
I bianconeri aspettano l'esito del ricorso al collegio di garanzia del CONI, probabile scossone in classifica per la Serie A
Era il 20 gennaio scorso quando a margine dell'inchiesta plusvalenze, la Serie A veniva scossa dalla sanzione di 15 punti di penalizzazione comminata alla Juventus. La Corte Federale d'Appello aveva condannato i bianconeri per il “sistema” di plusvalenze messo in atto, riaprendo il processo già conclusosi nell'aprile del 2022 e terminato con l'assoluzione di tutti gli imputati compresa la stessa Juventus. Costituzionalmente la riapertura del processo, sarebbe stata possibile solo in presenza di nuovi fatti e nuove prove di gravità maggiore delle precedenti, il famoso ne bis in idem che non permette di processare lo stesso imputato due volte per gli stessi capi d'accusa. Dieci giorni più tardi erano arrivate le motivazioni della sentenza che delineavano come già anticipato prima, come secondo la Corte la Juventus avesse approfittato di uno strumento finanziario legale – come sono le plusvalenze – per gonfiare i bilanci ed ottenerne vantaggi a livello sportivo. Le nuove prove, necessarie alla riapertura del procedimento, derivavano dalle intercettazioni a tappeto fatte a tutta la dirigenze e l'ormai celebre “libro nero di Fabio Paratici”, un foglio di appunti di Cherubini in cui veniva denigrato il modo di lavorare del suo superiore.
Quando è previsto l'esito del ricorso
La Juventus, non convita dalla condanna ha presentato ricorso nei termini previsti – 30 giorni dopo la pubblicazione delle motivazioni – al Collegio di Garanzia del CONI. Il Collegio, rappresenta una sorta di Cassazione per la giustizia sportiva. Di conseguenza non entrerà nel merito della vicenda ma vigilerà sul fatto che il processo si sia svolto regolarmente, senza lesioni alla difesa e che la sentenza non presenti vizi di forma. Il giudizio proveniente dal CONI è atteso per mercoledì 19 aprile. Se verranno ravvisati errori potrebbe rinviare a giudizio, aprendo un nuovo dibattimento o addirittura annullare la condanna della Corte Federale. Al contrario se la sentenza dovesse essere confermata, verrebbero confermati i 15 punti di penalizzazione e a quel punto alla Juventus rimarrebbe solo il ricorso al TAR e poi al Consiglio di Stato. Una volta conclusasi la vicenda plusvalenze, si inizierà a pensare ai capi di imputazione che riguardano la manovra stipendi in epoca Covid e le partnership con altri club.
Come cambierebbe la classifica di Serie A senza la penalizzazione della Juventus
Se i bianconeri dovessero ottenere ragione davanti al Collegio del CONI, sarebbe immediata la riacquisizione dei 15 punti in classifica. Uno scossone per tutta la Serie A di portata pari – se non superiore – a quello che c'era stato al momento stesso della penalizzazione. La Juventus scavalcherebbe ben 5 squadre nella graduatoria attuale, portandosi al secondo posto a -12 dalla vetta occupata dal Napoli. Ma se lo Scudetto sembra già aver preso la via partenopea, si aprirebbe una bagarre piena di colpi di scena per la corsa al quarto posto. Infatti con i 59 punti a referto, la Juventus avrebbe cinque lunghezze di vantaggio sulla Lazio terza, otto sul Milan e ben nove sull'accoppiata formata da Roma e Inter che attualmente sarebbero escluse dall'Europa che conta. A queste già citate si aggiungerebbe alla contesa anche l'Atalanta che attualmente è a quota 48 punti, a meno tre dal Milan che occuperebbe il quarto posto nella classifica aggiornata.
La classifica di Serie A senza la penalizzazione della Juventus
Napoli 71
Juventus 59
Lazio 55
Milan 51
Roma 50
Inter 50
Atalanta 48
Bologna 40
Fiorentina 40
Torino 38
Udinese 38
Sassuolo 37
Monza 34
Empoli 31
Salernitana 28
Lecce 27
Spezia 25
Verona 19
Sampdoria 15
Cremonese 13
