Dieci nomi che potrebbero regalare grandi soddisfazioni ai fantallenatori disposti a scommetterci pochi crediti. Le possibili sorprese per il fantamondiale
Il vero talento del fantallenatore sta nello scovare i giocatori meno quotati che possano offrirgli le migliori prestazioni. Se è vero che sono i top player che regalano le vittorie, spesso i punti che fanno la differenza nella singola giornata possono essere portati da una rivelazione. Una scommessa fatta a inizio stagione, magari per completare la rosa con i pochi fantamilioni avanzati. Quell'investimento a pochi crediti che, in fondo, costituisce il vero orgoglio per chi gioca al fantacalcio. Il discorso non cambia se si parla dei Mondiali. Ecco quindi 10 possibili sorprese in ottica fantamondiale.
Iwobi (Nigeria): l'ala nigeriana ha raccolto una grande esperienza con la maglia dell'Arsenal e a 22 anni è pronto a giocare un mondiale da protagonista con la sua nazionale. Superare il girone è un'impresa difficile ma non impossibile. Nessuna delle tre avversarie – Islanda, Argentina e Croazia – si presenta come imperforabile. Iwobi ha già realizzato 5 gol in 17 presenze e può decisamente migliorare il suo score. Ottimo affare, soprattutto considerando che viene inserito nel listone come centrocampista.
Arias (Colombia): il suo nome non sarà nuovo a chi segue assiduamente le vicende di calciomercato estivo. Il terzino colombiano è infatti per sostituire Lichtsteiner. Nell'ultima stagione al PSV è stato eletto come miglior giocatore dell'Eredivisie e ha messo a segno 3 gol e 6 assist. Puntare qualche credito su di lui sembra d'obbligo, soprattutto in un girone relativamente agevole come quello dei Cafeteros. Senegal, Polonia e Giappone non sembrano poter opporre un'adeguata contromisura difensiva alla spinta sulla fascia destra di Cuadrado e Arias.
Vela (Messico): ala destra ma anche punta all'occasione, si presenta al Mondiale in forma smagliante (7 reti e due assist nelle ultime 12 partite). L'unico scoglio insuperabile sembra la Germania, mentre Corea del Sud e Svezia appaiono decisamente alla portata. Il tandem con il Chicharito Hernandez è ormai di lunga data e consolidato, ragion per cui Vela può fare decisamente bene.
Brozovic (Croazia): nella seconda metà di stagione, la mezzala dell'Inter si è rivelata fondamentale per l'approdo in Champions League dei nerazzurri. Al Mondiale sarà chiamato a occupare il posto libero a centrocampo al fianco degli intoccabili Rakitic e Modric. In nazionale ha sempre fatto bene e ha tutte le carte in regola per ripetersi, a partire da una spiccata propensione ai bonus.
Jahanbakhsh (Iran): se Arias è stato il miglior giocatore dell'Eredivisie, lui ne è stato il capocannoniere con 21 gol. Un dettaglio non trascurabile, soprattutto considerando che si parla di un'ala destra. Difficilmente il suo Iran andrà oltre i gironi, ma nelle tre partite a sua disposizione può regalare ottimi voti e magari qualche bonus contro il Marocco. In un'asta con molti partecipanti, chiamare il suo nome potrebbe spiazzare più di un avversario e rivelarsi un ottimo completamento per l'attacco.
Pione Sisto (Danimarca): il poderoso esterno del Celta Vigo è uno dei punti di forza della nazionale danese, che mai come quest'anno può sorprendere. Australia e Perù sono due avversari contro cui può dare il meglio in termini di spinta ma anche di realizzazione. Nell'ultima stagione ha realizzato 5 gol e ben 10 assist: bonus notevoli per un centrocampista. Il suo rendimento potrà inoltre beneficiare delle giocate illuminanti del compagno Eriksen.
Grosicki (Polonia): inserito nel listone come attaccante, il polacco non è certamente un bomber dalla media realizzativa spaventosa. Anche perchè quel ruolo appartiene già a Lewandowski. Nell'Hull City però ha realizzato ben 9 gol e in nazionale è un giocatore dal rendimento – e dal bonus – sicuro. Per lui, con la maglia della Polonia, 12 reti e 17 assist in 56 presenze. Senegal, Colombia e Giappone rischiano di soffrire molto la sua intraprendenza e i suoi inserimenti.
Hakimi (Marocco): il giovane talento del Real Madrid non ha chiaramente trovato molto spazio negli schemi di Zidane. Soprattutto perchè il suo ruolo, quello di terzino destro, è impegnato da un certo Carvajal. Nel Marocco però la musica è decisamente diversa: Hakimi è uno dei punti di forza della nazionale, grazie alle sue spiccate doti offensive. Un Mondiale da protagonista – anche se difficilmente i nordafricani supereranno il girone con Spagna e Portogallo – può essere un'ottima vetrina per convincere il prossimo allenatore dei blancos.
Muslera (Uruguay): il portiere ex Lazio è uno dei veterani della sua nazionale. Con le 3 partite dei gironi potrà toccare quota 100 presenze con la maglia dell'Uruguay, ma sicuramente non si vorrà fermare qui. Il primo posto nel girone è un obiettivo più che realizzabile, a cui Russia, Egitto e Arabia Saudita non sembrano poter nuocere. Le avversarie del girone, inoltre, non brillano certo per qualità offensiva, e l'unico vero spauracchio Salah arriverà acciaccato ai Mondiali. Se a ciò aggiungiamo la grande solidità dei sudamericani, i gol subiti dal numero uno del Galatasaray potrebbero essere davvero pochissimi.
Meunier (Belgio): probabilmente uno dei più affermati in questo elenco. Tuttavia, è difficile trovare un motivo per non acquistare il terzino. Con la nazionale, che si candida ad essere la sorpresa per eccellenza del Mondiale, ha una spaventosa media di più di un gol segnato ogni 5 partite. Veramente notevole per un difensore. L'esperienza accumulata nel PSG può essere il valore aggiunto per lui. Il girone decisamente abbordabile (Inghilterra, Panama e Tunisia) gli permetterà di migliorare il suo score in vista della fase a eliminazione diretta.
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Fonte foto: twitter.com/11carlosv