Genoa, presentato Andreazzoli: “Felice di essere qui, serietà prima di tutto”

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La conferenza stampa di presentazione di Aurelio Andreazzoli, nuovo tecnico del Genoa che va a sostituire Cesare Prandelli

Il Genoa riparte da Aurelio Andreazzoli. Dopo le turbolenze della scorsa stagione, con l'alternanza in panchina tra Davide Ballardini, Ivan Juric e Cesare Prandelli e la salvezza arrivata solo all'ultima giornata, il patron rossoblù Enrico Preziosi ha deciso di ripartire dall'ex tecnico dell'Empoli. Andreazzoli è stato presentato oggi in conferenza stampa, in programma presso la Sala 1893 del Genoa Museum&Store del Porto Antico.

Come cambia il Genoa con l'arrivo di Andreazzoli

Queste sono state le sue prime dichiarazioni da nuovo mister genoano: “Sono veramente contento di essere qua. Ringrazio il presidente e l'amministratore delegato per avermi scelto e, devo dire, corteggiato con insistenza. Avere la possibilità di allenare una squadra dalla storia incredibile come ha il Genoa mi dà felicità, così come poter partecipare alla sensazione di essere genoano: sentimento riconosciuto da tutti”.

Il primo approccio con il Genoa, suo club rivale nella scorsa stagione quando lottava per la salvezza alla guida dell'Empoli: “E' stata una sofferenza la caduta in B. Chiaramente è stata subita in una condizione che poi è ideale per uno che fa il lavoro che faccio io. Quando riesci ad uscire da uno stadio come San Siro e hai l'applauso del tuo pubblico e degli avversari è sempre una retrocessione ma degna. Poi è arrivato l'interesse di questa società che mi ha dato la possibilità di tornare un po' indietro nel tempo. Sono stato qua quasi mezzo secolo fa, ho dormito a Villa Rostan un anno e ricordo le prime volte che sono andato al Ferraris, ricordo la tifoseria. Ho avuto la possibilità in questi giorni di confrontarmi con i miei ex compagni e loro hanno le stesse sensazioni che ho avuto io”.

Le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la corte del club rossoblù: “Intanto l'interesse che è partito da lontano da parte del presidente: mi ha dato entusiasmo. Ho visto il film Gradinata Nord, che ho trasmesso subito ai miei collaboratori perchè lì si sente cosa significa essere genoani e l'appartenenza. Io vorrei fra gli obiettivi ritornare a dare soddisfazioni ad un ambiente che vedo carico e voglioso, tornando a quella appartenenza che può sprigionare in città”.

Sula sua idea di calcio, che proverà a portare anche a Genova: “Io credo che il compito di un allenatore sia quello di far fare la squadra il massimo che ha come disponibilità. L'obiettivo deve essere quello. Il sistema va dietro a quelle che sono le caratteristiche dei calciatori. Noi stiamo costruendo un'idea che non si basa solo su un sistema”.

Su cosa pretenderà dalla sua squadra: “Io sono abituato a parlare di serietà nello spogliatoio prima di ogni altra cosa. Conta la serietà: non solo dei calciatori, ma di tutto l'ambiente che circonda lo spogliatoio. Se l'ambiente è positivo lo spogliatoio ne potrà giovare, portando dentro il campo questo spirito e trasmettendolo alla nostra gradinata, allo stadio e alla città. I paletti non saranno esagerati: pochi ma certi. Chi sta con noi e chi ha questa mentalità e vorrà partecipare sarà il benvenuto”.

Una considerazione infine sui possibili nuovi innesti: “Io ero già favorevole alla squadra dell'anno scorso. Detto questo, tutto è migliorabile. Devo dire che tutto quello che è stato fatto mi piace. La volontà del presidente è di fare una squadra il più possibile forte e di darmi elementi qualità; credo che siamo già a buon punto. L'organico deve essere completato, ma lo faremo. Il presidente e Capozucca sanno che il periodo è importante. Nascono i paletti che si dicevano, nasce la mentalità, stai molto con i ragazzi e puoi entrare nella testa dei giocatori”.

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