Dopo il fallimento e la Serie C del 2002, la famiglia Della Valle ha riportato la Fiorentina in Serie A e in Europa: Nessun trofeo però in 17 stagioni
Così come giocatori e allenatori, purtroppo, nel calcio di oggi, anche i presidenti vanno e vengono. L'unica cosa che resta è la società, e forse i tifosi. Tante grandi squadre del nostro calcio hanno cambiato proprietà nel corso degli ultimi anni, tra cui Inter, Milan e Roma: le storiche famiglie italiane hanno dovuto cedere alla corte di americani ed orientali. Stessa cosa è successa alla Fiorentina, che saluta definitivamente la famiglia Della Valle ed , imprenditore italo-americano. Diego e Andrea lasciano quindi entrambi il club viola dopo ben 17 anni, senza poter vantare nessun trofeo ma consapevoli di aver regalato al proprio popolo tante emozioni indimenticabili.
Dal fallimento alla Serie A
Nell'agosto del 2002, Diego Della Valle entra ufficialmente a far parte della Fiorentina. La Viola era fallita al termine della stagione e retrocessa in Serie B. La nuova dirigenza deve quindi ripartire da zero: Della Valle riscrive la squadra in Serie C2 con il nome di “Florentia Viola”, da cui ripartirà nella stagione 2002/03. L'inizio è difficoltoso per la famiglia Della Valle. Prima la promozione in Serie C1, poi l'eccezionale ammissione al campionato di B. Il 19 maggio 2003, la squadra riacquisirà subito la denominazione odierna di “ACF Fiorentina”, unita al marchio e ai colori sociali imposti da Diego Della Valle. La stagione 2003/04 porta un altro successo alla Viola, che chiude al 6^ posto il campionato cadetto e – tramite playoff – raggiunge la Serie A. Ben presto, Diego diventa proprietario e presidente onorario della Fiorentina, lasciando il ruolo di presidente esecutivo al fratello Andrea.
Dal ritorno in Serie A alla Champions League
Dalla stagione 2004/05, la Fiorentina rimarrà sempre in Serie A. L'impatto nel massimo campionato italiano è duro: la squadra guidata da Dino Zoff chiude infatti al 17^ posto, evitando di pochissimo l'immediata retrocessione in Serie B. Da quel momento, inizia lentamente un vero e proprio “periodo dell'oro” per i toscani. In campionato, la Fiorentina raggiunge addirittura due 5^ posti ed un 4^ posto tra il 2006 ed il 2009. Grazie alla splendida stagione 2007/08, la Viola torna anche in Europa – addirittura in Champions League: la squadra di Cesare Prandelli fa sognare con la coppia Mutu-Gilardino, ma non riesce a passare il girone con Bayern Monaco, Lione e Steaua Bucarest. Indimenticabile fu poi nel 2010 la doppia sfida agli ottavi di finale coi bavaresi, dove la Viola fu ingiustamente eliminata nonostante il 3-2 del ritorno al Franchi. Dopo i fasti di fine decennio, però, la Fiorentina vive qualche stagione di Purgatorio. Si rialzerà solo nel 2012, quando otterrà tre 4^ posti consecutivi, seguiti da un altro 5^ posto in classifica. Alla guida di quella squadra c'era Vincenza Montella, che guiderà anche i suoi ragazzi nella nuova Europa League: dopo aver perso nel 2014 agli ottavi contro la Juventus, la Viola giunge fino in semifinale col Siviglia l'anno seguente.
Dalla finale di Coppa Italia al rischio incubo
La Fiorentina si è tolta le sue soddisfazioni europee, ma ci è andata vicina anche nei confini nazionali. Dopo l'exploit europeo, la Fiorentina ha lentamente abbassato i propri standard in Serie A. Riesce però ancora a divertirsi in Coppa Italia. Dopo aver raggiunto la semifinale con l'Inter nel 2010, arriva addirittura in finale nel 2014: a Roma avrà però la meglio il Napoli per 1-3, in quella partita che in tanti vorrebbero dimenticare. Con Pioli in panchina, il club toscano torna in semifinale nella stagione 2018/19, ma trova davanti a sé un'Atalanta troppo forte. A giocare la gara di ritorno sarà Montella, che verrà eliminato. Disastroso il finale di stagione in campionato della Viola, a dir poco fallimentare la seconda esperienza dell'”aeroplanino” da allenatore della Fiorentina. La sua squadra si salva infatti solo all'ultima giornata, pareggiando in casa 0-0 col Genoa. La Viola chiude il campionato al 16^ posto, rischiando di tornare in Serie B dopo 15 anni. Nessun trofeo vinto dunque per i Della valle, che però se non altro hanno riportato la Fiorentina in Europa dopo il fallimento.
Tanti i campioni passati per Firenze: da Toni a Gilardino
La Fiorentina è una delle società più nobili e storiche del nostro calcio. Tanti infatti i campioni passati per questa piazza così importante. In difesa da ricordare sicuramente Chiellini – oggi bandiera e capitano della Juventus – ma anche i leader Dainelli, Pasqual, Vargas e Gonzalo Rdriguez, oltre ovviamente al portiere Frey. Diversi i centrocampisti che sono poi cresciuti con la maglia viola addosso, tra cui Montolivo e Bernardeschi, entrambi ceduti a grandi squadre. Sono passati anche nomi importanti come Aquilani, Maresca, Nakata, Pizarro, Borja Valero, Cuadrado. Il talento non è mai mancato a Firenze, soprattutto in attacco. La famiglia Della Valle ha fatto senz'altro divertire il suo pubblico con giocatori del calibro di Ilicic, Salah, Jovetic e Mutu, ma anche con vere e proprie prime punte come Pazzini e Bojinov, a cui si aggiunge il grande colpo tedesco Mario Gomez. Oltre a loro c'è il ritorno del figliol prodigo Giuseppe Rossi, e soprattutto i due Campioni del Mondo del 2006 Toni e Gilardino. Di passaggio lo stesso Christian Vieri, anche se ormai a fine carriera. Senza dimenticare la stella di Federico Chiesa, figlio d'arte. Infine, ovviamente, il capitano Davide Astori.