Dia prende la malaria in Senegal e fa rientro a Roma: cosa succede e quali sono i possibili tempi di recupero per l'attaccante della Lazio
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Succede anche questo purtroppo durante le soste dedicate alle selezioni nazionali. A quanto pare infatti, oltre ai classici infortuni del gioco del calcio, le squadre di Serie A devono fare grande attenzione anche alle situazioni più anomale e curiose. E' ad esempio il caso di Bouladye Dia della Lazio, che lunedì mattina è partito alla volta del Senegal per rispondere alla convocazione della propria nazionale.
Dopo qualche giorno di allenamento in preparazione alla gara che si è giocata ieri sera però, ecco la notizia flash che nessuno si aspettava a poche ore dal fischio d'inizio: Dia ha contratto la malaria. A comunicarlo è stata la stessa federazione senegalese, che senza dare troppe spiegazioni ha segnalato appunto l'accaduto.
L'attaccante biancoceleste avrebbe quindi contratto il virus tipico africano in questi ultimi giorni, non potendo così dunque scendere in campo per difendere i colori del proprio paese. La Lazio però vuole vederci chiaro: qualcosa non torna, dalle tempistiche all'entità della malattia. Dia sta tornando in Italia per le cure, ma la situazione è in continuo divenire.
Dia ha la malaria: cosa sta succedendo
Ciò che è certo in questo momento, ed è una delle poche cose pervenute in casa Lazio, è che appunto Dia avrebbe contratto la malaria ma in forma lieve. O almeno così avrebbe comunicato la nazionale senegalese. Di conseguenza, se lo staff medico biancoceleste dovesse confermare quanto emerso dai primi test della selezione africana, il virus dell'attaccante andrebbe trattato bene o male come una semplice influenza.
In ogni caso, per non correre rischi e capire meglio la situazione, Dia sta tornando in Italia. Sarà a Roma tra stasera e domani, così potrà esser visitato anche in casa Lazio. Come detto però, non tornano le tempistiche: in genere la malaria ha un periodo di incubazione di 7-10 giorni, quindi teoricamente è più probabile che Dia abbia preso il virus durante la sosta di ottobre e non nelle ultime ore. Il ragazzo verrà ovviamente sottoposto subito ad un periodo di quarantena, sebbene il virus non sia trasmissibile fra persone. Poi chi di dovere stabilirà la corretta terapia a seconda dell'entità della malattia e di conseguenza i tempi di recupero.
Fantacalcio, malattia Dia: i tempi di recupero per la malaria
Oltre a mister Baroni, ad essere in ansia sono giustamente anche tutti i fantallenatori che hanno puntato su di lui all'asta estiva: Dia è stato fin qui un profilo molto valido in termini di bonus e tutti lo vorrebbero già a disposizione dalla prossima partita. Di fatti, la sua avventura in nazionale per stavolta è già terminata.
Tuttavia, senza conoscere prima ulteriori dinamiche e tempistiche più precise, è pressocché impossibile determinare i tempi di recupero. Un'idea possono darcela i casi più recenti: l'ultimo a noi vicino è quello di Christian Kouamé, attaccante ivoriano della Fiorentina. Il ragazzo si è ammalato il 21 febbraio 2024 per poi rientrare in campo solo il 30 marzo, quindi è stato costretto a rimanere ai box per oltre un mese; nel suo caso però, ci fu anche un ricovero in ospedale. Altri giocatori invece se la sono cavata in appena una o due settimane di stop. Quindi è tutto molto relativo.
I tifosi della Lazio e i suoi fantallenatori sperano di riavere Dia in campo già la sera di domenica 24 ottobre all'Olimpico contro il Bologna, gara valida per la 13^ giornata di Serie A. In seguito poi ci sarà il Ludogorets per la 5^ giornata di Europa League, quindi il Parma l'1 dicembre per il campionato.