La Juventus approda in finale di Champions per la nona volta nella sua storia. In finale ancora una spagnola, come due anni fa, probabilmente il Real Madrid, come nel 1998
La Juventus vola in finale di Champions League per la nona volta nella sua storia, anche grazie a un superbo Dani Alves. Dopo aver battuto il Monaco anche al ritorno per 2-1, c'è un'alta probabilità che i bianconeri incontrino il Real Madrid dell'ex Zidane, che all'andata ha battuto l'Atletico Madrid per 3-0. Se così non fosse, la Vecchia Signora incontrerà comunque una spagnola; esattamente come due anni fa quando in finale se la dovette vedere contro il Barcellona, che vinse per 3-1. Ma andiamo ad analizzare come si è comportata la Juventus nelle finali di Champions nel corso della sua storia.
Era il lontano 1973, quando la Juve raggiunse per la prima volta la finale di Coppa dei Campioni della sua storia, battendo in semifinale i modesti inglesi del Derby County. In finale trovò l'Ajax di Cruijff, che a Belgrado vinse per 1-0. Era la Juventus di Bettega, Causio, Anastasi e quell'anno acquistò dal Napoli, Altafini e Zoff.
Il portierone rimase a Torino fino al 1983, anno della seconda finale, stavolta contro l'Amburgo, al quale i vari Zoff, Scirea, Tardelli, Bettega, Rossi e i neoacquisti Boniek e Platini si dovettero piegare.
Ma passarono appena due anni per vedere la prima soddisfazione: anno 1985, finale Juventus-Liverpool, un rigore di Platini regala la prima Coppa Campioni ai bianconeri. Una vittoria amara: quel giorno morirono 39 tifosi allo stadio, in quella che è stata definita la “tragedia dell'Heysel”.
Dovranno passare altri 11 anni per vedere di nuovo i bianconeri disputare una finale di Champions League. Anno 1996, Lippi porta i suoi in finale, di fronte ancora l'Ajax; è la giusta occasione per rivendicare la finale persa 23 anni prima: l'1-1 dopo i tempi supplementari obbligherà le due squadre a decretare la vincitrice coi calci di rigore. Il futuro bianconero Davids e Silooy sbagliano dagli 11 metri, la Coppa dalle grandi orecchie va alla Juve.
I bianconeri raggiungono la finale anche nelle due annate successive 1997 e 1998, ma l'epilogo sarà diverso: nel 1997, i detentori del trofeo, perdono per 3-1 contro un Borussia Dortmund che aveva raggiunto la finale per la prima volta nella sua storia. Era già la Juve di Zidane. Nel 1998, è il Real Madrid a vincere con un gol di Mijatovic, che la settimana scorsa ha affermato: “La Juventus in finale perde sempre”.
Arriviamo al 2003, quando per la seconda volta nella storia, si affrontano in finale due squadre dello stesso paese: dopo Real Madrid-Valencia del 2000, stavolta tocca a Milan e Juventus. 0-0 dopo i tempi supplementari, si arriva di nuovo ai rigori, ma a differenza del '96, la Juventus perde per 3-2, tradita da Trezeguet, Zalayeta e Montero.
L'ottava finale della sua storia arriva nel 2015, appena due anni fa. Allegri è al primo anno sulla panchina bianconera e pensare che quando fu ingaggiato a inizio stagione, i tifosi neanche lo volevano. La finale di Champions fu già una conquista, ma ad avere la meglio fu il Barcellona di Luis Enrique per 3-1.
Ma adesso il mantra è vincerla: dopo la finale di Berlino persa due anni fa, la Juventus e i suoi tifosi hanno meritato questa seconda chance. L'acquisto di Higuain per 94 milioni di euro è stato il simbolo dell'obiettivo della dirigenza, ovvero la conquista della Champions League. Qualora neanche quest'anno si riuscisse nell'impresa, non si parlerebbe mai di disfatta totale, ma almeno nei pensieri si andrà molto vicino a questa sensazione.
PILLOLA DI FANTA
Se in finale la Juventus incontrerà il Real Madrid, saranno diversi gli ex: Morata e Zidane da una parte, Khedira e soprattutto Higuain dall'altra. In particolare Morata e Higuain si sono letteralmente scambiati la maglia quest'anno: l'anno scorso il 9 era sulle spalle dello spagnolo, quest'anno l'ha ereditato l'argentino. Il confronto tra i due è impietoso: 27 gol per Morata in due anni, 32 solo quest'anno per Higuain e la stagione deve ancora finire. E se dal 2010 al 2013 erano compagni di squadra, il 2 giugno probabilmente saranno l'uno di fronte all'altro. DESTINO.
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