Paolo Montero, ex leader difensivo della Juventus, ha parlato della finale di Cardiff e dei big della squadra bianconera
“Io credo che la Juventus sia la candidata principale a vincere la Champions“. Musica e parole di Paolo ‘pigna' Montero, mai banale nemmeno nelle dichiarazioni. “Vedo una Juve molto preparata difensivamente – e se lo dice lui, che di difesa se ne intende… – E poi, un'italiana vince ogni 7 anni“.
L'attuale allenatore del Rosario Central ha rilasciato una lunga intervista al ‘La Nacion', quotidiano argentino, e ha toccato tantissimi argomenti. Ha anche mostrato le conversazioni con Ferrara, Pessotto, Davids, Nedved e Zidane, prova di come i suoi rapporti con gli amici bianconeri siano ancora ottimi. Tra i suoi ex compagni di squadra ce n'è uno che gioca ancora ad altissimi livelli: “Buffon è straordinario, ha 40 anni ed è esempio di professionismo e validità”.
Uruguay–Argentina non è mai una sfida banale, e calcisticamente parlando tra i due paesi non corre buon sangue (simile a un Italia–Francia, ma con più ‘garra'). Montero, che fu bandiera della ‘celeste‘, critica la federazione argentina: “La nazionale ha problemi logistici, troppi giocatori in Europa”. E tra i giocatori albicelesti che apprezza di più c'è Paulo Dybala: “È un crack, un giocatore fenomenale e ha margini di miglioramento incredibili. A 25/30 anni sarà esploso definitivamente”.
“Higuain? La Juventus ha fatto una scommessa e gli sta tornando indietro. L'ha preso dal Napoli dopo una stagione eccezionale, e ha speso la somma che ha speso consapevolmente”. Tra i bomber argentini c'è anche Icardi, che con l'arrivo di Sampaoli sulla panchina argentina tornerà tra i convocati: “È un grande attaccante, è ancora vivo. Poi è molto intelligente, vivace, in area è letale. È il tipico ‘pescador a la antigua‘ (bomber vecchio stile, ndr) ”
Poi un aneddoto su Lippi: “Io ho avuto grandi allenatori come Lippi, Ancelotti e Capello, ma nessuno di questi era un dittatore – spiega – Ti convincevano delle loro idee e accettavano il dialogo. Per esempio, Lippi in uno specifico lavoro tattico aveva chiesto un determinato movimento. Allora Ferrara chiese di esprimere la sua opinione, senza ovviamente ledere l'autorità del mister. Ciro illustrò una variante e Lippi disse che aveva ragione, quello che aveva proposto Ferrara era l'idea migliore, e quindi chiese alla squadra di attuarla. Fu una grande prova di umiltà“.
Pillola di Fanta
Paolo Montero non era un giocatore da ‘fantacalcio' per i tanti i malus portati ai propri fantallenatori quando giocava. È ancora oggi il giocatore più espulso nella storia della Serie A (16 rossi per lui). Tra i giocatori in attività, nella classifica dei più cattivi troviamo Muntari, Totti (11 espulsioni a testa), Paolo Cannavaro e Felipe (10 per loro) E SE NE VA SOTTO LA DOCCIA