
Si rincorrono in queste ore notizie secondo le quali la competizione continentale potrebbe essere annullata
È un tornado di incertezza quello che nelle ultime ore si sta abbattendo sulla Coppa d'Africa. La massima competizione per nazioni del continente africano dovrebbe (a questo punto il condizionale è d'obbligo) disputarsi in Camerun dal prossimo 6 gennaio al 9 febbraio. A causa dell'esponenziale diffondersi della variante Omicron del Covid però, il club europei stanno minacciando, rappresentati dall'ECA (European Club Association) di non mandare i propri tesserati in Nazionale.
Da sempre la Coppa d'Africa ha rappresentato una variabile impazzita per le annate dei club che erano costretti a perdere i propri affiliati per un mese intero nel bel mezzo della stagione. Così anche quest'anno, soprattutto le società inglesi (pensiamo ad esempio al Liverpool che perderebbe Manè e Salah in un solo colpo) si sono lamentate a più riprese della situazione sicuramente amplificata dall'effetto pandemia. Volendo essere maliziosi, oltre alla naturale preoccupazione per la salute dei calciatori, ogni momento è buono per tirare acqua al proprio mulino. Dal canto suo la CAF ( Confederation ofAfrican Football) ha smentito categoricamente la possibilità di rimandare l'evento a meno di un mese dalla partita inaugurale. Anzi, sottolinea nel suo comunicato ufficiale gli sforzi e i progressi fatti dalla federazione e dal continente per svolgere tutto nella più totale sicurezza.
Ad aggiungere pepe a questa situazione già complicata, per quanto riguarda l'Italia, è arrivato l'aggiornamento nel gazzettino del Ministero della Salute. Da domani 16 dicembre, infatti, tutti i rientranti dal Camerun, oltre al possesso del Green Pass e al tampone molecolare da effettuarsi nelle 72 ore precedenti all'ingresso nella nostra penisola, dovranno sottoporsi a un periodo obbligatorio di quarantena della durata di dieci giorni. Al termine del detto periodo si effettuerà un altro tampone a conferma dello stato di salute dell'individuo. Tutto ciò allungherebbe (data per scontata la non derogabilità della legge) ulteriormente il periodo di rinuncia da parte dei club italiani ai propri calciatori.
Cosa cambia al fantacalcio
Ad inizio anno molti fantallenatori hanno sicuramente pagato a saldo qualche calciatore destinato a partire per la Coppa d'Africa. Le motivazioni sono presto dette: oltre a star fuori praticamente un mese, i tempi per recuperare una forma decorosa sono spesso molto lunghi. Per questo il rinvio della competizione potrebbe portare chi ha rischiato qualcosina con l'acquisto dei calciatori africani ad una svolta positiva clamorosa. Andiamo ad analizzare chi sono i profili più importanti della nostra Serie A che eviterebbero di lasciarci.
La squadra che gioverebbe di più del veto alla partenza in Coppa d'Africa è senza dubbio il Napoli. La spina dorsale formata da Koulibaly-Anguissa-Oshimen resterebbe a disposizione di Spalletti e tutti e tre (reduci da un infortunio) potrebbero recuperare con calma la forma ideale. Altra squadra molto interessata alla questione è il Milan. I rossoneri perderebbero Kessie e Bennacer in mezzo al campo oltre a Ballo Tourè. Falcidiata dalle partenze anche la Salernitana che vedrebbe partire i due Coulibaly, ma anche Obi e Kerchida. Perdite importanti anche per il Bologna e Verona che dovrebbero fare a meno (tra gli altri) di pedine importanti come Barrow e Tameze. La Fiorentina rinuncerebbe a tre centrocampisti come Duncan, Ambrabat e Maleh creando così dei problemi soprattutto numerici ad Italiano. Ma sono tantissime le squadre che vantano le prestazioni di calciatori africani, tra quelli più utilizzati nelle nostre fantarose troviamo Boga e Traorè (Sassuolo), Colley (Sampdoria), Singo e Aina (Torino), Keita Balde (Cagliari) e Gyasi (Spezia).
Nel caso in cui l'annullamento del torneo dovesse divenire realtà sarebbe il terzo storico rinvio: infatti il torneo era inizialmente programmato per giugno 2021 ed è stata posticipata a gennaio 2022 sempre a causa del Covid.
