Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa, in merito alle sue condizioni di salute
Il calcio si stringe attorno a Sinisa Mihajlovic. Come riportato dal Corriere dello Sport, il tecnico del Bologna dovrà lasciare la guida dei rossoblù per problemi di salute che lo costringeranno ad una terapia d'urto. Una notizia che ha sconvolto il club felsineo e non solo, i cui dettagli vengono chiariti proprio dal serbo in una conferenza stampa in programma oggi.
Inizialmente, prende parola il coordinatore dell'area tecnica rossoblù Walter Sabatini: “Il mister ha deciso di incontrare la stampa e abbiamo accolto la sua richiesta. Ci siamo io e Di Vaio fisicamente, ma idealmente c'è tutta la dirigenza qui con noi. Sinisa ha in mano il Bologna e terrà in mano il Bologna fino alla scadenza del suo contratto. Qualunque cosa succeda nei prossimi giorni, Mihajlovic resterà l'allenatore del Bologna”.
E' il momento del mister: “Ho chiesto riservatezza, perché volevo essere io per primo a dare la notizia. Purtroppo non tutti hanno rispettato questo desiderio per vendere qualche copia in più. Purtroppo, o per fortuna, abbiamo fatto alcuni esami e abbiamo scoperto delle anomalie che non c'erano quattro mesi fa. Abbiamo detto che avevo la febbre e la cosa più difficile è stata convincere mia moglie che fosse vero. Ho la leucemia. Ho passato la notte a piangere e ancora adesso ho lacrime, ma non sono di paura: io da martedì andrò in ospedale e non vedo l'ora di iniziare a lottare per guarire. Ho spiegato ai miei giocatori che lotterò per vincere, come ho insegnato loro a fare sul campo. Questa sfida la vincerò, non ci sono dubbi”.
Prosegue il tecnico serbo: “Voglio chiedere scusa a coloro a cui non ho risposto ma volevo stare con me stesso. Voglio ringraziare tutto il Bologna perché mi hanno fatto capire di essere uno di famiglia e avrò bisogno anche di loro per vincere questa battaglia. Ma avrò bisogno anche di non vedere gente che piange per me, non voglio far pena a nessuno. Forse qualcuno pensava che potessi essere l'ultimo ad ammalarmi e fino a fine maggio era tutto normale, stavo bene. Siccome mio papà è morto di cancro faccio spesso esami specifici e grazie a questi ho scoperto di essere malato. Nessuno di noi deve pensare di essere indistruttibile, bisogna fare prevenzione e stare attenti alla salute. Vincerò questa battaglia e spero di poter migliorare anche come uomo dopo questa lotta”.
Interviene anche Gianni Nanni, responsabile dello staff medico del Bologna: “Il mister ha voluto condividere con tutti e spiegare per bene qual è il problema. È un problema nato il giorno prima del ritiro, quando abbiamo avuto il sospetto che si trattasse di una patologia del genere. In tempi rapidi abbiamo avuto la conferma, ovvero che si tratti di una leucemia acuta. Vent'anni fa non se ne poteva parlare, oggi con le conoscenze che abbiamo possiamo parlare anche di un futuro roseo per un allenatore che può fare la propria professione. Dovrà fare terapie che sono efficaci perché questa è una malattia che si può combattere. L'abbiamo scoperto per caso perché il mister si è presentato con un dolore che poteva far pensare ad un problema muscolare: il fatto che non ci siano sintomi evidenti è già un buon segno. Da martedì Sinisa verrà ricoverato all'Ospedale Sant'Orsola e sarà in ottime mani. Non sappiamo ancora che tipo di leucemia abbia: dobbiamo fare questo percorso sperando che sia corto. Sicuramente vincendo questa battaglia lo avremo più forte di prima”.