La gara del Ciro Vigorito finisce sull'1-4: Vlahovic mette tutti a sedere, Glik sbaglia ogni tipo di intervento. Le pagelle per il fantacalcio
Termina 1-4 la gara salvezza tra Benevento e Fiorentina, al termine di una gara combattuta e senza esclusione di colpi. Il dominio della Fiorentina ha avuto la meglio, che con un Vlahovic devastante ha annientato il Benevento, che non trova una vittoria da tanto, troppo tempo. I sanniti restano dunque fermi a 26 punti, e la lotta per la salvezza si complica. Fiorentina che sale invece a 29, in attesa delle altre partite del turno.
Primo tempo che si apre con la Fiorentina che muove il primo pallone del match. Meglio la Fiorentina nei primi minuti, che riparte con più piglio e crea occasioni palla al piede. Bastano solo otto minuti e Vlahovic suona la carica dei suoi, segnando il gol dello 0-1. Eysseric butta un pallone in mezzo, deviato goffamente da Glik e spinto in rete dal serbo, freddo e lucido sotto porta. La partita si tinge di viola, con la squadra di Prandelli che prende in mano la gara e attacca con convinzione grazie alla qualità di Ribery, Bonaventura e Vlahovic.
Proprio quest'ultimo si avventa pochi minuti dopo su un pallone vacante in area e lo trasforma in gol, regalando lo 0-2 per i suoi e la doppietta personale. La sfida si fa leggermente più aggressiva, con il Benevento che vuole a tutti i costi recuperare il risultato con orgoglio e determinazione, nonostante la poca lucidità. Dopo la batosta la squadra di Inzaghi prende in mano la partita, attaccando più frequentemente e facendo tanto possesso palla.
Nel momento migliore del Benevento, arriva il colpo del ko, firmato ancora Dusan Vlahovic. Il serbo si inventa un gol da cineteca, scagliando da lontanissimo un tiro a giro che si insacca sotto il sette e lascia Montipò e tutti i giocatori senza parole. All'intervallo è 0-3 per la Fiorentina.
Il secondo tempo inizia con i padroni di casa in possesso palla, che tramite una manovra avvolgente provano a scardinare la difesa viola. La voglia di ribaltare il risultato da parte dei sanniti è tanta, e lo dimostra subito effettuando due tiri in porta in soli due minuti di gioco. Come da pronostico è il Benevento che fa la partita, ed al 56′ Artur Ionita riapre la gara segnando da calcio d'angolo.
Per tutti i primi venti minuti del secondo tempo è il Benevento che fa la partita, la Fiorentina si fa vedere in zona offensiva per la prima volta solo al 66′. Nel momento migliore del Benevento, arriva la mazzata finale, che stende definitivamente Inzaghi e i suoi uomini. Ribery parte in contropiede, e serve bene Eysseric, che con un pallonetto delizioso scavalca Montipò e fa 1-4, partita conclusa. Dopo qualche timido attacco dei sanniti finisce sull'1-4 la gara, con Vlahovic che si porta a casa il pallone.
Benevento-Fiorentina 1-4: le pagelle del match
Benevento
Montipò 6: cerca di mettere delle pezze sui troppi errori difensivi dei suoi, effettuando parate dal coefficiente di difficoltà alto. Si fa sorprendere sul terzo gol di Vlahovic, nonostante il gesto tecnico perfetto del serbo.
Improta 5: era l'unica luce di un primo tempo scurissimo per il Benevento. Questa luce si è spenta drasticamente nel secondo tempo, perdendo completamente la posizione in campo e non riuscendo minimamente a contenere i contropiedi pungenti della Fiorentina.
Tuia 5: è un attore protagonista in negativo come Glik. Non si intende minimamente con il suo compagno di reparto, e si fa travolgere dalle azioni offensive asfissianti della Fiorentina.
Glik 4: goffo sull'intervento che ha provocato il gol dello 0-1 di Vlahovic, la sua deviazione è stata fatale. La storia si ripete sul gol dello 0-2, ancora una volta indeciso sul pallone e colpevole di non aver spazzato via la palla prima. Completamente in balia degli avversari, tutti i suoi tentativi di difendere sono inutili, o peggio ancora nocivi per il Benevento.
Barba 5: nel primo tempo si salva, fornendo una prestazione sufficiente nonostante il momento di difficoltà. Tracollo totale dalla ripresa in poi, non trova minimamente la sua posizione in campo, dando prova della sua poca lucidità e quasi nulla copertura.
Hetemaj 5,5: senza idee e completamente in balia dei giocatori viola in tutto il primo tempo. Non cambia la sua prestazione nella seconda frazione, nonostante la sua squadra attacchi in maniera corale.
dal 69′ Lapadula 6: fa quel che può in una situazione difficilissima per tutta la squadra. La Fiorentina è in forma strabiliante, ed i palloni per Lapadula sono pochi e difficili.
Schiattarella 5: prestazione horror di Schiattarella, che non svolge bene niente in campo. Dovrebbe essere l'uomo che dà quel dinamismo in più in mezzo al campo, ma è distratto e completamente fuori partita. Si fa travolgere da Vlahovic e nel gol di Eysseric commette un fallo evitabile su Venuti.
Viola 6: prova a dare qualità in un momento difficile per tutta la squadra. I suoi colpi di classe sono un benessere per gli occhi, ma è poco utile concretamente per lo sviluppo della manovra offensiva. In fase difensiva lascia troppi spazi.
dal 46′ R. Insigne 6: entra in campo e prova subito dei tiri nello specchio della porta. Si vede che Inzaghi lo ha caricato tanto, e dà una faccia nuova all'attacco del Benevento con la sua qualità. Si spegne man mano che passano i minuti, e dopo l'1-4 scompare.
