L'ultima trasferta della competizione: la Juventus vola nel Principato per affrontare in semifinale il Monaco di Jardim. Dimenticare, e neanche poi così tanto, il Barcellona e realizzare un'altra impresa. Max, ci sei quasi!
“Allons enfants de la Patrie, le jour de gloire est arrivé”. Le prime ed inconfondibili parole della Marsigliese, inno nazionale adottato dalla Francia, lasciano pochi dubbi sulla traduzione letterale: “Allora ragazzi della patria, il giorno di gloria è arrivato”. La domanda non è per-ché, ma per-chi.
La risposta è già scritta all'interno del manuale intitolato “Destino Champions” dove Monaco e Juventus sono quasi arrivate all'epilogo di un libro lungo tredici pagine, tante quante il numero minimo di partite che servono per garantire almeno il duello finale.
Montecarlo è la località più conosciuta del Principato di Monaco, nota per il celebre casinò e la vita mondana. Senza dimenticare il famoso circuito dove si corre il Gran Premio di Formula 1: i bianconeri, quindi, qui ci arrivano di corsa portando alto il tricolore come quando la Rossa su quattro ruote sfreccia tra le strade monegasche.
Sarà Higuaìn e Dybala a specchio contro Falcao e Mbappè: l'attacco in HD della Juventus che se la vedrà con la radio FM del Monaco, la frequenza che tra poche ore sarà sintonizzata a tutto volume al Louis II. Allegri, dietro, dispone del divieto di transito, sosta e fermata: con Buffon & company non si passa. Ma Jardim, ai lati, ha le ali, quelle dell'entusiasmo di chi a questa semifinale ci arriva da ospite a sorpresa.
E allora sapete cosa c'è? Che a giocarsi la finale ci va chi l'Europa l'ha girata e colonizzata per arrivare dove è ora: le fredde Inghilterra e Germania, tra City e Dortmund, per i padroni di casa; le più calienti Portogallo e Spagna, tra Porto e Barcellona, per gli ospiti.
Ma il biglietto di andata e ritorno che non si vede l'ora di staccare ha un'unica destinazione: il Galles, precisamente Cardiff, distante adesso solo 180 minuti + recupero. Lo sa bene la Juventus, poco incline a definire il traguardo finale sogno oppure ossessione. Perché quello che importa è innanzitutto arrivarci, poi vincere non è importante: è l'unica cosa che conta!
Fonte foto: Twitter.com/AS_Monaco