È stata ufficialmente spostata la sede della prossima finale di Champions League, decisivo l'aggravarsi della situazione tra Russia ed Ucraina: finale che andrà in scena il 28 maggio allo Stade de France di Parigi
Se ne parlava già da qualche giorno ma, come vi avevamo anticipato già ieri (qui), adesso è ufficiale. La finale di questa edizione della Champions League non sarà disputata, come precedentemente stabilito, alla Gazprom Arena di San Pietroburgo. Decisivo l'aggravarsi delle tensioni tra Russia ed Ucraina, sfociate nell'invasione delle truppe russe nel territorio ucraino.
Questa mattina il comitato esecutivo della UEFA si è riunito ed ha preso la decisione ufficiale. Come anticipato già ieri Wembley non era disponibile a causa di un fitto calendario in quel weekend. Non cambia dunque la data, che rimane il 28 maggio. La prossima finale di Champions League si giocherà dunque sabato 28 maggio allo Stade de France di Parigi.
Le squadre russe ed ucraine ancora in corsa per una delle tre competizioni europee, dovranno disputare le loro partite casalinghe in stadi neutrali.
Il comunicato della UEFA
“Il Comitato Esecutivo UEFA ha tenuto oggi una riunione straordinaria a seguito della grave escalation della situazione della sicurezza in Europa.
Il Comitato Esecutivo UEFA ha deciso di trasferire la finale della UEFA Men's Champions League 2021/22 da San Pietroburgo allo Stade de France di Saint-Denis. La partita si giocherà come inizialmente previsto sabato 28 maggio alle 21:00 CET.
La UEFA desidera esprimere il proprio ringraziamento e apprezzamento al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron per il suo personale sostegno e impegno per il trasferimento della partita più prestigiosa del calcio europeo per club in Francia in un momento di crisi senza precedenti. Insieme al governo francese, la UEFA sosterrà pienamente gli sforzi multi-stakeholder per garantire il soccorso ai calciatori e alle loro famiglie in Ucraina che affrontano terribili sofferenze umane, distruzione e sfollamento.
Nella riunione odierna, il Comitato Esecutivo UEFA ha anche deciso che i club e le nazionali russe e ucraine che gareggiano nelle competizioni UEFA dovranno giocare le partite casalinghe in sedi neutrali fino a nuovo avviso.
Il Comitato Esecutivo UEFA ha inoltre deciso di rimanere in attesa di convocare ulteriori riunioni straordinarie, su base regolare ove necessario, per rivalutare la situazione legale e di fatto mentre si evolve e adottare ulteriori decisioni se necessario“.