Diciassette stagioni, cinquecentodieci presenze e centotrentanove gol in gialloblu: buon compleanno a una delle ultime bandiere del nostro calcio
È nato ad Aosta, ma è stato adottato da Verona. Cinquecentodieci presenze e centotrentanove gol in diciassette stagioni con la maglia del Chievo (una sola in Serie B), più la ciliegina sulla torta del gettone in Nazionale nel 2009 con annesso sigillo del 3-0 finale contro l'Irlanda del Nord – “la gioia più grande della mia carriera“. Sergio Pellissier è una delle ultime bandiere del nostro calcio, l'emblema del professionismo e dell'attaccamento a una maglia.
È arrivato al Chievo nel lontano 2000, quando aveva 21 anni, e dopo una stagione in prestito alla Spal ha sempre e solo vestito la maglia gialloblu, arrivando ad indossarla persino nel giorno del suo quarantesimo compleanno, ovvero oggi. Non è il più anziano del nostro campionato perché di qualche mese lo batte il compagno di squadra Sorrentino, ma lo è tra i giocatori di movimento. E a 40 anni continua a giocare, segnare, soffrire per la sua squadra. “Qui c'è poco da festeggiare, vivo con molto dolore la situazione del mio Chievo“, dice alla Gazzetta dello Sport quando gli viene domandato come celebrerà l'entrata nel club degli ‘anta'. Non c'è gioia nel traguardo personale se non coincide con quello collettivo: è questa la filosofia della bandiera.
Giocare con il cuore
Nel calcio di talenti svogliati ne sono passati a migliaia. Giocatori benedetti dalla nascita con una sensibilità ai piedi e un estro calcistico decisamente superiori alla media che per superficialità e un carattere troppo spigoloso sono finiti per dilapidare il proprio talento. Ecco, Pellissier è, tra i giocatori che arrivano in Serie A, l'esatto contrario Lui, non di certo un extraterrestre del calcio, al suo talento ha affiancato la forza mentale, lo spirito di sacrificio e il lavoro duro. Li ha messi al servizio della stessa squadra per quasi vent'anni e ha lasciato un segno in compagni e avversari.
Lo dimostra Sorrentino dicendo sempre alla Gazzetta di volere (potendo) regalargli un rinnovo di contratto per i suoi 40 anni, lo dimostra la serie di video pubblicati dal profilo twitter della società gialloblu per celebrare il suo compleanno. Lo dimostrano campioni come Totti, Zanetti e Chiellini prendendo parte all'iniziativa ed ex-compagni come Acerbi e Radovanovic nel definirlo un esempio in campo e fuori. Perché chi gioca con il cuore lascia un segno in chi incontra sulla strada.
?? Non sei solo la bandiera dell'@ACChievoVerona , ma un Capitano rispettato e stimato da tutta la @SerieA. Sergio, guarda chi ti augura buon compleanno! ? #BuonCompleannoCapitano ??
1^ PARTE pic.twitter.com/GJTR75f5jT
— A.C. ChievoVerona (@ACChievoVerona) April 12, 2019
Pillola di fanta
In doppia cifra non ci arriva dal 2011-12, ma quanti fantallenatori restano affezionati anche oggi al loro Sergione? Lo si prende come quinto/sesto slot e lo si utilizza sporadicamente, quando la partita è particolarmente favorevole. Però è un talismano, fa morale, gli si fa vestire la fascia di capitano immaginaria della propria fantasquadra. Ecco, un appello ai fantallenatori che vinceranno le proprie competizioni: se potete fare cambi in corsa ed è ancora nella lista degli svincolati, prendete Pellissier in questo finale come regalo di compleanno. Non perché potrà darvi i bonus necessari alla conquista del titolo ma, al contrario, per fargli vincere un titolo in un anno per lui così difficile. E chissà, magari a 42 anni ce lo ritroveremo nuovamente nel listone estivo: “Io non voglio chiuderla così, mi fa male. E l'entusiasmo c'è ancora“. AUGURI SERGIO