori la Gran Bretagna è scomposta. I tifosi del Napoli sono 40 milioni, vogliamo fare un'indagine per vedere quanti sono dalla mia parte? Io ho criticato solo alcuni esponenti delle curve, vuol dire 2-300 persone da una parte e altre 2-300 dall'altra parte”
Le voci circolate su Cavani erano tutte false: “Ci sono giornalisti scorretti che denuncerò, qualcuno dice che mio figlio Luigi ha contattato Cavani. Mio figlio è qui, invece. A Dimaro, quando sono arrivato, ho sentito tante bugie. Poi ho chiamato la radio ufficiale e abbiamo fatto la rubrica ‘Vero o falso'. Dopo tre giorni qualcuno è tornato a dire, più o meno, la verità“.
Sullo stadio invece: “Il San Nicola vale 100 volte il San Paolo. È bella questa sala stampa, magari l'avessimo noi. Questa mattina, quando sono arrivato, ho pensato: ‘Magari avessimo noi un sindaco come Decaro“.
Due parole anche sulla riduzione delle squadre in Serie A: “Conoscendo bene Malagò, che ha commissariato la Federcalcio, non credo che non voglia essere ligio alle sue intenzioni dichiarate tempo fa, quando diceva che bisognava azzerare la FIGC. Gli italiani hanno paura di tirare il sasso nello stagno senza nascondere la mano, ma io sono abbastanza tranquillo. Malagò è un uomo politico, e sa che sa che dev'essere riposizionato da qualche parte. I voti del sud contano poco, e non può mettersi contro i voti del Sud. Una Formula 2 non può competere in F1, perché non avrebbe i soldi per competere. Forse in Serie A bisognerebbe essere a 14, nemmeno 16, perché ci rendiamo conto che molte squadre non ce la fanno“.