Ionita 6: dopo una prima frazione di gioco spenta ed insufficiente, riporta sulla carreggiata giusta il Benevento, segnando un bel gol di testa alla ripresa. Non offre una prestazione impeccabile, ma non molla mai ed il gol personale arriva.
dal 77′ Tello sv
Caprari 6,5: euasi invisibile per tutto il primo tempo, non riesce minimamente a dar vita ai suoi colpi di classe che lo contraddistinguono. Si accende nella ripresa, regalando l'assist da calcio d'angolo per il gol di Ionita, e sfornando diversi tiri e cross pericolosi.
dall'85' Foulon sv
Gaich 5: si muove lungo tutto il fronte offensivo, ma senza successo. Ci mette buona volontà per recuperare palloni e va spesso in pressione, ma va troppe poche volte al tiro. La volontà c'è, la concretezza un po' meno.
dal 78′ Sau sv
All. F. Inzaghi 4,5: questa sera il Benevento si è trovato travolto per quasi tutta la partita da una Fiorentina nettamente superiore in ogni zona del campo. A parte il guizzo d'orgoglio di Ionita e qualche minuto leggermente più vivace, la squadra di Inzaghi non ha mai trovato la via giusta per ribaltare la partita. Nel momento migliore della squadra arriva il quarto gol, che stende completamente il Benevento ed Inzaghi. Per ottenere la salvezza ci sarà tanto da lavorare, e da riflettere.
Fiorentina
Dragowski 6,5: quando c'è da respingere i tiri dei sanniti si fa trovare pronto e reattivo. Da un suo lancio millimetrico nasce il terzo gol di Vlahovic. Sul gol del Benevento non può opporre resistenza.
Milenkovic 6,5: dominante e “gigante” in campo. Contrasta benissimo gli attacchi che provengono dalle sue parti, e quando vede che la squadra è in difficoltà spazza bene senza timore.
Pezzella 6,5: attento e diligente lungo tutto il fronte difensivo. Fa toccare pochissimi palloni a Gaich, chiudendolo alla grande e sovrastandolo in tante occasioni. Dirige bene la difesa, nonostante i momenti di difficoltà del secondo tempo. Sul gol di Ionita non si capisce con Caceres.
Quarta 6: leggermente distratto nel primo tempo, dove regala un pallone sanguinoso a Gaich. Si riprende alla grande nella seconda frazione, dove dà dinamismo ed è lucido per contrastare il Benevento nel suo momento offensivo migliore.
dal 90′ Oliveira sv
Venuti 6: si muove bene lungo tutta la sua fascia, e sostituisce degnamente un giocatore fondamentale come Biraghi. Svolge meglio la fase difensiva rispetto a quella offensiva, ma regge bene le ripartenze veloci del Benevento nel secondo tempo.
Eysseric 7,5: il primo gol nasce da un suo passaggio, poi deviato da Glik e spinto in rete da Vlahovic. È sempre nel vivo della manovra offensiva, ed anche quando si tratta di difendere offre una buonissima copertura. La ciliegina sulla torta della sua prestazione arriva nel secondo tempo, quando segna il gol dell'1-4 con un delizioso pallonetto. Giocatore universale.
dal 78′ Callejon sv
Pulgar 6: è forse l'uomo meno “visibile” del match. Non fa nulla per farsi notare, vagando a centrocampo e facendo il suo compito senza dar quel guizzo in più.
Bonaventura 6,5: reattivo, dinamico e sempre nel vivo della manovra offensiva. Quando ha la palla tra i piedi sa sempre come creare azioni pericolose, ed in fase difensiva non tira mai indietro la gamba, è un centrocampista multifunzionale. È sicuramente un attore non protagonista di questa vittoria schiacciante della Fiorentina.
dal 78′ Valero sv
Caceres 6: nel primo tempo è pimpante e reattivo, sia in fase offensiva che difensiva. Quando spinge sull'acceleratore mette spesso palloni interessanti per i suoi compagni, da un suo colpo di testa poderoso nasce il gol dello 0-2 viola. Nella seconda frazione si fa sovrastare da Ionita sul gol dell'1-3, ed in generale perde il controllo difensivo della gara.
Ribery 7: è il valore aggiunto di cui ha bisogno la Fiorentina. Dai suoi piedi partono tutte le azioni offensive della squadra; inventa, dribbla e vede spazi che gli altri non vedono, servendo i suoi compagni di squadra con passaggi telecomandati. Inoltre sforna l'assist per il gol di Eysseric.
dal 90′ Montiel sv
Vlahovic 9: il talento serbo sta esplodendo, e questa prestazione è la sua consacrazione. Gli bastano otto minuti per mandare in vantaggio la Fiorentina con un colpo ravvicinato da vero rapace d'area. La fame di gol di questo ragazzo è da animale d'area, e dopo solo 45 minuti di gioco realizza la sua prima tripletta personale in Serie A. Si stenta quasi a trovare parole per descrivere la prestazione superlativa del nativo di Belgrado.
dal 78′ Kouame sv
All. Prandelli 8: finalmente una Fiorentina completa in tutte le zone del campo, che gioca una partita perfetta. Peccato per il gol subìto, ma dopo una prima frazione devastante corale di squadra, tutti gli uomini hanno retto bene il colpo, anche quando il Benevento ha provato a riprendere la gara. Questa vittoria è un segnale che la Fiorentina c'è e non molla. Va riconosciuto tanto merito a Prandelli per aver dato fiducia totale a Vlahovic dall'inizio della sua gestione, il serbo si sta dimostrando un giocatore sempre più completo.