Arrivano delle pessime notizie dalla sosta nazionali per l'Inter, si ferma nuovamente per infortunio Hakan Calhanoglu
Siamo nel bel mezzo della terza sosta nazionali della stagione, sosta che di fatto ci proietterà dritti nel mese di dicembre. Non arrivano però delle ottime notizie per le formazioni italiane, una in particolare: l'Inter. L'ultima partita contro il Galles, è durata appena 45′ minuti per capitan Hakan Calhanoglu, che è stato costretto ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco a causa di un infortunio.
In casa Inter si teme per le sue condizioni, dato che recentemente è mancato a causa di un infortunio agli adduttori, che lo ha costretto a saltare la partita contro lo Young Boys di Champions League e quelle contro Juventus ed Empoli di Serie A. Calhanoglu è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco dopo aver accusato un problema alla coscia sinistra, che per precauzione lo ha spinto a fermarsi.
Nella giornata di oggi, dal ritiro della nazionale turca, il calciatore si sottoporrà ai test strumentali del caso, utili a stabilire con più accuratezza l'entità dell'infortunio e gli eventuali tempi di recupero. I medici dell'Inter sono in contatto continuo con quelli turchi, per capire bene le condizioni del centrocampista e se è il caso di farlo rientrato a Milano anticipatamente per permettergli di riposarsi e recuperare.
Il fatto che il dolore sia arrivato nella stessa zona nella quale aveva subito l'infortunio, di certo non ha aiutato. C'è da pensare se i tempi di recupero siano stati adeguati e se dovesse accusare una ricaduta, quanto grave sarebbe. In questo momento c'è grande apprensione. Sia per l'ambiente Inter, compreso di tifosi, sia per chi lo ha preso al fantacalcio. Al rientro dalla sosta i nerazzurri avranno la sfida sulla carta semplice contro il Verona, dopodiché ci sarà il Lipsia in Champions. Partite nelle quali magari si potrebbe concedere un po' di riposo al centrocampista turco. Intanto c'è ansia ed attesa per gli esami strumentali.
Le parole di Calhanoglu sull'infortunio in nazionale
“Ho sentito pizzicare, non volevo correre rischi. Dato il calendario di partite molto intenso, il mio tempo di riposo è stato breve. Sono passate due settimane dal mio infortunio, ma la stessa zona mi ha fatto di nuovo male e ha cominciato a pizzicare. Non volevo correre rischi: domani faremo una risonanza magnetica. Non sono del tutto pronto“.