L'allenatore catalano avrebbe telefonato al centrocampista: il City fa sul serio. E per una cifra esagerata il veto di Allegri può non bastare
Che Miralem Pjanic sia l'oggetto del desiderio di diversi top club europei non è affatto un segreto. Dal termine della stagione scorsa hanno bussato alla porta della Juventus per un primo sondaggio già Barcellona, Real Madrid, Chelsea e PSG, ma non solo. Chi parrebbe aver fatto il passo più deciso verso il bosniaco sarebbe infatti il Manchester City, pronto a ricoprire il club e il giocatore d'oro e di certezze.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Pep Guardiola in persona avrebbe telefonato a Pjanic proprio per dimostrare la serietà dell'interesse da parte del club britannico. Dal canto suo, tra l'idea di puntare finalmente a vincere la Champions League in bianconero con Cristiano Ronaldo e quella di volare dai Campioni d'Inghilterra per mettersi alla prova sotto la guida di uno dei migliori allenatori contemporanei.
L'offerta
Lo sceicco Mansour, proprietario dei Citizens, sarebbe pronto ad offrire al centrocampista un contratto da ben 8 milioni all'anno, una cifra decisamente maggiore rispetto ai 4,5 milioni attualmente percepiti in bianconero, ma anche dei 6 milioni proposti dalla dirigenza per il rinnovo del contratto del bosniaco in scadenza nel 2021.
Per convincere la Juventus, invece, il City vorrebbe formulare un'offerta da circa 100 milioni di euro, ovvero l'esborso appena compiuto dai bianconeri per portare a Torino un certo Cristiano Ronaldo. Arrivasse veramente un'offerta tanto alta, difficilmente a Vinovo potrebbero direi di no.
Tra i maggiori oppositori all'operazione ci sarebbe invece Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano considererebbe infatti il bosniaco una pedina fondamentale del proprio scacchiere tattico, soprattutto ora che si è calato completamente nel nuovo ruolo di regista basso. Ma se gli sceicchi dovessero realmente offrire il rimborso della cifra spesa per il cartellino di CR7, difficilmente il veto dell'allenatore potrebbe influire sulle strategie di mercato bianconere.
I possibili sostituti
In caso di partenza di Pjanic, la Juventus potrebbe dover tornare sul mercato alla ricerca di un sostituto all'altezza di raccoglierne l'eredità. Un nome caldo è quello di N'Golo Kanté del Chelsea, appena laureatosi Campione del Mondo con la sua Francia, mentre le alternative sono Mateo Kovacic del Real Madrid e Adrien Rabiot del PSG. Gli ultimi due, però, non sono esattamente dei mediani.
Se il francese ha giocato in quella posizione solo in caso di necessità (per il resto è una mezzala), il croato dovrebbe sottomettersi allo stesso percorso intrapreso da Pjanic lo scorso anno e passare dall'essere un centrocampista offensivo a un regista difensivo. La differenza col bosniaco però sarebbe l'abnegazione dell'ex Inter, meno portato rispetto a Pjanic per l'aggressività in fase di non possesso.
Ecco che allora l'opzione più probabile sarebbe l'utilizzo al centro del reparto del nuovo acquisto Emre Can, già iniziato al ruolo quando vestiva la maglia del Liverpool. In questo caso l'innesto di una mezzala come Rabiot, Kovacic o anche Golovin non avrebbe ostacoli tattici. Possibile, anche se difficile dato il rendimento atleticamente in discesa di Khedira, che la Juve possa addirittura ritenersi soddisfatta del proprio reparto, con Can in e Pjanic out rispetto al 2017-18.
Pillola di fanta
Dovesse lasciar partire il bosniaco, la Juve perderebbe un centrocampista da 220 presenze, 37 reti e 64 assist in Serie A, ma non solo. L'ex Roma è infatti un valore aggiunto per la propria squadra sui calci da fermo, con ben 18 delle 37 reti in A di Pjanic sono infatti state realizzate da punizione diretta. D'altronde a Lione ha preso lezioni da un certo Juninho Pernambucano. CECCHINO