
La partenza di Romelu Lukaku è stata dolorosa per l’Inter, passato al Chelsea per 115 milioni di euro, la dirigenza dell’Inter è stata chiara: non ci saranno grandi investimenti nelle prossime sessioni di calciomercato. A dimostrazione di questa politica incentrata sul risparmio, per sostituire l’attaccante belga sono arrivati Joaquín Correa dalla Lazio (30 milioni di euro) e Edin Džeko dalla Roma (a parametro zero) cifre decisamente piú contenute. Per questo di rilevante importanza sarà valorizzare i vari giovani dati in prestito dalla società nerazzurra e farli rientrare alla base al momento opportuno.
Due attaccanti in prestito che potrebbero far comodo a Simone Inzaghi
L’Inter potrebbe sfruttare l’opzione di richiamare a costo zero, giocatori che stanno facendo bene in prestito ad altre squadre. Tra questi ci sono due giocatori in particolare che si stanno mettendo in mostra: Sebastiano Esposito che milita nel Basilea e Andrea Pinamonti, esploso finalmente con l’Empoli.
Sebastiano Esposito, l’esplosione con il Basilea
Nato a Castellammare di Stabia ha iniziato a dimostrare le sue doti di bomber nella stagione 2018-19 con l'U 17 dell’Inter dove aveva messo a segno 16 gol in 14 gare disputate, la strepitosa media reti gli valgono l’arruolamento con la Primavera dell’Inter. Lo stesso anno Luciano Spalletti lo fa esordire a 16 anni in Europa League contro l’Eintracht Francoforte, diventando il più giovane giocatore nerazzurro a gareggiare in EL. La stagione successiva con Antonio Conte ha esordito anche in Champions League. Tuttavia con la squadra milanese colleziona soltanto 7 presenze segnando 1 rete.
Nella stagione 2020-21 viene girato in prestito prima alla Spal ( 10 presenze – 1 gol ) poi al Venezia ( 19 presenze – 2 reti – 2 assist ). Numeri che non rendono giustizia al talento classe 2002. Esposito è un attaccante moderno, nonostante il fisico possente (184 x 73) è dotato di un dribbling ubriacante e una tecnica balistica fuori dal comune. Può giocare anche come trequartista o come seconda punta. La sua struttura fisica è longilinea e riesce a sgusciare con facilità al suo diretto marcatore o letteralmente a bruciarlo con fulminee accelerazioni.
Dopo aver stentato a decollare in Italia è andato in prestito al Basilea in Svizzera. L’impatto del giocatore proprietà dell’Inter è stato devastante, sette presenze e quattro reti segnate, il Basilea è tornato al comando del Campionato dopo anni di dominio degli Young Boys di Berna. Da quattro partite è alle prese con un infortunio muscolare che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco, al suo ritorno vedremo se continuerà ad offrire prestazioni di alta qualità per attirare le attenzioni della dirigenza dell’Inter e chissà che non possa tornare a segnare anche in nerazzurro.
Andrea Pinamonti, finalmente un ruolo da protagonista all’Empoli
Anche Andrea Pinamonti come Esposito ha faticato un po’ ad imporsi nelle precedenti stagioni in Italia. Esordio a 17 anni con l’Inter nella stagione 2016-17 anche nell’annata successiva viene arruolato in prima squadra ma in due anni gioca soltanto 3 match senza aver modo di dimostrare tutto il suo talento.
L’anno seguente viene girato in prestito al Frosinone in serie B, gioca un buon numero di partite (27) ma i gol sono relativamente pochi (5), anche un assist nel suo score personale. L’Inter lo richiama nella stagione 2020-21 con la prospettiva di fare il vice-Lukaku, tuttavia il bisonte belga di partite ne salta veramente poche e Pinamonti alla fine scende in campo in otto occasioni segnando un solo gol.
Quest’anno i nerazzurri lo hanno dato in prestito all’Empoli dove si sarebbe dovuto giocare il posto da titolare con Mancuso, Cutrone e La Mantia. Il primo della lista sembrava dovesse essere “inamovibile” nel reparto offensivo di Andreazzoli, dopo i 20 centri in Serie B l’anno precedente. Invece Pinamonti ha pian piano scalzato la concorrenza e riconquistato anche la maglia con l’under 21. Quest’anno è partito fortissimo, quattro reti in undici presenze, tra cui una doppietta con la Salernitana.
Pinamonti è un attaccante con caratteristiche diverse da quelle di Esposito, piú simile invece a quelle di Dzeko. Il bomber classe 99 sogna di diventare il nuovo Re di San Siro, lui che è un vero #9, non solo bravo di testa ma anche con un’ottima visione di gioco e una discreta tecnica individuale. Insomma non il classico “attaccante boa” che attende in area di rigore l’occasione giusta per buttarla dentro, il calciatore sa bene come muoversi senza palla e come attaccare gli spazi.
