Il fantacalcio tra presente e passato. Non solo Quagliarella: i bomber di provincia più prolifici degli ultimi anni in Serie A
L'asta del fantacalcio è il momento più importante per ogni fantallenatore. La sacralità del momento raggiunge il suo apice nel momento in cui si iniziano a chiamare gli attaccanti. I bomber di “prima fascia” sono i più desiderati perché garantiscono tanti gol in squadre che giocano per le prime posizioni del campionato: negli ultimi anni i nomi più accreditati sono stati, infatti, quelli di Immobile, Higuain, Icardi – prima di trasferirsi al Psg – e Cristiano Ronaldo.
Assicurarsi un attaccante di una grande squadra non è però sinonimo di garanzia. Tutti i grandi campioni possono avere una stagione di luci e ombre in cui non rendono al massimo delle loro potenzialità. Qualora questo accadesse – e la punta di diamante di una rosa al fantacalcio non rendesse come si desidera – entrerebbero in gioco gli attaccanti presi a basso costo per completare l'attacco: i bomber di provincia.
I bomber di provincia della Serie A
L'identikit del bomber di provincia è riassunto nell'attaccante che può aver esordito tardi in Serie A o che trova la sua dimensione in piazze più piccole ma riesce a rendere quanto una punta di primo livello.
Chi rispetta perfettamente questa definizione è Quagliarella: capocannoniere a 36 anni – nella stagione 2018/19 – con la maglia della Sampdoria con 26 gol, davanti a Cristiano Ronaldo. Prima di approdare ai blucerchiati, ha giocato in grandi squadre come Napoli e Juventus, ma le cose migliori le ha dimostrate sempre in provincia con le maglie di Udinese e Torino, mettendo complessivamente a segno 65 gol e 18 assist.
Chi invece a Torino è diventato capitano e trascinatore è Belotti. L'attaccante della Nazionale si trova in Piemonte da cinque anni ed è diventato il punto fermo della squadra di Cairo: dopo aver fatto la gavetta tra Albinoleffe e Palermo ha mostrato i suoi numeri in maglia granata, con cui ha segnato 86 gol in totale, più 18 assist.
Un attaccante molto amato dai fantallenatori è arrivato in Serie A nella scorsa stagione con la maglia dell'Empoli, ovvero Ciccio Caputo. Nella sua prima esperienza nella massima serie ha messo a segno 16 reti in campionato per poi trasferirsi al Sassuolo, superando ampiamente la doppia cifra per la seconda stagione consecutiva.
I bomber di provincia, tra bonus e malus al fantacalcio
Il malus nel fantacalcio è sempre dietro l'angolo, specialmente se in rosa si hanno rigoristi. La maggior parte degli attaccanti citati in precedenza hanno spesso il compito di segnare dagli undici metri, per evitare ai propri fantallenatori un pesantissimo -3.
Quagliarella in carriera ha tirato 43 rigori mettendone a segno ben 37: una media realizzativa molto alta. I rigori sbagliati sono invece sei, di cui quattro negli ultimi quattro anni. Considerati i suoi tanti gol e i pochi malus, Quagliarella risulta essere il miglior bomber di provincia della nostra Serie A.
Belotti ha iniziato a battere i rigori nella stagione 2016/17 con la maglia del Torino: in Serie A ne ha calciati 19 mettendone a segno 12, facendosi ipnotizzare per due volte da Donnarumma per due anni consecutivi.
L'ultimo arrivato Caputo, invece, in carriera ha una buona percentuale di rigori segnati, ma non in Serie A: in due anni ha calciato 7 rigori segnandone 4. I tre rigori falliti risalgono alla prima stagione con la maglia dell'Empoli.
I grandi bomber di provincia del passato
Ci sono grandi giocatori che hanno lasciato il segno nella storia della Serie A – e nel cuore dei tifosi – rimanendo in piccole piazze. Balzano subito in mente i nomi di Hubner e Protti: sono gli unici due attaccanti che sono stati in grado di vincere la classifica marcatori in Serie A, B e C1.
Recentemente, poi, ha appeso gli scarpini al chiodo uno degli attaccanti italiani più forti, che non ha mai accettato la corte delle più grandi squadre: Totò Di Natale. Bandiera dell'Udinese e titolare in pianta stabile della Nazionale, con i bianconeri ha messo a segno 228 gol e 65 assist in 445 partite.
Tra gli altri attaccanti, si ricordano Tavano, Zampagna, Riganò, Pellissier, Maccarone e Lucarelli.