Dopo aver parato il rigore a Valencia, il portiere polacco sembra pronto per non far rimpiangere Buffon tra i pali
La stagione è iniziata, e forse non ancora tutti si sono resi conto che nel campionato italiano – o meglio, nella Juventus – non gioca più quel “vecchietto” con il numero 1 sulle spalle. Dopo 17 anni con la casacca bianconera addosso, infatti, Gianluigi Buffon ha lasciato Torino e l'Italia. Il Campione del Mondo si è trasferito a Parigi al Psg. Il tempo di smettere non era ancora arrivato: l'ossessione Champions League è ancora troppo forte. La Juventus ha dunque dovuto prenderne atto, e muoversi di conseguenza. In estate è arrivato un ottimo portiere come Mattia Perin, che ha lasciato il suo ruolo di leader nel Genoa per vestire i panni del secondo portiere alla Vecchia Signora. Già, secondo portiere. Questo perché la Juve si è mossa prima. Già l'anno scorso Marotta e Paratici hanno pensato bene di soffiare alla concorrenza uno dei migliori estremi difensori in circolazione. Nell'estate 2017 dalla Roma è infatti arrivato Wojciech Szczesny.
Il portierone polacco si è trasferito a Torino con un accordo: una stagione da vice-Buffon e poi il posto da numero 1. E così è stato. Gigi ha lasciato i colori bianconeri, e Szczesny lo ha sostituito. Intendiamoci, per sostituire Buffon ce ne vuole: il ragazzone rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi juventini e non sarà mai messo in secondo piano. Proprio per questo i dubbi non sono stati pochi. Szczesny ha dato più volte respiro a Buffon in campionato nella passata stagione: 17 gare per il polacco, subendo solo 9 gol e mantenendo la sua porta inviolata in ben 11 occasioni. Che l'ex Roma avesse del talento era palese, lo si era già visto ad esempio quando allo Stadium salvò il risultato nei minuti di recupero proprio contro i “suoi” giallorossi. Ma una cosa è essere un ottimo secondo portiere, ed un'altra è esser il numero 1. In questo avvio di stagione, il classe 1990 ha probabilmente un po' patito l'eredità lasciata da Buffon. E ci mancherebbe. Tranne la Champions, il portiere originario di Carrara ha vinto tutto con la Vecchia Signora. Sentire un po' di pressione era il minimo. Tanto che qualcuno si è subito chiesto se il polacco fosse il giusto sostituto, e se non dovesse esser alternato con Perin – che ha fin da subito spinto per vestire il bianconero.
Dopo 4 partite di campionato – comunque 4 vittorie – i giornali lo volevano in panchina. Dopo qualche attimo di incertezza, però, Szczesny ha messo d'accordo tutti all'esordio in Champions League. Sarebbe dovuta essere la prima in Europa per Cristiano Ronaldo con la maglia della Juventus, e invece è stata la notte di Pjanic e – appunto – Szczesny. Rimasti in 10 a Valencia dopo mezz'ora, lo spirito vincente dei bianconeri è venuto fuori, e il polacco ha letteralmente abbassato la saracinesca. Non ci sono stati veri e propri miracoli, ma il ragazzo ha dato grande sicurezza al reparto in ogni intervento. Uscite, prese basse, tuffi. Szczesny è stato perfetto al Mestalla. E poi la ciliegina sulla torta: il rigore parato allo scadere a Dani Parejo, che ha così permesso alla Juventus di portare a casa i 3 punti e la rete inviolata. Szczesny ha dunque fatto ricredere tutti, ammutolendo critici e scettici. Il polacco è il titolare di Allegri, che finora lo ha sempre schierato. L'impressione è che ogni tanto potrebbe anche riposare – d'altronde Perin non ha niente del secondo portiere – ma è Szczesny l'attuale numero 1 della Juventus.