Alla vigilia dell'esordio in Champions League, Spalletti prova a caricare l'ambiente nerazzurro. Il tecnico, inoltre, analizza i problemi di questo inizio
Dopo le parole di Skriniar e Vecino, tocca a Spalletti presentasi in conferenza stampa. L'allenatore dell'Inter, alla vigilia della partita con il Tottenham, si è concentrato molto sull'esordio in Champions League. Spalletti, oltre a paragonare la competizione a Disneyland, ha sottolineato l'importanza della partita: “Sono gare che valgono moltissimo, che ti danno moltissimo a livello di entusiasmo e convinzione. Per il momento che stiamo attraversando è molto importante. La Champions è un mondo particolarmente bello, come DisneyLand“.
In molti, nell'Inter, non hanno mai giocato in Champions, ma, per Spalletti, ciò non deve essere motivo di pressione: “Ci manca esperienza, ma la sofferenza dell'anno scorso e la curiosità di stare in Champions devono spingerci oltre i nostri limiti. Non dobbiamo avere pressione. Questa partita può far superare ai ragazzi determinati blocchi. Tottenham favorito? “Loro sono forti, ma anche noi siamo forti. Dobbiamo giocarcela. Può essere la gara della svolta”.
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L'uomo migliore degli Spurs è, certamente, Harry Kane: “È un giocatore forte. Per quello che si è visto gli Spurs si appoggiano molto su di lui. Spesso l'azione finisce con il cross su di lui e lui è bravo nelle sponde”.
Il tecnico nerazzurro è tornato anche sulla gara persa con il Parma e si è assunto le responsabilità di questo inizio molto difficile: “Sappiamo quello che dobbiamo fare. Le responsabilità più grandi per questo inizio sono mie“. Il tecnico ha, in parte, provato a spiegare la causa di alcuni problemi nerazzurri: “Non siamo stati in grado di sfruttare le qualità individuali dei giocatori che hanno valore. Sono sicuro, però, che verranno fuori presto”.
Sulla partita con il Parma: “Abbiamo comandato fino al 70′, poi siamo calati. Abbiamo fatto confusione dopo il gol, perdendo ordine. Abbiamo avuto il timore del non farcela. Non accetto che la squadra negli ultimi 10′ si divida in due tronconi”.
Con il Tottenham è a rischio la presenza di D'Ambrosio: “Oggi proverà a correre, ma credo abbia dolore. Ha una contusione importante. Ieri ha lavorato bene. Il rischio che non ci sia c'è. Se così fosse qualcuno dovrà rendersi disponibile a fare qualcosa di diverso dal solito”. L'assenza del terzino potrebbe portare l'Inter a giocare con la difesa a tre: “Noi abbiamo sempre giocato a 4. Abbiamo costruito, ogni tanto, a 3, come ha fatto il Tottenham nell'ultima partita. Tre o quattro cambia poco”.
Chiusura sui singoli, con il tecnico toscano che parla di Icardi e Brozovic.
Su Icardi: “Risente delle difficoltà del gioco della squadra”.
Su Brozovic: “Quando le cose non vanno bene tende a voler fare più di un ruolo e ciò gli fa perdere lucidità”.