Nella settimana più tormentata dell'era Suning, l'Inter continua a non dare segni di vita. Anzi, sprofonda sempre più giù, nel buio del girone K. Certo, il povero Vecchi non ha responsabilità. E' solamente un uomo di passaggio. Ma forse ci si aspettava una reazione diversa da parte della squadra.
Un'Inter impaurita e senza gioco quella vista stasera, al St. Mary's Stadium, tenuta a galla per poco più di un'ora da Icardi e Handanovic. Poi ci ha pensato Van Dijk a riportare i conti in parità al 64′, prima che Nagatomo, sei minuti più tardi, decidesse di disegnare alla perfezione l'attuale stagione nerazzurra, beffando il portiere nerazzurro.
Il 4-4-1-1 schierato da Vecchi non ha dato i suoi frutti. L'Inter ha tenuto il baricentro basso, con Candreva e Perisic impegnati più a difendere che a spingere. Il risultato, inizialmente, è stato una squadra compatta in fase di non possesso, ma, a lungo andare, non è bastato Banega a fare da collante tra il centrocampo e Icardi. Nonostante l'atteggiamento poco coraggioso, sono stati proprio i nerazzurri a passare in vantaggio, grazie a una girata del capitano. La pressione del Southampton, però, si è fatta sempre più insistente col passare dei minuti, finché il muro eretto da Vecchi ha iniziato a scricchiolare. I primi segni di cedimento sono arrivati al 64′, con il pareggio di Van Dijk. Poi, il muro non ha più resistito. Anzi, si è rivoltato contro se stesso con l'autogol di Nagatomo.
Un risultato che rispecchia la situazione attuale dell'Inter. Totale caos e assenza di idee. Intanto, la sconfitta contro gli inglesi condanna i nerazzurri a salutare (quasi) l'Europa League. La classifica recita chiaro: Sparta Praga 9, Southampton 7, Hapoel Beer Sheva 4, Inter 3. Servirebbe un miracolo per passare. Ma, allo stato attuale, un miracolo non dovrebbe bastare.